Si sta muovendo e movimentando il quadro politico cittadino. Dopo che il PD ha raggiunto accordi interni per giungere il 15 febbraio alle primarie di coalizione il cielo pratese si è schiarito. Abati e Carlesi si affronteranno, in un confronto interno all'ultimo voto ed all'ultima amicizia, per la poltrona più ambita: quella di sindaco.
Avranno come concorrenti terzi Alessio Nincheri della sinistra e, forse, Massimo Taiti, dell'omonima lista civica. In provincia andranno alla conta Lamberto Gestri, nominato dai democratici e Michele Mezzacappa della sinistra.
Nel frattempo all'interno del PD si sono quasi concluse le intese per le primarie e per il dopo. Da rimarcare l'accordo dell'ala laburista del PD (Bartolotti, Giardi ecc.) con Abati. Con il quale ha raggiunto l'intesa anche il presidente della Circoscrizione Ovest Giovanni Mosca, in cambio, pare di un posto d'assessore nella prossima Giunta. Con Massimo Carlesi si sono schierati invece personaggi in odore di giubilazione (come l'assessore Giovagnoli) o tenuti in disparte dal partito (come l'ex presidente della Circoscrizione Nord, Ennio Saccenti).
Manca ancora all'appello l'assessore e presidente del Metastasio Gerardina Cardillo. Che non ha fatto accordi con nessuno dei due contendenti. E rimane in attesa.....Ma la coalizione del centrosinistra ha ancora qualche nodo da sciogliere. A parte l'eventuale accordo con Taiti, resta incerto, infatti, l'assetto definitivo della lista di sinistra (Verdi, comunisti, RC, SD).
Sabato 24 gennaio a Chianciano la minoranza vendoliana uscirà da RC andando alla fondazione, con SD, parte dei Verdi e dei comunisti di un nuovo partito a sinistra del PD. E, dunque, RC pratese, depurata degli scissionisti, potrebbe presentare una propria autonoma lista con tanto di falce e martello. Che potrebbe innestare, egualmente, la voglia del PdCI di fare lo stesso.
Anche in considerazione che gli stessi giorni delle elezioni amministrative si terranno le importantissime, per chi è restato fuori dal Parlamento italiano, le elezioni europee
Fuori dalla coalizione del centrosinistra rimane nebulosa, confusa, incerta la situazione della PdL che ha ricevuto l'ennesimo rifiuto da parte di Roberto Cenni, Sasch e presidente della Fondazione Cariprato. Come ampiamente previsto e spiegato il candidato del centrodestra pratese si conoscerà solo dopo che a Firenze avranno trovato la quadra dei candidati da presentare (da FI e AN) in tutta la Toscana. L'effetto rimorchio sarà, naturalmente, percepito dall'elettorato pratese che, sicuramente, si regolerà di conseguenza.
Qualche grosso intoppo lo si rintraccia anche nella formazione del cosiddetto "Polo Civico". La riunione di ieri sera non ha sortito i risultati che molti si aspettavano. Restano dubbi e divisioni tra le varie componenti del Polo: tra chi vorrebbe una sola lista a sostegno di un sindaco scelto unitariamente e chi, invece, non vorrebbe rinunciare a presentare la propria lista (i grillini, Giovani e Famiglia...).
La Lista Prato Libera e Sicura pare, invece, aver incassato la preferenza del settore autonomista del PS. Che sosterrà Milone con una lista che avrà, riesumato, il simbolo del Nuovo PSI demichelisiano.
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