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La mer, la fin...

domenica 8 febbraio 2009

Prato. L'aggio della So.Ri. SpA

Quella della So.Ri. SpA (Società Risorse) è una storia travagliata, fatta di gare andate male, di partner privati che sono usciti, di precari in rivolta, di buchi di bilancio notevoli, fino alla definitiva scomparsa dei soggetti non pubblici dal capitale della società, oggi integralmente in mano ai comuni di Prato, Montemurlo e Cantagallo.
In pratica, i tre comuni si ritrovano con una società interamente pubblica al quale viene affidato - ovviamente e legalmente senza gara - un servizio di riscossione di tributi riconoscendo alla stessa società un "aggio" sulle stesse.
Aggio che, a quanto pare, oggi non è più sufficiente a riparare l'ennesimo buco nelle casse di So.Ri., e che ammonta per l'anno 2008 in circa settecentomila euro.
Alla faccia, quindi, dell'ottimizzazione del servizio, il comune si ritrova per l'ennesima volta una sua controllata, oltretutto operante in un settore strategico per le casse dell'ente, con un bilancio negativo, e con delle prospettive non felici.
Perché se è vero che l'aggio non modifica i tributi, è anche vero che riduce quanto dei tributi va direttamente nelle casse dell'ente: ciò vuol dire che i contribuenti, per tenere in vita una struttura deficitaria come quella di So.Ri. vedranno ridursi le risorse a disposizione del comune per l'erogazione dei servizi.
Grande operazione economica, si...
MV


da la Nazione del 08/02/09

Il Comune aumenta l’aggio alla Sori
Taiti insorge: «Stangata per tutti i contribuenti»

Bencini smentisce «E’ solo una diversa ripartizione: i cittadini non sono toccati»


PRATO. Cambia il piano industriale e l’aggio riconosciuto a Sori, la società di gestione dei tributi locali. Il consiglio comunale ha approvato la modifica dell’attuale aggio unico, fissato fino ad ieri al 4,9%, sostituendola con l’ipotesi che prevede remunerazioni differenziate in base all’attività prestata da Sori: riscossione volontaria, riscossione coattiva, recupero evasione ed elusione. Una scelta duramente criticata da Massimo Taiti della lista civica Taiti per Prato prevedendo ripercussioni sui contribuenti.
Ma andiamo con ordine. La scelta dell’adeguamento degli importi, mantenendo la stessa struttura dei costi di gestione di Sori, è stata dettata, come ha spiegato il vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini, dalla eliminazione dell’imposta Ici sulla prima casa, che ha comportato un problema nei conti della società dei tributi, non potendosi corrispondere ai mancati ricavi un pari abbattimento dei costi. Ma al di là del “buco” nei conti Sori, stimato nel 2008 se non fosse intervenuta la revisione in 692 mila euro, il nuovo meccanismo è teso ad incentivare il recupero dell’evasione «che è ormai - secondo Bencini - l’attività prevalente di Sori». Inoltre col nuovo sistema Sori avrà una struttura flessibile dei ricavi commisurata al servizio offerto, una remunerazione più equa, una maggiore correlazione fra costi e ricavi e potrà essere meglio comparato il servizio offerto con quello delle altre agenzie di riscossione presenti sul territorio.
Detto in altro modo più soldi Sori riporta nelle casse comunali, con il recupero dell’evasione, più saranno i suoi ricavi. I nuovi aggi di Sori sono pertanto i seguenti: 5,9% applicato ai versamenti volontari; 16% applicato a tutti gli incassi relativi a riscossioni per le quali sono state attivate procedure coattive; 22% per tutti gli incassi di recupero dell’evasione e dell’elusione.
Secondo il consigliere comunale Massimo Taiti in questo modo «la Sori si prepara a propinare una stangata senza precedenti nei confronti dei contribuenti pratesi per cercare di arginare un “buco” nel bilancio di circa 700mila euro formatosi nel 2008». «Il vicesindaco Bencini - prosegue Taiti - attribuisce la performance negativa dell’azienda pubblica all’abolizione totale dell’Ici per la prima casa voluta dal governo Berlusconi che avrebbe così ridimensionato i ricavi senza alcuna diminuzione dei costi della società. Il che vuol dire che, pur essendo diminuito il volume d’affari e di lavoro, i livelli del personale sono rimasti intatti».
Tirando le somme, secondo Taiti, «gli aumenti per i contribuenti sono del 20,4% sulle operazioni ordinarie, del 300% su quelle coattive, di oltre il 450% per le evasioni ed elusioni». In pratica, si sostiene, il Comune dovrà rastrellare la somma da dare a Sori tagliando sui servizi o aumentando i tributi. Bencini smentisce categoricamente: «Per i contribuenti non c’è alcun aumento, le aliquote dei tributi non sono state toccate. Si tratta soltanto di una ripartizione diversa di quanto il Comune riconosce a Sori». Senza l’Ici, che costituiva il principale ricavo per Sori, è stato necessario alzare l’aggio su coattivo e evasione per far quadrare i conti. In attesa che il governo rimborsi ai comuni il mancato introito derivante dall’Ici.

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