da il Manifesto
Un fumogeno, lanciato proprio mentre il corteo si stava sciogliendo, ha rischiato di sciupare la manifestazione regionale a Firenze per protestare contro l'aggressione israeliana a Gaza. Il parapiglia che ne è seguito (un vicequestore ha inseguito il lanciatore sconociuto che è comunque riuscito a dileguarsi) non ha però incrinato la sostanziale serenità in cui si è svolta la manifestazione. Una grande manifestazione: circa quattromila persone, cinquemila secondo gli organizzatori, hanno sfilato per il centro di Firenze in un mare di bandiere, slogan, foto del massacro. Un successo enorme per l'iniziativa organizzata dalla comunità palestinese, cui hanno aderito moltissime associazioni fiorentine e svariate forze politiche e sindacali. Un oceano di gente di tutte le età che, partita da piazza San Marco, ha attraversato piazza Duomo e piazza della Signoria, fino a confluire davanti all'ambasciata americana. In prima fila un gruppo di bambini, alcuni dei quali reggevano fra le braccia involti bianchi macchiati di rosso, a ricordare le centinaia di loro coetanei morti a Gaza sotto le bombe israeliane. La città ha risposto con un grande abbraccio, e il corteo si è ingrossato via via strada facendo, assorbendo passanti, cittadini, gruppi di svariate provenienze. Fra i manifestanti anche lo striscione degli Statunitensi contro la guerra, con l'ormai famoso slogan: "Not in my name". Arrivati davanti al consolato americano, nello slargo, fra le fioriere e le transenne, si è tenuta una suggestiva ritualità: hanno infatti intonato preghiere di suffragio per le vittime di Gaza Ezzedin El Zir, il portavoce religioso della comunità araba, Abuna Giulio, sacerdote cristiano melkita, e don Alessandro Santoro, sacerdote cattolico della comunità delle Piagge. Il corteo si è avviato verso le 17 da piazza San Marco, e ha fatto una prima sosta davanti alla Regione in via Cavour, dove una delegazione composta da membri della comunità palestinese fiorentina, fra cui il presidente Abel Daas, accompagnati da Anna Nocentini di Rifondazione comunista Anna Nocentini e Ornella De Zordo di Unaltracittà ha incontrato l'assessore regionale Massimo Toschi, a cui ha consegnato una lettera per sollecitare l'impegno del governo italiano e della Regione Toscana nel dare vita a iniziative che, oltre a spingere verso una tregua immediata e a coadiuvare aiuti necessari a una popolazione stremata come quella della Striscia di Gaza, avvii una seria risoluzione della questione palestinese. "Non vogliamo elemosine - spiega Abel Daas - anche se in questo momento la situazione è tragica anche dal punto di vista umanitario. Vogliamo che finalmente sia risolta la questione con l'osservanza della risoluzione Onu che da sessant'anni è disattesa: vale a dire due Stati per due popoli". Nelle prossime settimane è previsto un ulteriore incontro fra Toschi e i rappresentanti della comunità palestinese. Il corteo è poi ripreso, fra slogan che chiedevano libertà per la Palestina e il suo popolo, sostando nuovamente davanti alla Prefettura, in cui è stata consegnata una lettera per il titolare, affinchè l'impegno italiano per un cessate il fuoco sia più evidente. Passaggio dal Duomo "circondato" dalle bandiere palestinesi, infine il momento suggestivo della preghiera comune davanti all'ambasciata Usa, dove il presidente della comunità Daas ha ringraziato la città e tutte le persone che hanno partecipato alla manifestazione: "Avete acceso una candela nel buio di Gaza".
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
domenica 11 gennaio 2009
Guerra. Migliaia in corteo a Firenze con i migranti palestinesi
Migliaia in corteo a Firenze con i migranti palestinesi Una preghiera di pace: « stop Strage a Gaza » Stefania Valbonesi
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