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La mer, la fin...

venerdì 6 febbraio 2009

Prato. Urbanistica: in Provincia approvata la Variante al PTC

Beh, è ovviamente ritornata in consiglio provinciale per l'approvazione definitiva a seguito delle osservazioni presentate in merito, alcune delle quali inserite ma che, come l'assessore Baronti mette subito in chiaro, non hanno "alterato la struttura del Piano".
E il dato politico - tutto da sottolineare - è il voto favorevole del gruppo consiliare de La Sinistra, del quale fanno parte anche Alessio Nincheri e Michele Mezzacappa. E viene onestamente da sorridere a leggere il resoconto della dichiarazione di voto rilasciata a nome del gruppo, che avrebbe partecipato a tutte le votazioni nonostante il dissenso nei confronti dell'introduzione del famoso sbarramento alle Europee.
Il PD, ovviamente terrorizzato da questi incredibili atti di protesta, incassa il voto positivo alla variante e ringrazia sentitamente...
MV

da il Tirreno del 06/02/09
Approvata la variante del Ptc

PRATO. Approvata a maggioranza dal Consiglio provinciale la Variante di adeguamento al Piano territoriale di coordinamento, che ha così concluso, dopo la presentazione e la valutazione delle osservazioni, l’iter di approvazione. A favore hanno votato i gruppi Pd e Sinistra, il consigliere indipendente Gianfranco Fiaschi si è astenuto, mentre i gruppi FI e An hanno votato contro l’approvazione della Variante, ma si sono astenuti sulla delibera che riguardava in maniera specifica le controdeduzioni alle osservazioni. Delle dichiarazioni di voto sono stati autori i capigruppo del Pd Fabio Rossi e de La Sinistra Paolo Tozzi. Quest’ultimo ha sottolineato che il suo gruppo, per senso di responsabilità, avrebbe partecipato a tutte le votazioni della seduta nonostante il dissenso nei confronti delle norme appena votate dalla Camera sulle elezioni europee.

L’assessore al Territorio Nadia Baronti ha presentato la delibera sottolineando che l’accoglimento di alcune delle 15 osservazioni ricevute, provenienti dalla Regione Toscana e dai Comuni del territorio, ma anche da associazioni come l’Unione industriale e la Coldiretti e da privati cittadini, non ha certo alterato la struttura del piano, ma ha senz’altro contribuito alla leggibilità.

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