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giovedì 22 gennaio 2009

Toscana. Via libera all'applicazione della legge sulle discipline del benessere

CONSIGLIO: OK COMMISSIONI APPLICAZIONE DISCIPLINE BENESSERE
FIRENZE, 21 GEN - Via libera dalle commissioni Attivita' produttive e Sanita' alla proposta di delibera di applicazione della legge regionale 2/2005, sulle discipline del benessere e bio-naturali. Le commissioni, riunite in seduta congiunta, si sono espresse a maggioranza, con il voto contrario di Forza Italia-Pdl e An-Pdl. Oggetto della proposta di delibera e della legge sono le pratiche e le tecniche naturali, energetiche, psicosomatiche, artistiche e culturali esercitate per favorire il raggiungimento, il miglioramento e la conservazione del benessere globale della persona. Si tratta di discipline che non si prefiggono la cura di specifiche patologie, non sono riconducibili alle attivita' di cura riabilitazione fisica e psichica della popolazione erogate dal servizio sanitario, ne' alle attivita' connesse a qualunque prescrizione di dieta, o le attivita' di estetica, di tatuaggio e piercing. Le discipline al momento inserite nell'elenco sono: la cranio-sacrale, la naturopatia, la prano-pratica, la riflessologia, lo shiatsu, gli esercizi di lunga vita Taiji-Qi Gong; la Tuina; suoni, musica e benessere; lo Yoga. ''Finalmente - dice Fabio Roggiolani (Verdi), presidente della commissione Sanita' - si procede all'attuazione di una legge che presenta tratti innovativi e rappresenta un supporto fondamentale al miglioramento degli stili di vita. Vi giungiamo a conclusione di un lunghissimo lavoro di concertazione, che ha coinvolto le associazioni e i soggetti interessati. E l'elenco delle discipline sara' incrementato. Questa legge - prosegue Roggiolani - si distingue da analoghi provvedimenti di altre regioni perche' non istituisce profili professionali, ma definisce i criteri di assegnazione del marchio toscano della rete del benessere. Per questa ragione, non condivido le obiezioni sulla illegittimita' costituzionale. Ora, per gli operatori del settore sara' possibile avere accesso ai fondi per la formazione professionale''. Di parere opposto i gruppi dell'opposizione. Il vicepresidente della commissione Attivita' produttive, Alberto Magnolfi (Fi-Pdl) conferma ''le perplessita' che dalla legge si riverberano sul regolamento. Permangono i profili di una palese illegittimita' costituzionale''. Anche secondo Marco Cellai (An-Pdl), resta fermo il giudizio sulla ''ben dubbia legittimita' costituzionale del provvedimento'' e risultano ''non esaustive'' le risposte fornite dalla Giunta. Su proposta di Alessia Petraglia (Sd) sono state inserite disposizioni sui tempi di applicazione della legge. (ANSA)

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