TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 31 maggio 2008

Sabato tutti a Milano con i Verdi

IN MARCIA PER IL CLIMA. PER LE ENERGIE RINNOVABILI E CONTRO LA FOLLIA DEL NUCLEARE.
PARTECIPA INSIEME AI VERDI TOSCANI

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I Verdi Toscani aderiscono e saranno presenti alla Marcia per il clima di Sabato 7 Giugno a Milano.
L’iniziativa, promossa da un vastissimo cartello di associazioni e movimenti (tutto il mondo ambientalista, ma anche l’Arci, il mondo cattolico, il mondo della cooperazione e della solidarieta’
internazionale, ecc), vuole ricordare a chi ci governa l’urgenza di prendere provvedimenti davvero efficaci contro i cambiamenti climatici e per lo sviluppo delle energie rinnovabili, le uniche che possono davvero assicurare alla nostra societa’ un benessere duraturo ed equo, a ricchezza diffusa.
Il carbone, il nucleare e il petrolio, invece, costituiscono soluzioni pericolose e inquinanti, che creano conflitti e guerre tra Paesi produttori di materia prima (carbone, petrolio e uranio) e paesi che ne sono sprovvisti.
Inoltre, le tecnologie ad essi legate concentrano il potere e i profitti in poche mani, e comunque non sono fonti durature, poiche’ il picco estrattivo del petrolio e’ ormai raggiunto, cosi’ come quello dell’uranio, mentre quello del carbone lo sara’ tra poco.
Le recenti dichiarazioni del Ministro Scajola, circa la volonta’ del Governo Berlusconi di riaprire in Italia centrali nucleari, violando la volonta’ popolare espressa col referendum del 1987, hanno purtroppo presa anche in gran parte del Partito Democratico, che, con quasi tutti i propri Presidenti di Regione, si e’ espresso in maniera possibilista se non favorevole.
Fortunatamente, il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha rilasciato dichiarazioni di inequivocabile contrarieta’.
Il solare, il cui mercato in Italia sta crescendo enormemente grazie ai provvedimenti realizzati dai Verdi al Governo (solo nel 2008, 500 milioni di euro di fatturato e migliaia di nuovi occupati ... per info:
www.ecquologia.it, www.jacopofo.com/pannelli-solari ), l’eolico, il gas veicolato tramite gasdotti, e soprattutto l’efficienza e il risparmio energetico, negli edifici, razionalizzando i trasporti, mettendo un limite al consumismo sfrenato di prodotti inutili e dannosi, possono rispondere ampiamente alle esigenze di una societa’ equa e dignitosa per tutte e per tutti, come ci spiegano anche scienziati del calibro di Carlo Rubbia, premio Nobel, di cui alleghiamo qui di seguito un’intervista.
Per questo e’ importante essere a Milano Sabato 7 Giugno, per dire un secco NO ai progetti del Governo Berlusconi, ed affermare la nostra richiesta di una politica che non pregiudichi il futuro nostro e dei nostri figli.
Mauro Romanelli - Portavoce dei Verdi Toscani

Notes: Curricula e pullman per sabato

Lo sappiamo che nessuno si sorprende più di nulla, per carità!
Ma la notizia di ieri che un partecipante ad un concorso per revisore dei conti a Careggi ha inserito nel suo curricolo la tessera di socio fondatore del Partito Democratico, può ancora farci digrignare i denti e persino causarci un leggero brivido di orrore dietro la schiena.
A denunciare il fatto è stato il consigliere regionale di An, Marco Cellai, che ringraziamo.

In riferimento alla nostra notizia di ieri relativa alla possibilità di formazione, a Prato, di un unico gruppo consigliare comunale Zazzeri-Rindi, ci è giunta una smentita da parte proprio di Moreno Zazzeri (exPdci), che riporta l'argomento su un terreno più serio di quello dei giornali.
Nel ringraziarlo di seguire questo Blog, gli facciamo i nostri auguri per il suo nuovo incarico (giunto tempestivamente in concomitanza dell'addio al partito dei comunisti italiani) di membro del consiglio di amministrazione di GIDA, l'azienda che si occupa della depurazione delle acque e che ha come soci il Comune, l'Unione Industriali e il Consiag.
Peccato che la partecipata sia in grande crisi e abbia chiuso il bilancio in netto passivo, con una perdita di 700.000 euro.
Per completezza di informazione bisogna anche dire che Zazzeri non guadagnerà affatto dalla sua partecipazione perchè il gettone di presenza di 200 euro non viene corrisposto ai consiglieri comunali. Tanto per saperlo.

Una cosa importante.
Sabato 7 Giugno ci sarà una Manifestazione nazionale a Milano contro i cambiamenti climatici, per le energie rinnovabili e contro il ritorno al nucleare. I Verdi Toscani organizzano un pullman a 10 euro a persona, andata e ritorno.
La partenza è prevista per le 9 da Firenze, piazza Artom, davanti al Mercafir (Novoli).

Prenotazioni:
Cristina 3477634183
oppure
federazione@verditoscana.it

MUNICIPIO VERDE

Rifiuti. Frassoni, Chiesa, Fava e altri alla Commissione Europea

Bruxelles, 30 maggio 2008
Interrogazioni sul decreto rifiuti

Gli eurodeputati Monica Frassoni e Umberto Guidoni con il sostegno dei colleghi Marco Cappato, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Luisa Morgantini, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, hanno presentato delle interrogazioni urgenti alla Commissione europea in merito al decreto del 23 maggio approvato dal governo Berlusconi per affrontare l’emergenza rifiuti:
”Abbiamo chiesto alla Commissione europea di verificare con urgenza la compatibilità del decreto rifiuti con la normativa europea, soprattutto alla luce della sterminata serie di deroghe in esso contenute.
Ci sono vari e importanti aspetti della normativa ambientale europea che vengono praticamente calpestati dal decreto, a partire dalle direttive sui rifiuti. Il decreto di Berlusconi di fatto abolisce la differenza tra rifiuti ammissibili e non ammissibili nelle discariche, autorizzando in pratica lo smaltimento di rifiuti anche tossici nelle discariche comuni. Inoltre si depenalizza il divieto di diluizione e mescolamento dei rifiuti praticato per raggirare la normativa. Si consente di realizzare discariche prive di barriere geologiche, si continuano a chiamare depositi quelle che in realtà sono discariche. Si pretende di poter giungere ad una valutazione d’impatto ambientale nel giro di sette giorni, rendendo impossibile una seria analisi degli impatti, delle alternative ed escludendo la possibilità per il pubblico coinvolto di presentare osservazioni prima dell’avvio dei lavori.
Assistiamo al paradossale tentativo, nel nome dell’emergenza, di legittimare le pratiche di smaltimento tipiche della camorra, come se ad illegalità si potesse rispondere solo con illegalità, mentre la via d’uscita dalla crisi campana non può non passare attraverso una forte riaffermazione del diritto e del rispetto delle leggi, nazionali ed europee. Chiediamo alla Commissione europea di intervenire affinché il ricorso di Berlusconi allo “stato d’emergenza” non crei un pericoloso precedente, inaugurando un progressivo smantellamento del diritto comunitario nel nostro Paese in materia di salute e ambiente.

venerdì 30 maggio 2008

Europa. Verdi: i Rom sono i più discriminati.

Rom. Frassoni: sì alla legalita' ma si chiami il razzismo col suo nome.

Legalita' e rispetto delle regole. E' questa la soluzione indicata dalla leader dei Verdi europei Monica Frassoni per affrontare la questione delle minoranza Rom in Italia e in Europa.
Intervenendo al dibattito nella sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo la Frassoni ha ricordato che "quello che succede in Italia preoccupa molti europei", anche se l'Assemblea di Strasburgo "non e' il luogo adatto per polemiche contro questo o quel Governo ma e' il luogo dove si discutono e si cercano soluzioni condivise".
Innanzitutto, ha detto la capogruppo dei Verdi, "non dobbiamo negare la realta': i Rom sono la minoranza piu' discriminata in Europa" e "ci sono stati episodi di estrema violenza, di intolleranza e razzismo che vanno chiamati con il loro nome".
Secondo la Frassoni "la legalita' e' il cuore della soluzione che tutti perseguiamo", cioe' "il rispetto delle regole, di tutte le regole, delle quelle che vietano di rubare e occupare il suolo pubblico , di obbligare i bimbi ad una situazione di mendicita' o le donne alla schiavitu', a quelle che vietano di discriminare, di cacciare le persone povere e di mantenere senza diritti per decenni gente che non sa neppure di che nazionalita' e' rimane nomade non per scelta ma perche' di fuga in fuga l'unica cosa che resta e' una vita allo sbando". (Notizia Agi)

Verdi. Segreto di stato: ritirare subito il decreto!

Sul decreto che istituisce il segreto di stato sugli impianti civili.
mv

Energia. Bonelli: siamo esterrefatti per Dpcm sul segreto di stato per le centrali.

''Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 16 aprile numero 90 firmato da Prodi in cui viene posto il segreto di Stato anche sulle infrastrutture civili di produzione di energia e' un fatto estremamente grave che impedira' i controlli in materia ambientale e di sicurezza a tutela dei cittadini".
Lo dice Angelo Bonelli, esponente dei Verdi. "A seguito di quest'atto - ha aggiunto - i controlli su molti impianti, prima affidati alle Asl o ai vigili del fuoco, verranno svolti da organismi autonomi delle agenzie dei Servizi segreti. Siamo in presenza di una grave esautorazione delle funzioni degli organi pubblici che pone un problema di democrazia e di accesso ai dati relativi, ad esempio, al livello di inquinamento o di sicurezza di un impianto. Questo decreto del presidente del Consiglio, firmato da Prodi a pochi giorni dalle elezioni - ha concluso Bonelli -, pone un problema serio per le comunita': in particolare saranno i sindaci a venire esautorati dei loro poteri di controllo e della possibilita' di divulgare dei dati. Siamo esterrefatti per quanto accaduto e crediamo che questo decreto, che va ritirato, sia in contrasto con le direttive europee".

Verdi toscani per il mare.

Giornata europea del mare:
il mare al centro dell'Ambiente e dello Sviluppo
Lupi (Verdi) portiamo il mare a Firenze


Per portare il mare al centro dello sviluppo e dell' ambiente, i Verdi parteciperanno ad ''Insulae'', la prima conferenza internazionale sulle isole minori prevista a Portoferraio (Isola d'Elba) dal 26 al 30 maggio dove sara' sottoscritta la carta europea delle isole minori e presentato il Marchio europeo delle isole minori.
La Giornata Europea del Mare e' l'ultima iniziativa della Commissione Europea in materia di politica marittima che, destinata a celebrarsi anche nei prossimi anni, ha l'obiettivo di promuovere le regioni europee costiere e a far prendere coscienza a tutti i cittadini del ruolo chiave del mare nello sviluppo futuro dell'Unione Europea.
Nell'occasione la Commissione Europea incoraggia tutte le regioni europee, i porti, le cittadine marittime e tutti gli altri soggetti interessati ad organizzare eventi di carattere locale che aumentino la visibilita' verso il grande pubblico dell'importanza fondamentale del mare e dell'approccio innovativo seguito dalla Commissione.
L'iniziativa di una ''European maritime day'' nasce, infatti, a seguito della pubblicazione, lo scorso ottobre, di una comunicazione su una politica marittima integrata per l'Unione Europea che possa consentire una gestione delle diverse attivita' e politiche connesse ai mari non piu' su base settoriale.
In altre parole, tutti gli aspetti degli oceani e dei mari sotto il profilo economico e dello sviluppo sostenibile, compreso l'ambiente marino, saranno affrontate in maniera globale attraverso una molteplicita' di azioni riguardanti, tra le altre, il trasporto marittimo, la competitivita' delle imprese marittime, l'occupazione, la ricerca scientifica, la pesca e la protezione dell'ambiente marino, e lo sviluppo di politiche marittime nazionali integrate da parte degli Stati membri.
Una centralita', questa del mare, che non sempre, nel nostro Paese, trova la giusta corrispondenza in politiche lungimiranti di gestione del mare e delle regioni costiere, ma che ispira da sempre il lavoro delle Aree Marine Protette e degli altri parchi che insistono sulle coste – attualmente, circa l'8,5% della superficie tutelata in Italia e'
rappresentata da tratti costieri, per un totale di 632 chilometri. Un patrimonio straordinario di natura e di conoscenze, che rappresenta una risorsa decisiva per lo sviluppo economico e per la pace nel Mediterraneo.
Il sistema mare, dal Parco dei Cetacei alle Aree Marine Protette, fino allo stesso Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, e' oggetto di uno specifico interesse da parte dei Verdi, per realizzare finalmente i depuratori dove mancano, per razionalizzare la pesca , per introdurre l'
uso del biodiesel puro per le imbarcazioni e un sistema certo di smaltimento corretto dei rifiuti delle barche, per la promozione del ruolo dei Circoli Velici e delle Leghe Navali, per i servizi e le infrastrutture alle scuole di vela e diving e il sostegno agli sport del mare e outdoor, per garantire le possibilita' di attracco e di ricovero ai charter, per il monitoraggio ambientale delle lavorazioni nei cantieri
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Ufficio stampa - Gruppo Verdi per l'Unione

giovedì 29 maggio 2008

Prato. Pdci dissanguato. Comincia il viaggio verso il PD.

Notizia.
I vertici del Partito dei Comunisti italiani di Prato, lasciano il partito. Abbandonano Diliberto e il suo progetto di ricostruzione di un partito comunista di opposizione e promettono fedeltà alla giunta Romagnoli, fino alla fine del mandato.
Prospettive.
Secondo i giornali Zazzeri (consigliere comunale) e Frattani (assessore) volano a pelo d'acqua verso il nido PD.
Barbarulo esce ma dichiara di credere ancora in un soggetto di sinistra, da vedersi.
Intanto.
Moreno Zazzeri propone di fare un unico gruppo consigliare in Comune con il Verde Tommaso Rindi.
Il portavoce dei Verdi Celso Bargellini dice " Sì, è auspicabile, ma non subito".
Infatti.
Infatti, non subito.
Almeno non prima che ne abbiano discusso gli organi del partito.
Non prima che si sia deciso la direzione di marcia, i contenuti prioritari, chi sono i nostri referenti diretti.
Non prima che i Verdi abbiano deciso se debba o non debba continuare questa ambigua e sterile partecipazione al Governo della città.
Non prima che si sia fatta chiarezza una volta per tutte su cosa abbia a che spartire il partito dei Verdi con questa Giunta Comunale, responsabile del peggior rapporto possibile fra i cittadini e la politica, fra i cittadini e la città.
Noi di Municipio Verde metteremo avanti a tutto il futuro di Prato e quindi prima vogliamo discutere della Partecipazione al piano strutturale e dell'attuazione della "sinistra" Variante, compreso il progetto sull'ex Banci, e solo dopo ci possiamo unire ad altri soggetti a noi omogenei.

Per il momento Moreno Zazzeri dovrà far gruppo da solo.

Per Municipio Verde
Riccardo Buonaiuti.

Pantanelle fotovoltaica? Addio alla Flamingo road?

L'ultima volta che abbiamo parlato delle Pantanelle è stato con un post del 2 maggio in cui chiedevamo ai Verdi e agli ambientalisti impegnati nelle istituzioni, che prendessero l'iniziativa per la realizzazione di un'area protetta, costituita da vari laghetti e da terreni incolti destinati a "casse di espansione", a protezione della costruenda seconda tangenziale, in caso di allagamenti.
Negli anni scorsi abbiamo cercato di interessare alla questione la circoscrizione e la provincia, ma con scarso successo. La zona è stata esaminata da biologi e naturalisti che l'hanno apprezzata anche per il pregio della fauna migratrice che la frequenta. Il Centro di Scienze Naturali di Galceti, testimoniò addirittura il passaggio di fenicotteri rosa.

Ma il Tirreno di lunedì scorso ha pubblicato la notizia che la Giunta Comunale avrebbe già deliberato che nelle casse di espansione,(o aree di laminazione, che dir si voglia, terreni per forza di cose inedificabili), si installino, ad opera di privati, 15 ettari di pannelli solari.
L'idea è stata partorita dagli uffici tecnici di mobilità, ambiente e infrastrutture e portata in Giunta da Giardi (lavori pubblici), Curcio (ambiente) e Giovagnoli (sviluppo economico), dove è stata approvata in forma di delibera.
In poche parole si intende affittare a privati (in settimana si sono fatti vivi anche sui gionali; guardatevi La Nazione di ieri a pag VI, probabilmente si è già deciso anche a chi affittare) i terreni suddetti con la proposta di farsi pagare in energia elettrica, con una royalties del 4%.
Per l'impresa interessata c'è il vincolo di mantenere le casse di espansione per la raccolta delle acque.
Il Comune ne ricaverebbe, secondo i suoi calcoli, circa 24000 euro l'anno di energia e a quanto si capisce la destinerebbe a strutture pubbliche con servizi comunali.
Si parte dal presupposto di ottenere una produzione di 1.350.000 Kwh all'anno, che corrisponderebbero a 600.000 euro.

Dunque. Posto il nostro apprezzamento per lo sforzo di installare impianti fotovoltaici, che costituiscono un ottimo modo di produrre energia pulita e rinnovabile, diciamo questo e non lo ripetiamo più perchè tutti sanno la nostra posizione sulla questione, resta evidente che lo stile, il metodo e il contenuto di questa operazione sono squallidi, poco democratici e aleatori.
Squallido è partire sempre dal quattrino. In una zona come quella, martoriata e minacciata da ogni forma di impianto e dalla costruzione di strade, dai discutibili tracciati, lo abbiamo già detto, occorre un intervento compensativo importante, come un parco o un'area naturale.
Poco democratico è non sottoporre la questione ai cittadini e non lasciar scegliere gli abitanti dei borghi limitrofi sulla destinazione dell'area.
Poco democratico è anche non offrire ai residenti di poter usufruire dell'energia prodotta, oppure chiedere loro a chi sarebbe giusto destinarla.
Aleatorio e perciò controproducente è tirar giù una proposta estemporanea senza collocarla all'interno dei piani energetici o discuterla nel complesso del sistema.
Aleatorio e caotico è anche prendere queste decisioni fuori dal piano strutturale e dall'elaborazione di un progetto globale di città.
La verità è che per questa Giunta non sono interessanti nè l'area protetta, nè l'energia rinnovabile. Si tratta solo di razziare soldi, proprio come si fa con le multe, vendendo pezzi di territorio, magari, come in questo caso, parandosi dietro una proposta "ecologica".

Per Municipio Verde
la zia Alma

Rifiuti pericolosi. Guidoni (Pdci) allerta la Commissione Europea

Dal Parlamento Europeo, questa interrogazione di Umberto Guidoni (Pdci) che allerta la Commissione sul decreto del governo italiano.
mv

Decreto rifiuti: ecoballe e discariche non a norma pericolose per la salute dei cittadini

Bruxelles, 29/05/2008

Umberto Guidoni, europarlamentare Pdci, ha presentato un'interrogazione prioritaria alla Commissione europea per chiedere se le misure del decreto rifiuti rappresentino un elemento di pericolosità per la salute dei cittadini. Il decreto prevede infatti di mantenere nella stessa discarica "rifiuti non pericolosi" con "rifiuti pericolosi", nonché di bruciare ecoballe non a norma con il conseguente rischio di diossina. Così, Guidoni chiede alla Commissione di attuare immediate verifiche tecniche nei confronti delle misure prese dal Governo italiano a tutela dei cittadini italiani ed europei interessati.

di seguito il testo integrale dell'interrogazione

Lo scorso 23 maggio il governo italiano ha emesso un decreto legge relativo a misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania. In tale decreto si legge all'articolo 9, comma 2: "gli impianti di cui al comma 1 sono autorizzati allo smaltimento dei rifiuti contraddistinti dai seguenti codici CER: 19.12.12; 19.05.01; 19.05.03; 20.03.01;19.01.12; 19.01.14; 19.02.06; presso i suddetti impianti è inoltre autorizzato lo smaltimento dei rifiuti contraddistinti dai seguenti codici CER: 19.01.11; 19.01.13; 19.02.05, nonché 19.12.11, per il solo parametro "idrocarburi totali", provenienti dagli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti urbani, alla stregua delle previsioni derogatorie previste dall'articolo 17". Questo significa che nelle discariche per rifiuti urbani si potranno smaltire anche scarti individuati dai codici CER 19.01.11; 19.01.13; 19.02.05, classificati come rifiuti pericolosi. Quindi, in strutture attrezzate per rifiuti non pericolosi, si potranno, a dispetto delle leggi vigenti in Europa e nel resto d'Italia, stoccare fanghi contenenti sostanze pericolose, ceneri pesanti e scorie ancora farcite di sostanze pericolose, ceneri leggere comunque miscelate con sostanze pericolose.

Il decreto prevede poi che i 7-8 milioni di ecoballe che giacciono in Campania siano bruciati nel termovalorizzatore di Acerra e nei quattro termovalorizzatori che si intende costruire nella regione. Secondo la Procura di Napoli, il trattamento obbligatorio cui deve essere sottoposta la spazzatura nella prima fase del ciclo di smaltimento, e cioè separazione dell'umido dal secco e tutti gli altri processi che portano alla stabilizzazione del rifiuto, veniva certificato ma non eseguito. Questo significa che nelle discariche sono finite tonnellate di immondizia inquinante, che produce percolato, e che la regione Campania sarebbe piena di ecoballe inquinanti e pericolose per la salute.

Considerando la pericolosità di mantenere nella stessa discarica "rifiuti non pericolosi" con "rifiuti pericolosi" e di bruciare ecoballe non a norma con il rischio di diossina, non ritiene la Commissione di dover attuare immediate verifiche tecniche nei confronti di questo decreto per garantire la salute dei cittadini delle aree interessate?

Considerando che i rifiuti menzionati sono stati "esportati" nel resto d'Europa, non ritiene la Commissione europea di dover verificare l'attendibilità delle certificazioni per escludere che i rifiuti presentino le stesse caratteristiche di quelli su cui indaga la Procura di Napoli?



Ufficio Stampa Umberto Guidoni
Marco Furfaro
+32 485 034 938
+32 2 284 7722
www.umbertoguidoni.org

Messaggio nella bottiglia. L'ultimo regalo di Prodi.

Ci giunge questa lettera e molto volentieri la consegnamo alla vostra attenzione.
mv

Spett.le Redazione,
è passato senza ricevere, a mio avviso, l’ attenzione che merita, l’ ultimissimo atto del governo Prodi, grazie al quale dal 1° Maggio 2008, in Italia è entrato in vigore il Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che allarga il campo d'applicazione del segreto di Stato, in nome della tutela della sicurezza nazionale, ad una lunga serie di infrastutture critiche tra le quali "gli impianti civili per produzione di energia". Questo significa che i siti per il deposito delle scorie nucleari, nuovi impianti civili per produzione di energia, centrali nucleari, rigassificatori, inceneritori/termovalorizzatori potranno essere coperti da segreto di Stato. Segreto che si estende anche agli iter autorizzativi, di monitoraggio, di costruzione e della logistica di tutta la filiera.
Credo che ormai in Italia non solo sia a rischio la nostra salute, ma i valori più profondi nei quali crediamo: dalla libertà d’informazione, alla partecipazione, alla stessa democrazia e temo che con questo atto vengano infrante le normative europee che disciplinano l'accesso del pubblico all'informazione ambientale.
Vorrei ricordare le parole di un grande Scienziato, nostro indimenticabile maestro: Lorenzo Tomatis: " adottare il Principio di Precauzione e quello di Responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l' occultamento di informazioni su possibili rischi..... Invece di accettare una società che sta diventando sempre meno democratica, in cui le scelte sfuggono ormai completamente agli individui e domina il Principio della crescita economica ad ogni costo, si può pensare ad uno sviluppo che si attui sui principi di Precauzione e Responsabilità, dando priorità alla qualità della vita e all' equità sociale e ponendo il mantenimento della Salute al di sopra dell' interesse economico"..
La direzione in cui la nostra società si sta muovendo è esattamente antitetica a quella tracciata da Tomatis! Come non essere sgomenti davanti a tutto questo?
Forse non tutti sanno che l' art.5 del codice deontologico dei medici letteralmente recita: “Il Medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini … il Medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile…”
Mi chiedo: informando un domani i nostri pazienti della pericolosità di risiedere vicino a inceneritori, rigassificatori, centrali e depositi di materiale radioattivo potremmo essere accusati di infrangere un segreto militare e pertanto penalmente perseguiti?
Spero che altre voci altre voci libere ed indipendenti si levino per riaffermare i sacrosanti diritti di tutti noi cittadini.

Dott. Patrizia Gentilini
Specialista in Oncologia ed Ematologia
Associazione Medici per l’Ambiente ISDE

Verdi. Aria pulita da...morire.

Dall'ufficio stampa dei Verdi Toscani.
mv

CONSIGLIO : AUDIZIONE SULLA QUALITA’ DELL’ARIA IN SESTA COMMISSIONE

Firenze 29 maggio ‘08

Se le avessi dette io le cose riportate da eminenti esponenti delle università toscane durante la consultazione di stamani in Sesta Commissione sulla Proposta di deliberazione n. 502, “Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell'aria 2008 - 2010 (PRRM)” - ha dichiarato Mario Lupi, capogruppo VERDI per l’Unione in Regione Toscana – sarei stato additato come ecoterrorista.
Il fatto è che nell’audizione di oggi emergono dati scientifici estremamente preoccupanti per la situazione dell’inquinamento dell’aria in molte zone della Toscana: nel capoluogo regionale, Firenze, si è constatato che a distanza di uno a cinque giorni dai picchi di inquinamento dell’aria si ha un aumento di morti di circa 28-30 persone “a rischio” (anziani, malati acuti e cronici,ecc…), mentre a lungo termine le morti risultano di circa 250 unità.
Le zone più colpite per tumori ai polmoni, sempre dai dati emersi, risultano, oltre il capoluogo regionale, la parte costiera settentrionale con un massimo sulla città industriale di Piombino.
Occorre - ha proseguito Lupi – aumentare la consapevolezza che non è sufficiente investire solo sugli stili di vita delle nuove generazioni ma è indispensabile dare risposte concrete a partire da questa gravità emersa ancora in commissione ambiente, partendo dall’occasione di integrazione proprio dei vari Piani regionali: da questo Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell'aria 2008 - 2010 (PRRM), con il PIER ed anche con il PIT, ecc…
Al primo punto pongo la viabilità urbana sulla quale occorre dare risposte diverse con i piani del traffico e con la ricerca di un altro modo di muoversi in città. – ha concluso Lupi - Ma anche per le zone industriali e i porti occorre da subito pensare e riconvertire gran parte della mobilità delle merci con mezzi su ferro ed elettrici. Oltre queste non si dimentichi le zone dove si vorrebbe impiantare gli inceneritori in territori già fortemente sotto pressione ambientale e sanitaria.”

mercoledì 28 maggio 2008

Cattolici. Immigrati? Almeno le briciole gliele dobbiamo.

SICUREZZA. FAMIGLIA CRISTIANA: LA LEGA SOFFIA SULLE PAURE DEGLI ITALIANI
NON C'È MOTIVO DI PUNIRE I CRIMINALI STRANIERI PIÙ DI QUELLI ITALIANI.
Roma, 27 mag. - "Il megafono della Lega sulle paure degli italiani". Questo il titolo dell'editoriale di apertura di Famiglia Cristiana in edicola questa settimana.
Sull'immigrazione si va avanti, scrive il settimanale, con bugie ("non c'e' nessun motivo per punire i criminali stranieri con piu' forza di quelli italiani") e mezze verita'("l'integrazione si fa, ma non si dice; soprattutto non la si codifica in leggi").
"Il ragionamento sulla sicurezza si sgretola alla prova dei fatti", scrive Famiglia Cristiana, e aggiunge: "È piu' sicura una citta' senza immigrati o Roma, dove si rischia di morire, ogni sera, travolti da "pazzi" italiani ubriachi o drogati al volante? È piu' sicuro un territorio senza extracomunitari o intere regioni in mano a mafia e camorra? Se -si legge ancora- la sicurezza e' un problema cosi' assillante, perche' in questi anni nessun volonteroso cittadino, gruppo o associazione hanno programmato ronde contro i camion della camorra e le discariche abusive?". La realta', scrive il settimanale paolino, e' che "un vero dibattito sul pacchetto sicurezza non c'e' stato. Forse, per soggezione verso la Lega?
Solo i cattolici hanno parlato chiaro, contro chi indica i "mostri" da eliminare. Diamo atto al sottosegretario alla famiglia, Carlo Giovanardi, d'essere stato l'unico nel Governo a dire che il reato di immigrazione clandestina e' una follia, (vedremo se votera' con coerenza), ma gli altri cattolici, Rotondi, Scajola e Gianni Letta, non hanno nulla da dire?"
Secondo Famiglia Cristiana, inoltre, "la minaccia di reato per l'immigrazione clandestina non ha scoraggiato gli sbarchi. Sono troppi nel mondo a partire perche'non sono piu' sicuri nel loro Paese. Le nazioni ricche si preoccupano della propria sicurezza, ma il nostro sistema economico globale, rende incerta e impossibile la vita di molte popolazioni. Che, per necessita'- si chiude l'editoriale- vengono a mangiare almeno le briciole che cadono dalla nostra tavola".

Intercettazioni. Rifiuti e rifiuti umani.

Questo articolo è di oggi ed è tratto da La Stampa. mv

Bertolaso: voglio sputtanare i tecnici di Pecoraro Scanio
Silvio Berlusconi con il neo sottosegretario Guido Bertolaso

Da impianti per il trattamento da cui«esce monnezza, punto e basta» a ecoballe che di «eco non hanno nulla, ma sono merdaccia». Di tutto e di più in 643 pagine «spiate»
di FULVIO MILONE
INVIATO A NAPOLI

«Marmellata fritta» invece di informazioni serie e circostanziate da passare alla Comunità europea; spazzatura putrida invece che rifiuti depurati da mettere in una discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio; gli impianti per il trattamento dell’immondizia da cui in realtà «esce monnezza, punto e basta»; ecoballe che di «eco» non hanno nulla e che «noi ammucchiamo facendo mucchi di merdaccia». E poi, un furibondo Bertolaso che sulla soglia delle dimissioni da commissario straordinario se la prende con «lo Stato vigliacco», e vuole «sputtanare i tecnici del ministero dell’Ambiente» retto dal suo nemico giurato, Alfonso Pecoraro Scanio.
C’è di tutto e di più nelle 643 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare contro i 25 imprenditori e funzionari dello Stato finiti nel mirino della procura napoletana.
Sotto il Vesuvio
C’è un problema che riguarda la discarica di Terzigno. Si trova nel Parco Nazionale del Vesuvio, lì possono essere portati solo rifiuti depurati della componente umida: il termine tecnico è «fos». Ma gli impianti per il trattamento della spazzatura non funzionano, la spazzatura trattata non esiste in Campania.
La vice di Bertolaso parla al telefono con Gianfranco Mascazzini, direttore generale del ministero dell’Ambiente. E’ il 30 maggio 2007. Mascazzini racconta di un’audizione alla Commissione parlamentare per i rifiuti: «... poi ho parlato di Terzigno».
Di Gennaro: «Sì».
Mascazzini: «Dicendo che sarà il fos, sarà le cose bellissime che faremo, no?...».
Marmellata fritta
Ancora la telefonata del 30 maggio 2007. Deve fare una relazione da mandare alla Comunità europea preoccupata per quanto sta accadendo con l’emergenza-rifiuti, e vuole avere notizie su Terzigno e le altre discariche.
Mascazzini: «... stiamo cercando di immaginare che cosa possiamo dire... Su Terzigno pensiamo di metterci solo marmellata fritta... Il mio problema è di avere quattro carte...».
Di Gennaro: «Quattro carte sulle altre aree, va bene».
Mascazzini: «Fumerò... ci metterò dentro un po’ di cose...».
Di Gennaro: «Va bene».
Bertolaso furioso
Maggio 2007.
Bertolaso ha deciso di dimettersi dall’incarico di Commissario straordinario dopo che il suo nemico, il ministro Pecoraro Scanio, è riuscito a impedire l’apertura di una discarica in località Valle della Masseria nel Comune di Serre. Parla al telefono con il prefetto Alessandro Pansa, ed è arrabbiatissimo.
Bertolaso: «... ho già mollato l’incarico alla luce di questa devastante vicenda di vigliaccheria assoluta da parte dello Stato...».
Pansa: «Mi dispiace un sacco... io non so chi meglio di te possa... Siamo proprio nella merda seria». Bertolaso: «Vedrai che il ministero dell’Ambiente... saprà tirare fuori qualche altro cilindro...».
«Io li sputtano»
E’ ancora Bertolaso che parla, questa volta con la sua vice Marta Di Gennaro, il 17 maggio 2007. «Tu fai tutto quello che può essere utile, che può servire... Io ho un obiettivo preciso: sputtanare i tecnici del ministero dell’Ambiente».
Macchia Soprana
E’ il nome di una località di Serre dove il ministro Pecoraro Scanio è riuscito a far localizzare una discarica invece che a Valle della Masseria, come voleva Bertolaso. Il quale si sfoga con Marta Di Gennaro: «A me di Macchia Soprana non me ne frega un cazzo, e non la faremo mai probabilmente...».
Monnezza e basta
Marta Di Gennaro e Michele Greco parlano degli impianti che in realtà dovrebbero per legge trattare i rifiuti, ma non lo fanno. Di Gennaro: «Senti, il Compost fuori specifica è quello che viene dal Cdr degli altri paesi, non dal nostro...». Greco: «No, no... il nostro è monnezza, punto e basta».
Parlano ancora Greco e la dottoressa Di Gennaro. Greco: «Qui non ha proprio senso fare il trattamento dei rifiuti...». Di Gennaro: «Sì, ma rimane fra noi... non ce lo possiamo dire... ora noi dobbiamo parlare il linguaggio che parlano tutti... che è il linguaggio della vaghezza».
Troppa puzza
L’immondizia che esce dagli impianti di trattamento puzza da morire. E non dovrebbe, visto che dagli impianti dovrebbe uscire materiale «inerte». Che fare? Al telefono parlano ancora Di Gennaro e Mascazzini che ha contattato dei tecnici dell’Enea: «... Il tentativo è di trattare con una polverina magica... tipo la calce... che mischiata con la roba da trattare con... la roba da spostare... la rende meno puzzolente».
Monnezza «taroccata»
24 maggio 2007.
Marta Di Gennaro parla con Michele Greco e gli racconta di aver parlato con Gianfranco Mascazzini: «Gli ho detto... non devi rompere il piffero sulla fos. E Mascazzini: perché tu mi hai scritto che (dagli impianti, ndr) esce della tritovagliatura e non hai scritto stabilizzata... e io ho detto: io non scrivo mai cose che non rispondono al vero, quindi il vero aiuto che mi devi dare è di rinaturalizzare quello che ti ho scritto...».
Ormai è la fine
Il 20 giugno 2007 la Di Gennaro chiama Bertolaso e si sfoga con il capo: «Guido basta, così non va. Centinaia di sindaci cafoni che rivendicano diritti, tutti che pretendono e se la prendono con noi... ammucchiamo balle e facciamo mucchi di merdaccia... Chi ci ha portato in questa storia merita la morte... Dobbiamo trovare il coraggio di andarcene. Stasera che sono scoglionata vedo le cose come sono, senza eroismi...».

Europa. Verdi: il nucleare ormai è out.

GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO
Bruxelles, 27 maggio 2008
Sospesa la costruzione del reattore francese EPR
Frassoni: "Niente di nuovo sul fronte nucleare"

L'autorità francese per la sicurezza nucleare ha imposto lo stop ai lavori del cantiere di Flamanville (Manche) dove la utility EDF sta realizzando il nuovo reattore nucleare EPR. La decisione dell'autorità per la sicurezza nucleare è giunta dopo la constatazione dell'ennesima anomalia nell'armatura dell'isolotto che dovrebbe sostenere il reattore nucleare. Yannick Rousselet, responsabile della campagna Energia di Greenpeace Francia, ha sottolineato come l'anomalia riscontrata sia l'ultima di una lunga serie che hanno segnato i lavori per la costruzione del reattore: cemento di qualità inferiore, fessure nel calcestruzzo, assenza o difettosità dell'armatura, presenza di personale non qualificato e addirittura modifiche non autorizzate al progetto in corso d'opera. Monica Frassoni, Co-Presidente del Gruppo dei Verdi/ALE, ha così commentato la notizia non ancora ripresa dai media italiani:"La chiusura del cantiere dell'EPR giungerà forse come una doccia fredda - speriamo salutare - per coloro che in Italia si sono accodati al ministro Scajola negli ultimi giorni, dopo la sua "promessa" alla platea di Confindustria di posare la prima pietra di una nuova centrale nucleare in Italia entro i prossimi cinque anni.
Ma quanto accaduto in Francia non dovrebbe affatto sorprendere, considerata l'analogia con i problemi verificatisi anche con l'unico altro reattore in costruzione in Europa, ossia quello di Olkiluoto-3 in Finlandia, i cui costi hanno già raggiunto la spettacolare di cifra di 4,5 miliardi di euro rispetto ai 3 inizialmente preventivati e che ha già accumulato un ritardo nei lavori superiore ai due anni.
Non è un caso se negli Stati Uniti da 34 anni tutte le richieste di autorizzazione per la costruzione di una centrale nucleare vengono seguite regolarmente da un abbandono del progetto da parte dei proponenti, che non hanno alcun desiderio di imbarcarsi in un impresa i cui rischi economici nel medio termine hanno una probabilità di gran lunga superiore ai benefici economici sul lungo termine.
La verità è che senza ingenti investimenti pubblici il nucleare semplicemente non produce profitto."

Pescia.Roggiolani su fiori e ospedale.

Dai Verdi Toscani
MV

ATTIVITA’ PRODUTTIVE : FACCIAMO RIFIORIRE IL MERCATO DEI FIORI E NON SFIORIRE L’OSPEDALE DI PESCIA

Firenze 28 maggio ‘08


“La struttura del mercato dei fiori del Comicent di Pescia è un’opera d’arte urbanistica significativa di una tendenza architettonica che ha segnato gli anni 70 e 80 del secolo scorso - ha dichiarato Fabio Roggiolani, consigliere VERDI per l’Unione e Presidente della Commissione Sanità -
queste cose sono ampiamente conosciute, ma ocorre ricordarle a chi ogni giorno pensa trasformare l’area del Comicent e non pr valorizzarla, ma per raderla al suolo e costruirci sopra qualcosaltro.
Io penso che il mercato dei fiori a Pescia debba essere semplicemente valorizzato, non debba essere abbattuto ma utilizzato per molteplici funzioni fieristiche, commerciali o artistiche, deve essere rilanciato nel suo significato profondo e concreto.
Per quanto riguarda poi l’ultima idea, quella di farvi un ospedale nuovo, e qui parlo anche come Presidente di Commissione Sanità, posso dire che la Regione Toscana ha già previsto importanti investimenti per la ristrutturazione dell’attuale Ospedale di Pescia: un eccellente ospedale che deve essere riammodernato in piena operatività.
Ma l’idea di farne uno nuovo comporta investimenti tripli o quadrupli rispetto a quelli già previsti dalla Regione Toscana mentre, in assenza di un piano di investimenti nazionale, le decine di milioni di euro in più semplicemente non esistono. Non solo: l’esperienza ci dice che quando si comincia pensare ad un nuovo ospedale si smette di curare il vecchio, si dà una distorta comunicazione agli utenti e un brutto e ambiguo segnale agli operatori e si finisce come gli ospedali vitalissimi non situati nei capoluoghi che, una volta trasferiti in nuovi scatoloni, finiscono per avere stanze stupende ma spesso vuote di utenti per tante ragioni.
I Verdi chiedono che il Comune di Pescia, coadiuvato dagli altri enti locali, si assuma in pieno la responsabilità e la volontà del rilancio del Comicent : facciamo rifiorire il mercato dei fiori e non sfiorire l’ospedale di Pescia. – ha concluso Roggiolani.”

martedì 27 maggio 2008

Treni. Lega Ambiente toscana contro i tagli agli Intercity.

Questa notizia fresca viene da greenreport. Ospiteremo con piacere tutte le opposizioni a questo scellerato piano di Trenitalia.

MV

Ormai sembra definitivo: Trenitalia, nonostante il piano alternativo predisposto dalla Regione Toscana, taglierà dal prossimo 15 giugno venti treni intercity dalla Toscana
La notizia ha già suscitato le reazioni dei sindacati che annunciano uno sciopero a breve e l’impegno dell’assessore ai trasporti della regione, Riccardo Conti, a sollecitare il tavolo di discussione con il governo e Trenitalia per «finanziare treni meno redditizi per le ferrovie ma comunque usati dalle persone». Tavolo che era stato convocato ma che non si è poi mai riunito e per cui l’assessore lancia un appello al neo ministro dei trasporti Altero Matteoli e all’amministratore delegato delle ferrovie Moretti «perché ci si sieda finalmente a quel tavolo per discutere».
La reazione di protesta giunge anche da Legambiente Toscana, che in un comunicato prende posizione a favore dei pendolari che verrebbero gravemente danneggiati da questi tagli. «Le ferrovie non sono interessate al servizio, ma solo alla redditività economica dei treni.- commenta l’associazione ambientalista- Vogliono più fondi per poter investire sui treni dell´alta velocità e non sono interessati al beneficio ambientale del trasporto su ferro. Aumentare i treni da ricchi fa alzare i guadagni dei gestori ma abbassa il reddito dei pendolari e dei lavoratori».
Legambiente si rivolge poi al Governo che, si legge nel comunicato, «dovrebbe considerare il bene pubblico e quindi l´importanza di un servizio accessibile a tutti, della non esclusione di importanti centri come Arezzo o Prato dalle linee di comunicazione più importanti e della minimizzazione del danno ambientale dei trasporti, legato a inquinamento e a congestione da traffico. Se non si tiene conto di questi elementi significa che non si è veramente interessati né al reddito delle famiglie, né ai servizi».
Infine, Legambiente si chiede se dietro ai tagli in Toscana, vi sia già una manovra per destinare i fondi, destinati a mantenere quei venti intercity, ad altro. «Si parla in nome dell´efficienza:- afferma Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana- ma non è che si sta risparmiando per mettere da parte soldi per fare il ponte sullo Stretto? Così non si sostiene l´Italia ma solo chi deve costruire le grandi opere».

Verdi Toscani. Martini ha fatto "due centri"

Comunicato dalla Federazione Toscana dei Verdi
mv

VERDI: GRAZIE A MARTINI, UOMO DI CENTROSINISTRA Sul No al Nucleare e sui Centri Temporanei di Permanenza interpreta valori condivisi da tutto lo schieramento alternativo alle destre

I Verdi Toscani esprimono soddisfazione e condivisione per le recenti posizioni prese da Martini, su due vicende apparentemente scollegate, ma che hanno invece a che vedere col modello di società, di economia, e con la scala di valori che la politica intende darsi.
Il rifiuto del modello anticostituzionale dei Centri di Permanenza Temporanea, così come la presa di posizione contro il nucleare, dimostrano la volontà di andare oltre a modelli di gestione - per problematiche diverse, ma non scollegate, come la questione energetica e quella dell'immigrazione - semplicistici e autoritari, miranti a mitigare il problema, o meglio a curarne i sintomi, qui ed ora, infischiandosene degli effetti a lunga scadenza sull'intera collettività, e del pericolo degli arbìtri e della concentrazione del potere.
Pensare che, per "praticità", perchè è la maniera più immediata di rispondere ad un problema di ordine pubblico, sia lecito derogare a principi fondanti della nostra convivenza, ovvero la non tangibilità dei corpi, e l'incomprimibilità del diritto ad essere liberi, a meno di non aver compiuto un reato penale riconosciuto in regolari processi, appartiene tipicamente alla cultura della destra populista e autoritaria, pericolosa per il mantenimento dei valori democratici.
Così come la scelta di gettare sulle generazioni future il fardello delle scorie radioattive, di penalizzarle con un possibile futuro utilizzo militare delle centrali di produzione di energia nucleare, di deprimere l'economia e l'imprenditorialità diffusa creando nuovi monopoli economici, e nuovi santuari tecnologici impenetrabili ai più, e accessibili solo a pochi super-esperti, sottende la stessa visione oligarchica del mondo, fondata sul comando e sulle gerarchie.
Grazie al Presidente Claudio Martini che, in una politica che pare aver perso ogni freno, con il suo partito che annovera esponenti che fanno a gara con la destra a sostegno dell'affarismo e del modernismo più becero, sia che si parli di grandi opere che di lesione dei più elementari diritti civili, mette dei paletti e riposiziona la barra, interpretando finalmente valori condivisi e condivisibili da tutto l'arco delle forze che era l'Unione, e soprattutto dai loro elettori e militanti.
Molte volte ancora con Martini avremo di che discutere.
Molto ancora oggi ci divide.
Ma, oggi come ieri, Martini dimostra di voler essere uomo della coalizione, che cerca le mediazioni possibili, le sintesi più avanzate, che considera le diversità elemento positivo e non fastidio da azzerare, che pone paletti, come questi due,
culturalmente e politicamente significativi.
Oggi, tutto questo non è poco.
Anzi, è ciò da cui si dovrebbe ripartire.
Mauro Romanelli - Portavoce dei Verdi della Toscana

Rifiuti. La Toscana è arretrata.

RIFIUTI: ROGGIOLANI, ANCHE LA CLASSE POLITICA TOSCANA E' ARRETRATA.

FIRENZE, 26 MAG
''Le politiche che vengono applicate in materia di smaltimento dei rifiuti sono lente perche' la classe politica che domina la Toscana, come del resto quella nazionale, e' una classe politica arretrata''. Lo afferma Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi in Toscana e membro della Commissione d'inchiesta in merito al ciclo rifiuti urbani, ai microfoni di EcoTv. ''La Toscana - dice ancora Roggiolani in una nota diffusa dall'emittente - non puo' essere considerata un esempio per lo smaltimento dei rifiuti. Saremmo stati un esempio se nel 2000 avessimo fatto la raccolta differenziata, se avessimo fermato ogni idea inceneritorista ed avessimo cominciato l'era del recupero dei rifiuti''. Ad oggi, conclude il consigliere verde, ''c'e' un dialogo in corso quindi alcune cose si fanno meglio pero' persiste una lentezza di realizzazione''. (ANSA).

lunedì 26 maggio 2008

IN MARCIA PER IL CLIMA ! ! ! 20-20-20 ! ! !


In marcia per il clima
Manifestazione nazionale, 7 giugno Milano - http://www.legambiente.eu/

Il clima sulla terra sta cambiando, ma tardano decisioni condivise ed efficaci della politica per contrastare questa emergenza planetaria. Spetta dunque a noi sollecitarle e soprattutto operare una conversione di civiltà che fermi la febbre del Pianeta.
Possiamo farlo ripensando il modo di produrre energia, di consumarla per muoverci, abitare, lavorare senza dilapidare le risorse comuni quali l'acqua, l'aria, la vita sulla Terra.
Ci mettiamo in "Marcia per il Clima" organizzando a Milano il 7 giugno una grande manifestazione nazionale promossa da un'ampia alleanza delle associazioni italiane.
La direttiva europea così detta del 20-20-20 (20% riduzione di emissioni di CO2, 20% incremento efficienza energetica, 20% incremento utilizzo fonti rinnovabili), insieme alle multe per i ritardi su Kyoto, disegna uno scenario che pone l'Italia di fronte ad una grande scelta, dello stesso spessore di quella che più di 10 anni fa fu fatta entrando nella moneta unica europea.
Oggi l'Italia rischia di essere collocata dagli stessi partner europei in una situazione marginale per quanto riguarda i processi di innovazione di processo e di prodotto, imposti dalla crisi energetica e dalla necessità di ridurre le emissioni di CO2. La marginalizzazione dell'Italia, se dovesse avvenire, metterebbe in moto effetti economici, sociali e culturali che non possiamo sottovalutare e che hanno a che fare direttamente con la coesione sociale del Paese e con le prospettive del suo sviluppo. A perdere non sarebbe solo la qualità ambientale ma tutto il sistema Paese.

Al mattino Piazze tematiche, spettacoli, mostre, concerti, incontri pubblici per fermare tutti insieme la febbre del pianeta. Dalle ore 15 corteo.

Programma della giornata

La manifestazione

Appuntamento alle 15,00 in piazza San Babila. Un festoso corteo a piedi e in bici accompagnato dalla CONTRABBANDA si snoderà lungo corso Venezia e arriverà ai Giardini Montanelli di Porta Venezia.

Le piazze tematiche

In Corso Venezia, chiuso al traffico dai Bastioni di Porta Venezia ai Giardini Montanelli, e nei Giardini Pubblici, saranno allestiti gazebo, divisi in 5 aree tematiche, dove i cittadini potranno informarsi sulle cause e gli effetti del cambiamento climatico e sulle alternative di produzione e consumo rispettose dell'ambiente, nonché sugli effetti che il cambiamento climatico ha nel mondo.

Le aree tematiche, illustreranno concretamente alcune delle conseguenze negative dell'attuale modello di sviluppo e le proposte concrete per cambiarlo.
Aria - dedicata alla mobilità sostenibile, alla lotta all'inquinamento, alla difesa della salute
Terra - dedicata all'agricoltura biologica e di filiera corta, alla difesa della biodiversità, alla preservazione del patrimonio ambientale e culturale, alla sovranità alimentare, a chi si oppone al distruzione del territorio, al consumo del suolo, agli OGM
Acqua - dedicata alla difesa dell'acqua come diritto dell'uomo e bene comune, al risparmio idrico, alle emergenze e ai conflitti per le risorse, alla solidarietà internazionale
Fuoco - dedicata all'efficienza energetica, alle fonti rinnovabili, all'abitare sostenibile, alle lotte contro il nucleare, le centrali a carbone e gli inceneritori, alla gestione efficiente dei rifiuti (riduzione, riciclo, riuso)
La musica
Fin dalla mattina sarà attivo un sound system alimentato ad energia solare.

Dalle 17 al tramonto DJ SUN SET con Frankie Hi Nrg, Dub Sync di Madaski e Bunna, Dj Filo, Vito War

Promossa da:
Legambiente, Acli, Acli Ambiente - Anni Verdi, Adoc - Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori, AIAB - Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, Altreconomia, Ambiente e Lavoro, Amici della Terra, Arci, Arci Servizio Civile, Arcicaccia/CSAA, Arciragazzi, Associazione Ong Italiane, Auser, Banca Popolare Etica, CGIL - Conferederazione Generale Italiana del Lavoro, CIA - Confederazione Italiana Agricoltori, CICMA - Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua, CISL - Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori, CittadinanzAttiva, Civitas, Coldiretti, Comitato Italiano Sovranità Alimentare, Contratto Mondiale per l'Energia, CTM - Altromercato, CTS - Centro Turistico Studentesco e Giovanile, Ecologia e Lavoro, FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, Fairtrade, Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Federparchi, FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta, FOCSIV - Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazio!

nale Volontario, Forum Ambientalista, Forum Terzo Settore, Greenpeace, LAV - Lega Anti Vivisezione, Lega Consumatori, Lega Pesca, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli, Lunaria, MCE - Movimento di Cooperazione Educativa, MDC - Movimento difesa del Cittadino, Medici per l'Ambiente, Movimento Consumatori, Slow Food Italia, Tavola della Pace, Terre di mezzo, UIL - Unione Italiana del Lavoro, UISP - Unione Italiana Sport per Tutti, Umanisti per l'ambiente, Unione degli Studenti, VAS - Verdi Ambiente e società, WWF

Inceneritori. Se lo pubblica Repubblica... di Jacopo Fo

REPUBBLICA AMMETTE: GLI INCENERITORI FANNO STRAGE! MA NON LO DICE IN PRIMA PAGINA E NON CHIEDE SCUSA A BEPPE GRILLO!

Mi diverto. E' ormai chiaro che dentro i giornali italiani si combatte una battaglia durissima tra i direttori e un pugno di giornalisti che si rifiutano di tacere sempre e comunque. Così abbiamo delle piccole soddisfazioni: alcune notizie bomba finalmente vengono pubblicate. Non le vedete in prima pagina, non hanno titoli a 9 colonne, non sono correlate da interviste e commenti. Però le notizie escono. Ad esempio vengono pubblicate sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica (16 maggio) a pagina 90 (coincidenza o magia alchemica il fatto che la paura nella Smorfia napoletana corrisponde al numero novanta?).
Ecco l'articoletto, secco secco. Un grande pezzo di sintesi giornalistica, probabilmente contrattato parola per parola in riunioni infuocate dei caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori… Questo articolo credo che alla fine sia uscito perchè protetto dalla Divina Provvidenza in persona, è comunque stato stampato, nero su bianco, e ci dice che 435 (QUATTROCENTOTRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori.
Senza commento. Senza due righe di scuse verso il povero Beppe Grillo accusato con ogni tipo di cattiveria dalle colonne dello stesso giornale per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori ma ti ammazzano comunque. Una nota stilistica che permette di capire appieno il meccanismo perverso utilizzato dai media per rendere di scarso interesse notizie di importanza capitale. Il titolo può essere un modo per indurre le persone a leggere un articolo oppure a non leggerlo. Se questo articolo fosse stato: "Aveva ragione Grillo gli inceneritori uccidono!" Avrebbe destato grande curiosità. Allora lo hanno intitolato in modo tale da tagliargli le gambe: "Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro. QUANDO LA SALUTE SE NE VA IN FUMO (TOSSICO). Capisci l'astuzia: non ti dice che le ricerche sono 435, come viene specificato poi nell'articolo. Non si pronuncia la parola proibita INCENERITORE. Si parla di EMISSIONI… Termine vago come la melma. Questa tattica in effetti funziona. I lettori accorti dicono: "Però alla fine Repubblica le notizie le dà!" E continuano a comprarla.
Mentre il 95 per cento dei lettori, un po' meno attenti, non si accorge di quella notizia così imbarazzante. Prova ne è che sono passati giorni dall'uscita del Venerdì e se cerchi sul web: "diossina istituto statale di sorveglianza sanitaria francese", non trovi niente a proposito di questa colossale notizia! E non trovi niente neanche se digiti "diossina 435 ricerche PubMed".
Comunque giudica tu: ecco il testo integrale: "Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento. Lo dice una ricerca, resa pubblica dall'istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l'ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale Pub Med (www.ncbi.nim.nih.gov) che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a "inceppare" uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali." (Il pezzo non è firmato ma sta all'interno di una specie di box dentro un articolo di Arnaldo D'Amico). Spero ci si renda conto dell'importanza dell'ufficializzazione di una simile notizia: e ti invito quindi a farla girare e ripubblicarla sul tuo sito.
Se riusciamo a far sapere a molti italiani come funziona questo giochetto dell'informazione ridimensionata (non censurata, non libera, omogenizzata) potremmo creare qualche altro problema ai signori dei giornali. Loro ormai lo sanno che chi legge i quotidiani poi va su internet… FACCIAMOLI PIANGERE! CITIAMOLI A MARTELLO OGNI VOLTA CHE PER SBAGLIO DICONO LA VERITA'. (Usare la forza dell'avversario per farlo cadere).

Jacopo Fo

Rifiuti. Dalla Campania alla Sassonia.

Gianfranco Ciulli ci segnala quest'articolo tratto da www.agoramagazine.it
Mv

I Rifiuti di Napoli vanno in Germania, ma i tedeschi li riciclano

Sabato 24 maggio.
Secondo una agenzia - Ansa - i rifiuti campani già smaltiti in Sassonia non sono stati bruciati nei termovalorizzatori tedeschi, ma sono stati riciclati per ricavarne materie prime secondarie e composti organici che verranno venduti all´industria. Cosi ha detto una portavoce del Ministero dell´Ambiente della Sassonia, sottolineando che niente è finito in discarica
.«Questi rifiuti non sono stati bruciati» negli inceneritori, ha detto la portavoce. Anzitutto, ha spiegato sono stati separati i rifiuti organici da quelli solidi, che diventeranno poi materie prime secondarie (plastica, metallo, etc.).
Il resto, «una parte minore - ha proseguito - è stato trattato in un impianto meccanico-biologico e verrà venduto alle industrie», le quali bruciano questo materiale trasformandolo così in energia.
Ma il grosso dei rifiuti campani diventa materia prima secondaria. E l´Italia, oltre a fornire l´immondizia, svolge anche un ruolo importante nella fase successiva del percorso di quest´ultima. Il Paese, infatti, è al terzo posto, con 2,01 milioni di tonnellate, della graduatoria degli acquirenti di materie prime secondarie.
RDG

Prato. Il centro sociale e il disdicevole repubblichino.

Riceviamo dai consiglieri di Rifondazione e volentieri pubblichiamo.
MV

Si è tenuta nei giorni scorsi una iniziativa di commemorazione del 20°anniversario della morte di Giorgio Almirante al Centro Sociale M.Ventrone, in via delle Gardenie n. 15, al Villaggio Gescal.
Riteniamo grave e sbagliata la scelta, da parte della Circoscrizione Centro, di concedere un spazio istituzionale per questa finalità.
Lo stesso Centro Sociale è infatti luogo di ritrovo, ogni anno, di iniziative in memoria della Liberazione dal Nazifascismo, alle quali partecipano esponenti dell'ANPI e della stessa Circoscrizione. Non si vuole certo limitare la libertà di espressione di chi commemora un ex esponente del Fascismo Italiano, ma richiamare le istituzioni di questa città ad una assunzione forte di responsabilità. La politica, l'amministrazione Comunale, è chiamata, in questa fase storica, forse più che in altre, a scegliere quali valori difendere, di fronte al pericolo di un inevitabile appiattimento culturale.
Giorgio Almirante si impegnò nel far penetrare in Italia le tesi razziste provenienti dalla Germania nazista, che già avevano portato all'approvazione nel 1938 delle leggi razziali.
Contribuì alla formazione della Repubblica Sociale Italiana, partecipando attivamente alla lotta contro i partigiani.
Tutto questo basta, crediamo, per muovere una legittima critica a chi ha avuto il coraggio di concedere uno spazio, tra l'altro intitolato a Michele Ventrone, per questa disdicevole iniziativa.

Leonardo Becheri Caprogruppo PRC Consiglio Comunale di Prato
Francesco Berti capogruppo PRC Circoscrizione Centro di Prato

Pistoia. Regali agli imprenditori edili, cimiteri e biciclette.

Grazie a Lorenzo Lombardi, continuiamo il nostro osservatorio su Pistoia.
MV

Mercoledi 16 maggio durante il consiglio comunale è stato proposto la formazione di una commissione di inchiesta sul caso ULISSE VENTURI; per chi non conosce il caso Ulisse Venturi ve lo spiego brevemente; diversi mesi fa il comune di Pistoia dette mandato ad un noto imprenditore edile pistoiese ( indovinate chi?) di costruire dei locali per esercizio comunale.
In seguito ci sono state varie vicende, ma in sostanza per 4 locali di 80 metri quadri sono stati pagati circa 1600 euro al mese, ovvero per 320 metri quadrati si pagava 6400 euro al mese. Decisamente fuori mercato; per di più era prevista un’ opzione di acquisto a scalo affitto, ( significa che l’affitto pagato veniva scalato dal costo di vendita) che poteva servire a recuperare il costo; tale opzione E’ STATA FATTA SCADERE e quindi i soldi sono stati "regalati" al noto imprenditore edile.
Bene per indagare su ciò è stata richiesta una commissione d’indagine che facesse chiarezza. I partiti della maggioranza (quelli che si definiscono di sinistra..) che durante il consiglio sembravano così scandalizzati e pronti a dar battaglia, dopo che il sindaco ha, pare, posto la fiducia, sono tornati tutti al loro posto molto garbatamente
ECCO LE VOTAZIONI COME SI SONO CONCLUSE

voti contrari alla commissione
PD, RIFONDAZIONE COMUNISTA, COMUNISTI ITALIANI, SOCIALISTI.

Favorevoli:
VERDI, FORZA ITALIA, AN , UDC,


Nel consiglio comunale di Lunedì 19 invece si è discusso il regolamento sui cimiteri, sul quale noi come gruppo ci siamo astenuti poiché alcuni aspetti non ci erano chiari e non li condividevamo: troppo business sempre da parte dei soliti noti, poche agevolazioni per chi vuol farsi cremare, anzi più disagi.
Ha creato scalpore l’emendamento ( tra l’altro, stranamente, non presentato da me, ma da Giovanni Capecchi) che chiedeva di togliere il divieto di ingresso ai cani nei cimiteri; non era una richiesta animalista, piuttosto di semplice civiltà, spesso le persone anziane hanno un cagnetto infatti; il cane doveva essere al guinzaglio, sotto la responsabilità del padrone e, su richiesta di un consigliere del PD ( che poi ha votato a favore con noi) anche la museruola per le razze ritenute pericolose dal decreto turco. Ebbene…putiferio!
Il più violento ( e maleducato), il consigliere UDC ( un socialista che si è reinventato UDC avete capito no?), che ha sostenuto vi fosse il rischio che un cane potesse trovare le ossa umane, ha poi dichiarato che ogni volta che sente puzzo di merda di cane pensa a me. Io ho risposto per fatto personale e, dopo avergli chiesto di segnalarmi il cane che scava 3 metri ed apre una tomba di legno ( sarebbe stato utile alla protezione civile!) gli ho anche replicato, con un sorriso, che io invece ogni volta che vedo un cane penso a lui e dico "quanto gli farebbe bene portare un cagnetto a spasso per abbassare la pressione e ridurre l’arteriosclerosi!"
Purtroppo anche gli altri comunque hanno bocciato l’emendamento ( unico voto favorevole a parte i VERDI ed un consigliere del PD). Tutto il gruppo del PD E AN si sono astenuti. FORZA ITALIA UDC RIFONDAZIONE COMUNISTA COMUNISTI ITALIANI E SOCIALISTI hanno votato CONTRO.
Bella cultura animalista non c’e che dire!

Ultima in breve: su indicazione di un amico ho notato che alla stazione i posti bici sono diminuiti ( ne sono stati tolti nel parcheggio motorini, nella zona destra alla stazione e per far posto al servizio, mai presente, di bici in città)
Sono stati aggiunti pochi posti invece, tra cui nella strada adiacente al circolo ferrovieri e che nella curva potrebbe anche essere d’impiccio per un disabile); ogni giorno ci sono bici legate ovunque, il che oltre al disagio per i cittadini che vanno in bici è anche un brutto biglietto da visita per un turista che scenda dal treno.
Ho sollecitato con un’interrogazione il comune a creare nuovi posti bici ( compreso la zona della biblioteca San Giorgio); spero che non ci sia bisogno di una mozione…

LORENZO LOMBARDI
CONSIGLIERE COMUNALE VERDI ARCOBALENO SU PISTOIA PRESIDENTE COMMISSIONE AMBIENTE
338 5229541

domenica 25 maggio 2008

Messaggio in bottiglia. Abbi pazienza!

Si è rifatto vivo Dna e con piacere lo lasciamo esternare con la consueta graffiante ironia.
MV

Abbi pazienza!
Lo dicevo ad un amico l’altra sera, di ritorno, da una vacanzina alle Maldive: “non si può lasciare Gotham city per qualche settimana che subito c’è che chi rompe le uova nel paniere”.
Come? direte voi. In tanti modi, rispondo io: a fermarci a discutere, per esempio! La partecipazione che burla è questa?! Quando invece occorre tirare dritto senza indugi. L’amico mi dice: “guarda che si fa così tanto per fare, per essere democratici”. Rispondo: “Mah! Sarà? Per me è tempo perso, e basta! “ E poi gli dico: “Guardati un po’ in giro piuttosto: le belle speranze tradite. Vuoi un caso? Quello dei licitte in piazza, rimossi e subito, di questi, più nemmeno l’ombra. E questo proprio non va”. Però, vistolo pensieroso e depresso, aggiungo: “su dai, non abbattiamoci, poco male; in fondo pisciare sui bandoni in compagnia, come nei bei tempi andati, è quanto mai cameratesco e virile”.
Cos’è poi questo disfattismo sui rifiuti solidi urbani? Un bel falò catartico è quello che ci vuole, che sia di inceneritore o di qualcos’altro poco importa. La monnezza si brucia, non s’impacchetta!
Ed ancora, cos’è questa sola degli Etruschi che, si vorrebbe, addirittura protagonisti della cultura pratese?! Ora basta, qui si è passata la misura, questa storia è quasi peggio della balla dello sviluppo ecosostenibile: cose possibili? ma di che!
Ma non è questo che volevo mettere nero su bianco, al mio ritorno,e fare gentile omaggio ai miei visionari ospiti di Metropolis, una città verde ed incontaminata, a misura di bambino e di anziano, vecchia storiella bandita da tempo dallo Stato Libero di Bananas per l’evidente dabbenaggine dell’idea stessa: “Caro amico , vedi un po’che qualcuno è assalito dal dubbio che il cemento sia il principio di tutti i mali! Quando mai, se non fosse stato per quello non saremo qui a “golfeggiare” in città; e poi, come dicevano in quel di Roma, caput mundi: pecunia non olet ! Semmai nuove strade, viadotti, ponti, gallerie, centri commerciali ed expò mancano al nostro ambiente di cemento che “non tira più”, che perde valore senza attrattive. Immobilismo non fa rima con immobiliarismo, come troppo avventatamente si è sostenuto. Il danneggiamento commerciale è politicamente scorretto, anche perché il nostro saper fare è questo, da sempre! Ma ore non perderti d’animo.
Anzi! Abbi pazienza e presto vedrai: Gotham city capitale immobiliare d’Italia!

DNA

Prato. Il trasferimento del deposito Cap in consiglio comunale.

In consiglio comunale ritorna alla luce il nodo del deposito dei pullman della Cap e del suo trasferimento nel quartiere delle Badie. A riporre la questione con tre distinti "question time", sono stati i consiglieri Vannoni (sinistra per Prato Viva), Leonardo Becheri (Rifondazione comunista), Gianni Cenni (An). Era presente alla seduta di giovedì anche una rappresentanza del Comitato dei cittadini che si oppongono al progetto e già da tempo sono impegnati a chiedere all'amministrazione una diversa destinazione per quella infrastruttura considerata di pesante impatto ambientale,soprattutto in quella zona densamente popolata. Si tratta di 2000 mq, da destinarsi a parcheggio e ad una palazzina per gli uffici direzionali con un prevedibile aumento di traffico, con rumore e scarichi nell'aria.

Questo è l'interrogativo su cui si basano le specifiche richieste dei consiglieri di opposizione:
"In precedenza la Giunta aveva preso l'impegno di fronte al Consiglio di attivare una serie di verifiche sull'impatto ambientale, prima di procedere all'approvazione, anche con il coinvolgimento della Commissione Ambiente e Territorio (presieduta da Tommaso Rindi dei Verdi, ndr). Questi impegni sono stati disattesi?"
Anche il Comitato, in una lettera aperta, aveva messo in guardia da una frettolosa approvazione della delibera che da' il via libera al parcheggio.

Cosa ha risposto l'assessore Ciuoffo?
Tranquilli. Niente via libera per la Cap. Nonostante che la fattibilità urbanistica e la congruità con i regolamenti ci fossero già, la Giunta si fa carico, con la prossima delibera, di imporre all'azienda interessata (o meglio alla sua controllata società Tre-ro), questi impegni:
1 Creare a proprie spese un collegamento viario tra via Edison e via delle Fonti, tale da bypassare l'abitato.
2 Fare le preventive indagini fonometriche e di inquinamento dell'aria, in collaborazione con Arpat.
3 Realizzare interventi di schermatura anti rumore nelle strade interessate.

I consiglieri che hanno posto le domande, e anche i cittadini del comitato sono rimasti tutt'altro che soddisfatti da questa risposta e i motivi sono essenzialmente due. Ve li diciamo con le nostre parole, visto che li condividiamo.
Prima di tutto questo sistema di aggirare la commissione ambiente e territorio, soprattutto su questioni di questo tipo in cui sussistono grandi interessi pubblici, non solo urbanistici ma legati alla tutela della salute, nonchè alla viabilità e ai trasporti urbani, non è in alcun modo giustificabile con la supposta fattibilità, giudicata tale dagli uffici dell'assessore ma non esaminata da chi deve esercitare un controllo politico per tutelare la comunità nel suo complesso.
Secondo punto e altrettanto importante è che i controlli relativi all'impatto ambientale del parcheggio, verrebbero fatti in un regime di assoluto "conflitto di interessi" in cui il controllore e il controlllato sono lo stesso soggetto.
Considerato che entrambi i motivi si ripresentano sempre di fronte alle grandi questioni urbanistiche (Multisala, Mercatale, Interporto, Banci), il nostro parere è che quest'assessore, chiamiamolo così oppure in un modo più consono, ha già deciso il percorso per l'approvazione sicura e definitiva del progetto, e ci rifila solo qualche contentino ad hoc, per farci credere di poter stare tranquilli.
" Ma se i dati che emergeranno dalle indagini" dice Leonardo Becheri "dovessero essere negativi, come si procederà? Si tornerà indietro o si pianterà un boschetto per mitigare l'impianto?"

Un boschetto non guasta mai. Facciamolo grande e senza deposito.

Municipio Verde

sabato 24 maggio 2008

Message in the bottle: cariche e discariche.

Manganellate a volontà l'altra sera, a Chiaiano di Napoli dove la gente si oppone ad una discarica da 700.000 tonnellate in una cava di tufo.
Appena è ripartito Bertolaso, dopo l'annuncio che il presidente Napolitano aveva firmato il decreto per l'apertura di dieci discariche, un centinaio di agenti di polizia ha caricato sui manifestanti, abitanti di Chiaiano e Marano.
Riportiamo la testimonianza di una professoressa di un Liceo di Napoli, che era presente durante gli "scontri.
MV

Io sono nata in quella zona ma non abito più lì da tempo.
Però mi sento legata a quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato, che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo visto.
Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto.
Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra.
Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili -davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate- che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi.
La loro avanzata non ha risparmiato nessuno.
Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate.
La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva -invece- contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare.
Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti.
Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto.
Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia
".
Elisa Di Guida
(docente di Storia e Filosofia - Napoli)

WWF. Giornata delle oasi a Bilancino e a Focognano

OASI WWF DI "GABBIANELLO" (Lago di Bilancino)

In occasione della Giornata delle Oasi del WWF, il 25 maggio presso l'Oasi di Gabbianello, si svolgeranno iniziative speciali, per appassonati di natura, famiglie e sportivi. Di seguito il programma dell'evento
Festa dell'Area Naturale Protetta
Gabbianello Boscotondo - Oasi WWF di Gabbianello Lago di Bilancino - Barberino di Mugello Domenica 25 maggio 2008
Apertura ora 11.00
Presentazione con audio-visivi dell'Area Protetta-Oasi WWF Visite guidate per tutti all'area umida con osservazione degli uccelli (ogni
ora)
Escursioni in Risciò a pedali
Laboratorio didattico "Rici-carta"
Laboratorio/Concorso di disegno per bambini "Il mio animale preferito"
Apertura degli stands:
- Vendita libri e pubblicazioni naturalistiche
- Degustazioni prodotti tipici
Pausa pranzo e pic-nic sul lago con possibilità di usare la "pentola solare"

Nel pomeriggio:
Visite libere all'area umida
Animazione e giochi per bambini e ragazzi (dalle 15,00 alle 17,00) Escursioni in Mountain bike (14,30 - 17,30) Visite guidata alla Stalla Biologica della Cooperativa Agriambiente (ore
16.00-17.30)
In caso di maltempo il programma potrà subire delle modifiche.
L'entrata all'Area Protetta - Oasi WWF è gratuita Per maggiori informazioni contattate Ischetus scrl 055 5535003
e-mail: oasi@ischetus.com
Foto ed immagini dell'Oasi su:
http://picasaweb.google.it/boschivo/OasiGabbianelloBilancino

Come raggiungere l'oasi:
L’Oasi si trova nel Comune di Barberino di Mugello ed è facilmente raggiungibile, in auto, dall’autostrada del Sole (A1, uscita Barberino di
Mugello) o da via bolognese seguendo le indicazioni per Barberino di Mugello. Mantenendosi sulla strada statale n. 65 voltare per Galliano e dopo
1 km seguire i cartelli indicativi dell’Oasi (dalla uscita A1 circa 6 km).
L’area è raggiungibile anche con mezzi pubblici SITA e con la Linea Ferroviaria Faentina (fino alla stazione di San Piero a Sieve).


OASI WWF "STAGNI DI FOCOGNANO" (Campi Bisenzio)

L'oasi è un area umida che ricopre un ruolo molto importante poiché rappresenta una tappa per molti uccelli durante le migrazioni, gli stagni di Focognano sono alcune delle poche zone umide rimaste nella Piana Fiorentina.
Aironi cenerini, folaghe, svassi e cavaliere d’Italia (simbolo dell'Oasi) la popolano ed è possibile studiarli dai vari osservatori sparsi lungo i sentieri. Oltre agli uccelli anche anfibi, quali la raganella, il tritone crestato e il tritone punteggiato trovano rifugio in quest'area protetta
Per la giornata delle Oasi WWF del 25 maggio 2008 l'ingresso è libero e il programma delle iniziative il seguente:
Ore 10:00 Apertura: inizio della grande passeggiata sociale ‘tra gli stagni e gli acquitrini........’
Ore 11:00 – 12:00 – 15:00 – 16:00 –17:00 : illustrazione dei nuovi ripristini realizzati presso l’ingresso dell’Oasi grazie anche al contributo di decine e decine di volontari: si tratta di vaste bassure allagabili (lame
d’acqua) sui bordi delle quali sono state piantate numerose piante palustri (carici, giunchi, iris acquatici, etc.). Saranno inoltre mostrate le nuove siepi (tutte realizzate con specie autoctone reperite nella Piana) e il nuovo vivaio di piante acquatiche e terrestri.
Ore 11:30 – 12:30 Giochi con i bambini nella natura
Ore 13:00 – 14:00 Grande pic-nic sociale (ciascuno con il proprio pranzo a
sacco) nel prato davanti all’aula Didattica
Ore 14:30 – 16:30 Giochi con i bambini nella natura
Ore 18:00 Chiusura Oasi

Come raggiungere l'Oasi :
L'Oasi Stagni di Focognano si trova in via Primaldo Paolieri e dispone di un ampio parcheggio.
Con i mezzi pubblici è raggingibile:
da Firenze con la linea 30 Ataf, scendendo alla fermata Stagni di Focognano che si trova all'inizio dell'abitato di Campi Bisenzio (sottopasso Autostrada del Sole); da Prato sia con la linea Cap che con la linea Lazzi, scendendo all'ultima fermata di via Buozzi.

Prato. Interporto: becchi e bastonati/cornuti e mazziati

Fabrizio Pitigliani, superspedizioniere titolare della Albini & Pitigliani, cerca di dare una spintina a mezzo stampa alla trattativa per il trasferimento dei Magazzini Generali nell'area dell'Interporto di Prato. Lo fa in una intervista di Leonardo Biagiotti, pubblicata ieri sul La Nazione, che riporta una decisa richiesta di non limitare la società di gestione dell'Interporto, alla sola attività immobiliare.
Da tempo si sapeva che la Camera di commercio aveva in atto la vendita dei locali che attualmente ospitano i magazzini e che la struttura sarebbe stata inglobata nell'area interportuale, sotto la direzione della società partecipata del Comune che da anni segna un passivo, tutt'altro che di poco conto, senza effettuare praticamente alcuno scambio con i treni merci. Ma ancora le cose vanno a rilento, secondo Pitigliani, mentre tutto dovrebbe essere sistemato entro giugno, per poter poi traslocare a settembre.
Intanto, mentre l'Interporto langue, si spenge anche la speranza dei cittadini che continui e si sviluppi la ricerca sul sito etrusco che proprio in quell'area affiora dalla terra, aperta dalle ruspe.
Di fronte all'annullamento culturale e fisico della città etrusca di Gonfienti, (con strati di cemento e bitume che impediscono di fatto ogni progetto di parco archeologico ma anche ogni possibilità di nuova storiografia sulla materia), il pachiderma interporto,(che non soddisfa nessuno, a parte il suo presidente e qualche assessore fantasma in provincia), vegeta sulle nostre spalle fingendo di produrre ricchezza e agio, mentre sperpera e impoverisce la città.
"Becchi e bastonati" si diceva un tempo.
E oggi, guardando indietro, ci troviamo a contemplare un decennio di ipocrisie in cui con una mano si è dato e con l'altra si è negato.
"Dalle emergenze alle eccellenze" era il titolo di un pomposo convegno che la la multiforme Ambra Giorgi, la Melusina della politica culturale della Regione, organizzò nel 2006 al Centro Pecci. Le emergenze sono affogate nelle paludi della piana e di eccellenze nemmeno l'ombra.
Le parole non hanno alcun senso al cospetto di una politica ignorante e deresponsabilizzata che si fa guidare dagli interessi delle imprese edili, degli spedizionieri e delle società di costruzione di impianti venefici.
MUNICIPIO VERDE

Nucleare. Scajola, Enel, Della Seta, PdL, Realacci, Enea, Cisl

Crediamo di farvi cosa gradita riportando le varie dichiarazioni sulla politica energetica in Italia, scatenate dall'intervento di giovedì scorso del ministro Scajola. Ringraziamo Sandro Lorenzatti che ha messo insieme queste notizie per la mail-list BaseVerde.
L'impressione è che si stia diffondendo un certo possibilismo, anche da parte di chi in passato è stato in prima fila contro le centrali, magari esprimendo apertura verso "la ricerca".
MV


ENERGIA: SCAJOLA, ENTRO LEGISLATURA PRIMA PIETRA NUCLEARE NUOVA GENERAZIONE
Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - “Onoreremo con convinzione e determinazione l’impegno assunto dal premier Silvio Berlusconi: entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione di una centrale nucleare di nuova generazione”. Ad annunciare l’impegno del governo e’ il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola dal palco dell’assemblea di Confindustria.”Non e’ piu’ eludibile, d’altra parte per Scajola, la formulazione di un Piano per il ritorno al nucleare. “Solo queste centrali consentono energia ad ampia scala, costi contenuti e rispettodell’ambiente

NUCLEARE: CONTI, L’ENEL E’ PRONTO (ANSA) -
ROMA, 22 MAG - “Tecnicamente l’Enel e’ pronto”. Cosi’ l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti ha risposto ai giornalisti che lo incalzavano, al termine dell’assemblea di Confindustria, in merito all’annuncio del governo della possibile riapertura del capitolo nucleare in Italia.”Siamo pronti ed effettivamente la durata della legislatura, pari a cinque anni, puo’ essere un percorso realizzabile” ha proseguito Conti, spiegando che serve pero’ “un quadro normativo aggiornato ed una forte spinta di condivisione al progetto da parte del territorio” interessato. Commentando piu’ in generale le parole di Scajola in tema energetico, l’ad dell’Enel ha sottolineato che “e’ un buon inizio da parte del governo, che ha confermato l’esigenza di una diversificazione delle fonti e investimenti in infrastrutture. E’ esattamente al centro delle nostre strategie” ha concluso l’ad, sottolineando di “essere confortati dall’avere un governo con le idee chiare”.(ANSA).

NUCLEARE: DELLA SETA (PD), PROPOSTA RITORNO IDEOLOGICA E VELLEITARIA Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - “Il ritorno al nucleare in Italia e’ una strada vecchia, ideologica, velleitaria e impopolare: c’e’ da sperare che il governo Berlusconi invece di imboccare questo tunnel senza uscita, lavori con forza per rispondere in modo moderno e innovativo ai problemi epocali posti dal caro-petrolio e dai mutamenticlimatici: cioe’ puntando sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili. Anziche’ inseguire improbabili fughe all’indietro, la viamaestra per ‘rottamare’ l’oro nero e’ scoprire finalmente il nostro oro giallo, l’energia del sole”. Lo afferma Roberto Della Seta, senatore e capogruppo in Commissione Ambiente del Partito Democratico,risponde cosi’ alle dichiarazioni del ministro Scajola e di Emma Marcegaglia sulla necessita’ per il nostro Paese di tornare a costruire centrali nucleari.”Le attuali tecnologie nucleari -spiega- non hanno risolto i problemi di sicurezza e impatto ambientale, e questa e’ la ragione percui da oltre dieci anni nessun Paese industrializzato, nemmeno quelli che hanno piu’ nucleare, hanno piu’ costruito nuove centrali”.Per Della Seta, “e’ giusto che l’Italia s’impegni nella ricercaper il nucleare sicuro, ma oggi la priorita’ e’ migliorare l’efficienza energetica e sviluppare le energie rinnovabili: in entrambi i campi siamo agli ultimi posti in Europa, e in particolare, e’ una vera insensatezza che in quello che per tutto il mondo e’ il Paese del sole l’energia solare, da tutti gli esperti considerata la risorsa energetica risolutiva per il futuro, sia sostanzialmente inesistente”.

ENERGIA: RAMPELLI (PDL), NUCLEARE SI’ MA SOLO DI QUARTA GENERAZIONE. NO A DECISIONI AFFRETTATE, RISCHIAMO PREISTORIA ENERGETICA
Roma, 22 mag. (Adnkronos) - “Invito il Pdl e il governo a non prendere decisioni affrettate che getterebbero l’Italia nella preistoria energetica”. Lo dichiara il deputato del PdL, Fabio Rampelli, nel commentare l’annuncio del ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, di un rilancio dei programmi nucleari dell’Italia per la costruzione di nuove centrali. “Capisco la necessita’ di agevolare la parntership tra societa’ italiane e straniere -afferma Rampelli- per la produzione di energia nucleare, mada qui a immaginare che si possa mettere la prima pietra dei funghi atomici in poco tempo, quando ancora non siamo stati in grado di smaltire le barre di uranio delle centrali chiuse in seguito al referendum del 1987, ce ne passa”.”La comunita’ scientifica ha previsto che entro 20-30 anni sara’possibile utilizzare il nucleare di IV generazione e quello da fusione(cioe’ il nucleare pulito che non genera scorie). Chiedo a questo punto che senso abbia partire oggi con centrali obsolete per la cui costruzione si potranno impiegare anche due decenni se, all’atto dell’accensione, saranno gia’ considerate decrepite. Non sarebbe meglio lavorare subito per arrivare primi sulla produzione di energia con il nucleare pulito? Un governo di centrodestra -conclude Rampelli-serve all’Italia anche per dotarla di obiettivi ambiziosi: non essere retroguardia di vecchie centrali in via di dismissione, ma avanguardia di quelle che arriveranno nei prossimi anni”.

NUCLEARE, REALACCI (PD): SCELTE IDEOLOGICHE E SBAGLIATE PER IL PAESE
Roma, 22 mag - “Nella relazione di Emma Marcegaglia ci sono degli spunti interessanti, soprattutto per quel che riguarda la sfida che il sistema Italia deve intraprendere sul fronte della qualità e sulla tutela delle produzioni dalla contraffazione, dall’abbassamento degli standard di sicurezza dei prodotti e dall’assenza di vincoli ambientali. Per quel che riguarda il richiamo al nucleare, rilanciato dal Ministro Scajola, siamo di fronte ad una scelta ideologica, anti economica e assolutamente controproducente per gli interessi del paese”, così Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo ombra del Pd, commenta la relazione che la Presidente di Confindustria ha tenuto oggi all’assemblea annuale dell’associazione degli industriali. “Come abbiamo sempre detto - prosegue Realacci - siamo favorevoli che l’Italia sia presente nella ricerca di un nucleare di quarta generazione che dia certezze sulla sicurezza degli impianti e sullo smaltimento delle scorie. Ma è noto a tutti che questo nucleare oggi non esiste e pensare di costruire centrali di vecchia generazione nel nostro Paese è completamente sbagliato. Gli annunci di Scajola sul nucleare, sembrano una riedizione di quelli del Governo Berlusconidel 2001 sull’articolo 18. Idee, oggi come allora, che non hanno nulla a che vedere con la competitività del paese”.

NUCLEARE: MONTI (ENEA), SI PUO’ MA SISTEMA VA SUBITO RIATTIVATO (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Tornare al nucleare e’ possibile, ma occorre far ripartire subito il sistema ‘stoppato’ al tempo del referendum. Lo afferma Stefano Monti, responsabile Enea della definizione dei programmi di ricerca e sviluppo sulla fissione.”Quello del nucleare e’ un intero sistema da rimettere in moto - spiega l’esperto - le competenze ci sono, ma bisogna iniziare subito a riaggregare le professionalita’ depauperate dopo il referendum. Dal punto di vista quantitativo, ad esempio, non abbiamo esperti di sicurezza, che e’ un campo fondamentale, anche se qualitativamente quelli che sono rimasti sono ottimi”.Le caratteristiche delle centrali di terza generazione, spiega l’esperto, sono buone dal punto di vista della sicurezza, anche se sotto il profilo delle scorie danno ancora problemi. Bisognera’ aspettare ancora invece per quelle di generazione futura: “Tra il 2012 e il 2015 arriveranno i reattori cosiddetti ‘3+’, che ridurranno procedure di approvazione, tempi e costi di costruzione, e avranno lunga vita utile (60 anni) e migliore utilizzo del combustibile - spiega Monti - mentre per la quarta generazione, che sara’ molto piu’ efficiente e con meno scorie, bisognera’ aspettare il 2040”. (ANSA).

NUCLEARE: BARATTA (CISL), SI’ A QUELLO DI QUARTA GENERAZIONE (AGI)
Roma, 22 mag. - “Anche la Cisl auspica che prestovengano costruite centrale nucleari di quarta generazione,senza per questo sottovalutare le energie da fontirinnovabili”. Il segretario confederale della Cisl Gianni Baratta commenta positivamente le dichiarazioni del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. “Attualmente abbiamo un sistema di produzione energetica che per l’85% dipende dall’importazione di idrocarburi e gas a costi notevoli e ricadute pesanti su tutto il sistema economico - ha sottolineato Gianni Baratta - questo sistema non e’ piu’sopportabile. Il tema dell’energia sta diventando addirittura un’emergenza con l’unico risultato di una bolletta energetica industriale molto alta”. “Scontiamo un ritardo di 10/15 anni econtinuiamo a comprare da Paesi confinanti come la Francia energia nucleare a costi davvero onerosi”. “Tutti noi dobbiamo impegnarci a partire dai consorzi di ricerca, sviluppo esicurezza per produrre il cosiddetto nucleare di quarta generazione, cosi come - ha puntualizzato il sindacalista della Cisl - dobbiamo fare in modo che nei territori si sviluppi la consapevolezza che se l’energia e’ poca costa e ognuno deve fare la propria parte”. “Ovviamente obiettivo del sindacato e’quello di garantire ai territori che si fanno carico di simili impianti, costi energetici piu’ bassi e garanzie di sicurezzaper gli abitanti e per i lavoratori. Il nostro scopo - ha concluso - e’ anche quello di garantire alle generazioni futureun ambiente sostenibile ed eco-compatibile”.

(AGI) NUCLEARE, DELLA SETA (PD): ORA NON E’ SICURO, PIUTTOSTO FACCIAMO RICERCA
Roma, 23 mag - “Il nucleare in questo momento è una strada vecchia, la strada innovativa sono le fonti rinnovabili. Noi crediamo che l’Italia debba impostare un grande programma per la ricerca sul nucleare sicuro, quello di quarta generazione, che ad oggi non c’è, non è un’ipotesi praticabile dal punto di vista tecnologico”. Lo ha detto il senatore Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente, ai microfni di Rai Parlamento. ”Oggi - ha aggiunto - il nucleare è insicuro perché presenta problemi di smaltimento delle scorie radioattive e di gestione degli impianti e non è conveniente perché è molto costoso - ha detto Della Seta - Tanto è vero che in tutta Europa anche i Paesi che ne fanno uso hanno deciso di non costruire nuove centrali, come nel caso della Spagna e della Germania. Per noi il nucleare non è un tabù, però è necessario ragionarne a partire dallaconoscenza, da questi dati e non da opposti ideologismi. Gli obiettivi energetici da raggiungere - ha detto Roberto Della Seta - sono piuttosto quelli fissati dall’Unione europea che entro il 2020 ha deciso di coprire il 20 per cento del fabbisogno energetico attraverso le fonti rinnovabili e di risparmiare un altro 20 per cento attraverso l’efficienza. Su questo fronte il nosto Paese deve recuperare l’estremo ritardo accumulato con il governo di centrodestra. Negli anni del governo Prodi si è cominciato ad invertire la tendenza, ma resta tanto da fare. E’ questa la strada su cui impegnarsi in futuro”.

venerdì 23 maggio 2008

Etruschi. Il trakking della due mari e le iniziative collegate

Questo è il comunicato ufficiale dell'iniziativa , da tempo annunciata, del Trakking da Spina a Pisa, attraversando l'Appennino sulle tracce delle strade etrusche. Dopo una breve presentazione, troverete il programma degli "eventi" collegati, compreso lo spettacolo teatrale di Poggio Castiglioni.
mv


Comunicato stampa

Via Etrusca dei due mari (www.viaetruscadeiduemari.it). Da Spina a Pisa, sulle tracce della più antica strada d’italia, una direttrice da ricercare e riscoprire a piedi e in bici patrocinata dal CAI.

E’ ormai fuor di dubbio che dall' VIII° sec. a.C. in poi, esistesse una viabilità transappenninica di innegabile valore commerciale che univa il porto di Spina (Comacchio) sul Mare Adriatico, con quello di Pisa (l’antica città di Alfea) sul Mar Tirreno. Chiaramente, quando si parla di viabilità antica, non si intende mai una sola strada ma una serie di diverticoli che correvano paralleli ed in parte si incrociavano per condurre le merci anche in direzione di altre più o meno importanti città e destinazioni dell'epoca. Questa strada etrusca viene citata anche dallo storico greco Skylax (Sciliace di Carianda VI – V sec. a.C.) il quale avvalora l'esistenza di una via di comunicazione “larga 7 metri che in soli tre giorni consentiva al popolo dei Rasenna di andare da un mare all'altro”. Anche il viaggiatore Rudolf Borchardt, nei suoi studi, sostiene l’esistenza di una strada antichissima che univa l’Adriatico al Tirreno che potrebbe essere la “Via dell’ambra”.E' anche fuor di dubbio - ed a sostenere questa ipotesi vi sono i numerosi oggetti provenienti dagli scavi di Spina, Bologna, Claterna, Marzabotto, Monte Bibele di Monterenzio, Casa del Lupo (Capannori), Gonfienti e Poggio Castiglioni (Prato), Pisa.
In questi siti, oltre ai soliti cippi e corredi funerari, sono stati ritrovati pezzi di lavorazione del ferro provenienti dall’Elba (Spina, Monte Bibele, Marzabotto) che confermano il traffico minerario del prezioso metallo verso il nord-est della penisola italica.
In particolar modo emerge adesso, alla luce di questi ritrovamenti, quanto la grande Città-Stato di Gonfienti fosse baricentrica e strategica all'intero itinerario dei due mari. Da Gonfienti di Prato il viaggio delle merci proseguiva, via terra in direzione dell’etruria meridionale, e soprattutto via Arno, in direzione di Pisa e quindi di ogni porto del Mediterraneo.
E’ dunque facilmente rilevabile che le città di Gonfienti, di Marzabotto e successivamente il villaggio di Monterenzio, situati in modo contrapposto ai piedi dell’Appennino, fossero le principali stazioni di stoccaggio, sosta e mercato, di tutte le merci che fecero la fortuna del popolo etrusco.

Dopo millenni di abbandono e di trasformazioni – con la consulenza scientifica di un team di scienziati quali: Prof. Daniele Vitali (Università di Bologna) – Dott. Claudio Calastri (Università di Bologna) – Prof. Giuseppe Centauro (Università di Firenze) – Dott. Luca Ubaldo Cascinu (Lucca) – insieme a Sergio Gardini e Antonio Zambrini, ci siamo ripromessi di studiare e ripercorrere quest’antica via. Durante i dieci giorni a “bassa velocità” il gruppo base incontrerà Enti, Associazioni ed eventi di grande importanza. Il più qualificato è certamente la rappresentazione teatrale “laris Pulenas” di Maila Ermini che si riterrà a Poggio Castiglioni (Prato) in vista della “città etrusca sul Bisenzio”.
Adesso, grazie all’interesse ed alla professionalità del CAI (Comitati regionali dell’Emilia/Romagna e Toscana), che ha concesso il proprio patrocinio all’iniziativa, tale percorso verrà studiato e – nell’arco del prossimo anno – portato a progetto da un comitato di tecnici delle due regioni che saranno coordinati da Gianfranco Bracci che ne è l’ideatore.
In questo modo, nel breve periodo, chiunque potrà camminare e pedalare da un mare all’altro della nostra bella penisola, seguendo i passi degli etruschi e scoprendo paesaggi meravigliosi, siti archeologici, parchi e riserve di grande valore naturalistico e soprattutto…un Italia ancora misurabile a “passo d’uomo”.

L’Evento: www.viaetruscadeiduemari.it
In 10 giorni, usando mezzi ecologici quali le gambe, la bici e la canoa, ci muoveremo a bassa velocità da Comacchio a Pisa lungo questa direttrice.

Chiunque potrà aggregarsi alla spedizione e camminare col gruppo base. Info e prenotazioni: stefanolorenzi@cinquevalliservizi.it

Col patrocinio di:

CAI Gruppo Toscana
CAI Gruppo Emilia Romagna
Provincia di Prato, Comune di Pisa, Comune di Prato, Comune di Porcari, Comune di Firenzuola, Comune di Monghidoro, Comune di Monterenzio, Comune di Argenta, APT di Montecatini, Borsa del Turismo Sportivo di Montecatini, Parco Regionale emiliano del Delta del Po

Gli eventi principali ai quali partecipare:

2 Luglio 08 – Festa di inaugurazione della Via etrusca dei due mari presso il centro visita Stazione Foce del Parco Regionale del Delta del Po (Comacchio) – info: Centro Visita del Parco tel.0533/314003

4 Luglio 08 - Festa Celtica di Monterenzio (Bo) – info: nuovaproloco@virgilio.it

6 Luglio 08 – Cena Etrusca in piazza a Firenzuola (Fi) con rappresentazione teatrale del gruppo di Roberto Cacini e concerto del maestro Luciano Tristaino – info: f.mazzoni@comune.firenzuola.fi.it

8 Luglio 08 – “Teatro etrusco sotto le stelle” a Poggio Castiglioni di Prato.
Prima nazionale di “Laris Pulenas”, dramma etrusco di Maila Ermini
- Info Associazione Camars: rotazio@libero.itlorussocinzia@yahoo.it

10 Luglio 08 – trasferimento in bici da Prato a Porcari (Lu) con l’associazione Torretta Bike e incontro con gli archeologi dell’equipe del Prof. Zecchini che nel 2004 hanno ritrovato un tratto di strada etrusca in Loc. Casa del Lupo (Capannori) Segue una “Festa nelle Corti” della zona: info: marcash@alice.it

11 Luglio 08 – arrivo in bici e canoa a Pisa insieme agli amici delle Associazioni Canottieri Arno di Pisa, Canottieri Comunali di Firenze e Torretta Bike di Porcari. Incontro con l'Amministrazione comunale di Pisa per festeggiare la fine della traversata. Nell'occasione nell’area del Lungarno affidata all’associazione Leningradcafè verrà offerto un aperitivo/merenda e si terrà la “conferenza stampa di fine traversata” .
La sera, nello stesso luogo, l’associazione Leningradcafè, organizzerà una cena con menù etrusco – info: Francesco cell. 347/9574512

Per ogni ulteriore informazione:

Via Etrusca dei due mari - Gianfranco Bracci: cell. 339 1181536 – gbracci@hotmail.com

Serata teatrale di Poggio Castiglioni - Cinzia Lo Russo cell. 320 0607535