E dove sarebbe la "differenza" tra i due candidati? Qualcuno ce la spiega?
MV
da la Nazione del 12/02/09
«Serve ancora più differenziata Termovalorizzatore: accelerare»
di PAOLO ABATI *
PRATO ha una forte tradizione in fatto di raccolta differenziata e questo aiuta molto il processo di gestione dei rifiuti. Da sempre siamo in testa alle classifiche toscane e nazionali, ma i nuovi obiettivi sia regionali (55% entro il 2010), che nazionali (65% nel 2012), impongono azioni più incisive e stringenti. Una è la raccolta porta a porta, attraverso la quale è stato dimostrato che si può spingere verso l’alto la percentuale. Accanto all’incremento della raccolta differenziata, ci sono indicazioni precise per diminuire le quantità di rifiuti prodotte e in questa direzione si dovrà andare, anche in considerazione del fatto che gli impianti previsti dall’accordo di area vasta hanno una capacità di incameramento inferiore al fabbisogno. Si tratta di capire quali mezzi hanno le amministrazioni locali per ridurre i rifiuti. Credo che su questo molto possa fare l’Unione europea e qualcosa anche il governo. Per quanto buoni e anche superiori alle aspettative potranno essere i risultati delle nostre azioni, non è possibile prevedere di fare a meno di un impianto di termovalorizzazione. L’accordo di area vasta ha già stabilito non soltanto quali e quanti impianti dovranno esserci, ma anche dove. Nella nostra area è previsto come primo quello di Case Passerini. Il nostro lavoro sarà finalizzato ad accelerare quanto più possibile i tempi di realizzazione e messa in funzione di quell’impianto in modo da avere una risposta concreta alla chiusura del ciclo dei rifiuti.
* candidato sindaco Pd
«Porta a porta meno imballaggi E pochi residui all’inceneritore»
di MASSIMO CARLESI *
SO BENE che la raccolta differenziata non basta. È però necessario incrementarla, con il porta a porta, dove possibile, e ricorrendo a sistemi diversi, alcuni innovativi, a cominciare dal coinvolgimento dei condomini, dai cassonetti personalizzati e da quelli a scheda. La collaborazione fra azienda di servizio, Comune e cittadini dovrà evidentemente continuare a essere stretta. Insieme, tuttavia, dobbiamo percorrere una seconda strada.
Dobbiamo ridurre, e di molto, la quantità di rifiuti che produciamo. Non è facile e comporta un cambiamento nelle abitudini, se non proprio nella mentalità, di molti. Penso che sia opportuno iniziare, in tal senso, dalla riduzione degli imballaggi, del tipo stesso di confezioni, e in tal senso il Comune dovrà rendersi attivo non solo con campagne di sensibilizzazione. Le proposte che ho avanzato a proposito delle fontanelle dell’acqua, dei dispenser per il latte e i detersivi rientrano, anche sotto il profilo dei rifiuti, in quello che noi possiamo e dobbiamo fare.
Un nodo, infine, è quello degli impianti. Va risolto in un’ottica metropolitana, senza preclusioni a priori, lasciando però che in un termovalirizzatore finisca soltanto il residuo, minimo, dei nostri rifiuti.
* candidato sindaco Pd
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