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da il Tirreno del 11/01/09
Piccoli imprenditori a lavoro per organizzare un’assemblea
Senza soldi per chiudere è allarme tra gli artigiani
PRATO. Tante piccole aziende artigiane sono sempre più in crisi. E nonostante il poco lavoro e la mancanza di utili per numerose realtà produttive anche chiudere non è una scelta possibile. Leasing da pagare, tfr per i dipendenti anche se pochi e scoperti di conto non consentono di cessare l’attività. Anche la piccola roccatura di Manuela Biliotti non naviga nell’oro e dopo l’appello provocazione per vendere un rene utile a trovare i soldi per chiudere l’azienda si è messa di impegno per creare un gruppo di artigiani nella sua stessa situazione. L’obiettivo è tentare di provare a risolvere un problema e sciogliere dalle catene delle proprie aziende i piccoli imprenditori.
«La situazione è grave - spiega l’artigiana - perché nel distretto lavoro ce n’è pochissimo. Io ad esempio non sono riuscita nonostante mille tentativi neppure a trovare qualcuno disposto ad acquistare il mio furgoncino. Lunedì (domani ndr) abbiamo un incontro con altri 4-5 artigiani per provare ad organizzare un’assemblea a cui partecipino anche le istituzioni e i rappresentanti delle banche. Lì vogliamo illustrare i nostri problemi e capire se ci possono essere delle soluzioni per aiutare le aziende a chiudere o almeno a superare il momento di crisi. Oggi siamo in troppi per il lavoro che c’è e questo non fa che peggiorare la situazione di ognuno di noi. Siamo purtroppo costretti ad accettare qualunque richiesta dai committenti».
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