«Diritti e doveri per tutti E puntare sul Centro per l’impiego»
È IL CANDIDATO che il 15 febbraio se la vedrà alle primarie con Lamberto Gestri per la corsa alla presidenza della Provincia di Prato sotto l’egida della Sinistra. Il suo slogan preferito è «per una provincia della convivenza: diritti per tutti…doveri per tutti» — con richiamo alle politiche dell’accoglienza e dell’integrazione — ma è sulle questioni dell’etica e della trasparenza che Michele Mezzacappa misura le sue carte per convincere gli elettori che domenica prossima andranno a votare.
Attualmente consigliere provinciale, invoca una maggiore trasparenza morale per restituire fiducia ai cittadini, dicendo basta alla commistione di incarichi e ruoli all’interno di aziende e consigli d’amministrazione. E per voltare pagine propone una «casa di vetro» a disposizione dei cittadini, ovvero una sorta di anagrafe patrimoniale degli eletti e dei componenti di cda delle partecipate.
Lavoro, economia e formazione: sono gli altri temi che stanno a cuore del quarantenne della Sinistra. Così come la necessità di una politica attiva per un lavoro di qualità, valorizzando le capacità del Centro per l’impiego di creare occupazione sul territorio. «La sfida che i Centri per l’impiego dovranno affrontare — fa notare Mezzacappa — sarà quella di concentrarsi maggiormente sui servizi alle imprese, rendendosi ancora più attrattivi ed efficaci in funzione del dinamismo del tessuto economico locale».
La crisi è un altro capitolo doloroso da affrontare. E per il candidato della Sinistra la soluzione passa anche attraverso «un rinnovato, forte e democratico, ruolo pubblico nell’economia, finalizzato alla qualità dei consumi, del lavoro, delle produzioni, della vita». «Bisogna individuare le filiere strategiche, le vocazioni presenti sul nostro territorio valorizzando gli elementi di eccellenza per favorire l’insediamento di nuove imprese e la riconversione di quelle presenti», conclude Mezzacappa.
«Anche gli extracomunitari devono votare alle amministrative»
HA FATTO dei concetti di diritto, democrazia e cittadinanza il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. Per quella che lui chiama «oltre la pratesità: l’inizio di una nuova storia». Una sfida che Alessio Nincheri, il candidato più giovane a sindaco di Prato per la Sinistra, intende portare avanti soprattutto sul terreno del sociale e immigrazione: lui stesso ex operatore sociale, in tasca un curriculum politico di consigliere provinciale ed ex funzionario regionale di Rifondazione, i è preoccupato per la scure del governo che sta per abbattersi sul sociale e il terzo settore.
«I tagli del 30% di cui si parla significano un ulteriore impoverimento di una città che, vista la crisi, avrebbe bisogno di un maggiore impegno economico. Ecco perché se sarò eletto sindaco sposterò risorse importanti del bilancio comunale su questo capitolo di spesa». Ilcandidato spezza una lancia in favore delle famiglie in difficoltà per permettersi i servizi sociali.
«A questi cittadini il Comune dovrà dare risposte concrete trasferendo su essi una parte consistente del fondo per la non autosufficienza».
Idee chiare anche sull’approccio all’immigrazione, con la proposta del diritto di voto degli stranieri alle amministrative.
«Tutti i cittadini, anche non comunitari, che qui studiano e lavorano hanno diritto a scegliere chi li amministra. Fa parte dello spirito di ogni democrazia partecipativa», sottolinea Nincheri. «Dobbiamo tornare a declinare l’immigrazione con i termini di integrazione e accoglienza. Sicurezza vuole dire stessi diritti e stessi doveri, non paura e incertezza derivante dal nuovo e diverso».
Un’altra priorità riguarda l’economia. E qui il candidato della Sinistra sottolinea l’impegno a «sostenere la vocazione industriale del territorio sia attraverso salvaguardia dell’industria tessile, sia attraverso la tracciabilità e la qualità del prodotto made in Prato»
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