Ecco allora Carlesi che "lancia" la proposta della giunta composta per metà da donne, in occasione della presentazione di un documento a sostegno della sua candidatura organizzato da un nome nuovo, nel Partito, Beatrice Magnolfi, e sottoscritto da altre notabili locali (Giugni, Giorgi).
Vogliamo continuare, quindi, a blaterare della presunta "discontinuità" di Carlesi rispetto al sistema politico pratese?
Su...
MV
da sito internet di Massimo Carlesi
PRATO. Metà della giunta comunale sarà composta da donne. Lo ha detto Massimo Carlesi, candidato sindaco Pd, facendo proprio martedì scorso alla Circoscrizione Est l’appello “Le donne cambiano Prato con Carlesi”. Le oltre 70 firmatarie del documento hanno detto di «guardare con fiducia alla candidatura di Carlesi», per «una nuova stagione di crescita economica e culturale della città».
Da qui, la richiesta – fatta propria dal candidato – di «cinque impegni straordinari». La prima richiesta riguarda “cultura e istruzione” affinché Prato esca dalla crisi con strategie di lungo respiro e innovando il modello produttivo. Attenzione puntata anche sul “sistema dei servizi” per il quale, secondo le donne, occorre allargare quelli all’infanzia e alla cura di chi non è autosufficiente.
«Chiediamo strade pulite e ben illuminate, servizi di trasporto pubblico efficienti, controlli e presidi più capillari – si legge invece al terzo punto – La libertà delle donne passa dalla loro sicurezza». Quarta richiesta: “la qualità ambientale”, con il rilancio della politica dei tempi e degli spazi, la liberazione delle vie e delle piazze storiche dalle auto, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la creazione delle condizioni per la convivenza tra culture.
Al quinto punto, “per la buona politica e la buona amministrazione”, si chiede infine pari rappresentanza e nuovi strumenti di partecipazione, con l’equilibrio paritario fra donne e uomini in tutte le nomine del sindaco. Il documento è stato presentato dal ministro ombra Pd, Beatrice Magnolfi. Sono intervenute anche la presidente della commissione cultura del Consiglio regionale, Ambra Giorgi, l’assessore provinciale, Paola Giugni, e la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Cristina Sanzò.
1 commento:
Sì, concordo con voi. Quelle donne non rappresentano le donne, ma solo il partito, sono funzionarie di partito. Carlesi scopiazza altri programmi, che non sono in lizza. Per esempio quello della Primavera di Prato, ogni volta che esce qualcosa su quel blog, dopo due giorni lo strombazza in qualche circolo. Lo stesso ha fatto per gli etruschi, che ora fa parte del suo programma (!).
Dico alla Primavera, e anche a voi di Municipio, di non dare così a buon mercato idee a chi non ne ha.
Massimiliano
Posta un commento