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La mer, la fin...

lunedì 12 gennaio 2009

Prato. Socialisti: discutiamo su come uscire dalla crisi

Riceviamo e pubblichiamo.
mv
Caro Direttore
Noi Socialisti abbiamo scritto che in questa città andava messa in discussione la politica e la programmazione fatta fino adesso, e che non ha tenuto conto della visione della città:
sia sul piano urbanistico che territoriale,ma che sarebbe bastato fare dei piani settoriali per poter rilanciare tutto.Sia il lavoro che l'economia che è fallita miseramente.
Ciò significa che Prato e una città paradigmatica e va affrontato un rapporto con la città e i suoi abitanti, e tutte le parti economiche sociali e sindacali per avere per un confronto netto tra le forze politiche.
Oggi i dati ci dicono:
1)forte incidenza del manifatturiero 29.5%,dato nazionale 12.1%
2) calo del manifatturiero 2001 33.9% 2008 (29.5%)
3) Terziario di circa 3.5 punti rispetto al dato nazionale
4)Calo delle industrie tessili( -1.697,2008 su 2001)e dei trasporti(-90)
5) Calo delle imprese artigiane tessili (-1.113)
6) Riduzione delle esportazioni nel tessile abbigliamento -800, mil/ di euro su 2007 su 2001, -24% Filati e -32% tessuti percentuale peggiore della media italiana, quindi tendenziale minor competitività.
7) Contrazione generalizzata della marginalità, Forte mutamento industriale e valorizzazione della rendita . dove c’è stato un aumento delle aziende di confezione (+1.228 industriali, +368 artigiane) di etnia sostanzialmente Cinese.
Aumento delle aziende di costruzioni (+1.160) e di quelle immobiliari (+902)
Aumento delle società del commercio (+372) e del settore alberghiero e ristorazione (+185), con innalzamento dei costi d’affitto per locazione commerciale e industriale, con una piccola inversione di tendenza in questi ultimi mesi.
Rilanciare l’economia in questa città ,significa creare le condizioni per una nuova classe dirigente che sia interessata a farlo per la Città, e quelle forze che hanno governato fino a questo momento dovrebbero riconoscere gli errori, facendo una buona riflessione.
In questa città negli ultimi dieci anni sono stati persi circa 20 mila posti di lavoro.
Noi Socialisti abbiamo lanciato una proposta dove si chiedeva un confronto con tutte le forze Politiche Sociali ed Economiche, che si potesse discutere di come poter uscire da una crisi che ormai dura da anni, con un confronto netto, aperto e chiaro che potesse dare un quadro reale della città, tutto ciò non è stato fatto.
Oggi non bisogna partire da nomi più o meno illustri ma da un serio programma che aiuti a rilanciare l’economia di questa città e del suo territorio.
Salvatore Vasco

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