TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 20 febbraio 2008

Chi è senza peccato...

I quotidiani di questi giorni riportavano, con grande risalto, il contenuto della lettera-denuncia inviata da monsignor Stancari - parroco della basilica di Santa Maria delle Carceri - alle autorità cittadine.
Una denuncia accorata, che giustamente pone l'attenzione sulla maleducazione e l'inciviltà (non possiamo chiamarla altrimenti) di tanti giovani pratesi, e che in questo ci sentiamo sinceramente di condividere.
Altrettanto sinceramente, non possiamo esimerci dal chiosare alcuni passaggi di mons. Stancari In particolare, ci permettiamo di far osservare quanto sia discutibile lamentarsi dello "zelo eccessivo" della polizia municipale nel multare le auto dei "fedeli" lasciate in divieto di sosta in orario di messa. Forse il monsignore farebbe meglio a riprendere, e severamente, questi presunti "fedeli" piuttosto che le autorità cittadine, e di farlo direttamente dal pulpito domenicale, invitandoli ad essere i primi a rispettare le leggi.
Forse, prossimamente, farebbe bene a rileggere ai suoi parrochiani, tanto ligi alla funzione e tanto concentrati nella preghiera, i passi di Giovanni (08,07) - " E siccome insistevano nell' interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei»." - e di Matteo (07, 03-05) - "Perché osservi la pagliuzza nell' occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell' occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall' occhio del tuo fratello."
Lezioni evangeliche che, ahinoi, poveri atei e materialisti incalliti, forse non ce la sentiamo di seguire, ma che ogni buon cattolico - o che si definisca tale - dovrebbe sempre tener presenti!

Crizia
per Municipio Verde


da La Nazione del 20/02/08

NON SOLO risse e botte tra ragazzine, i minorenni terribili del centro di Prato sono sempre più alla ribalta. Purtroppo. L’allarme arriva da una voce autorevole che già più di una volta ha lanciato, si può dire con certezza, invano, appelli, moniti, richieste d’aiuto. Monsignor Carlo Stancari ha scritto alle autorità e ai dirigenti scolastici per esprimere tutta la sua amarezza per il degrado che circonda Santa Maria delle Carceri, basilica amata della città.
La prima risposta arriva dal Comune con l’assessore alla sicurezza Aldo Milone. Per lui si è aperto un altro fronte: ma se a Chinatown tenta di mettere in pratica la tolleranza zero continua, in centro storico, di fronte alle bande di ragazzini, che infastidiscono e fanno un po’ come vogliono alla faccia del rispetto delle istituzioni e dei simboli della città, annuncia che metterà in campo blitz dei vigili del distretto Centro per scoraggiare atteggiamenti non rispettosi.
«Intensifichiamo i controlli durante le funzioni religiose del tardo pomeriggio e della domenica - dice - ma certo non possiamo usare il pugno di ferro nei confronti dei ragazzini altrimenti otterremo solamente l’effetto contrario».
Il problema «semmai è un altro - continua Milone - sono i genitori che se ne fregano di come si comportano i loro ragazzi. Ecco dovremo trovare il modo per sanzionarli». Quale non si sa, ma il messaggio è inviato. Il Comune è pronto a fare la sua parte anche se chiede (come si legge a fianco) che anche chi va in chiesa faccia qualcosa di rispettoso per l’area del Castello (vedi evitare la sosta selvaggia).
E su questo punto c’è «attrito» con monsignor Stancari che nella lettera ha scritto: «Ho visto, e ripetutamente lo zelo di vigili urbani a dare multe a fedeli che hanno lasciato la macchina in orario della messa davanti al Castello dell’Imperatore; non li ho rivisti con altrettano zelo quando si tratta di macchine parcheggiate nello stesso luogo durante gli spettacoli dei vicini teatri pubblici, nè tanto meno ho visto forze dell’ordine a richiamare al rispetto dell’ambiente e delle cose quanti, minori o adulti, aiutano al degrado e alla invivibilità del nostro centro storico».
Insomma nel problema degrado della maleducazione dei giovani si innesca anche questa polemica tra Stancari e la polizia municipale. Il responsabile della basilica è amareggiato e arrabbiato al tempo stesso visto che il tempo passa e niente cambia tanto da scrivere nella lettera: «Siamo cittadini di serie b? E’ lecito sperare in un risveglio di responsabilità educativa comunitaria? Dobbiamo tornare alla difesa individuale? Dobbiamo arrangiarci per conto nostro vista la latitanza delle istituzioni?».
Il sacerdote è stanco: «Non se ne può più». Anche perché quando ha cercato di far capire ai ragazzi che bivaccano nei pressi della chiesa che così non si fa, ha sentito cose che non si sarebbe nemmeno immaginato.
«Se vi capita di chiedere in modo educato di spostarsi a giocare o a cantare o a sentire musica un po’ più in là, preparatevi ad una serie di contumelie (in particolare delle ragazze) che i miei capelli bianchi non osano ripetere tanto fa disonore a chi le pronuncia, sperando che non sappiano quello che dicono e fanno».
Re.Po.

«Uno stato di invivibilità»: ecco la lettera del parroco alle istituzioni

Ecco alcuni passaggi della lettera che monsignor Stancari ha scritto alle istituzioni e scuole cittadine
ANCORA una volta mi vedo costretto a ricorrere a denunciare pubblicamente lo stato di invivibilità che in alcune ore del giorno e della notte versa il contesto urbanistico in cui è situata la Basilica di S. Maria delle Carceri. In quanto cittadino, prete e responsabile di questo luogo di culto che è patrimonio della comunità per la sua valenza storica e artistica, faccio appello a tutti: aiutateci a mantenere dignitosamente questo luogo dello spirito e della cultura che è di tutta la città. Il manto lapideo della chiesa è imbrattato di comunicazioni, scritte, slogans e disegni di ogni genere; gruppi di ragazzi schiamazzanti e talvolta impegnati in partite di calcio o in "imprese amorose", o che scambiano gli angoli della Basilica e del Castello in latrine a cielo aperto, impediscono il normale raccoglimento di cui hanno diritto i cittadini che frequentano una chiesa (...)
E se al mattino venite presto in chiesa delle Carceri, prima che un nostro incaricato da noi pagato ripulisca, soprattutto al sabato e alla domenica, troverete sul sagrato di tutto: lattine di bibite, bottiglie di vetro spezzate e di plastica, gomme, sigarette, cartacce, cibo sbocconcellato, ecc. (...).
(...) Non se ne può più. Di notte bivaccano giocando, schiamazzando, urlando fino a tardi. Nel tardo pomeriggio non vi venga in mente di sostare a pregare: i ragazzetti devono fare la loro ricreazione a scapito di tutto e di tutti. Si deve sopportare pazientemente, aspettando che vengano notti e giorni migliori?
Penso con nostalgia alla comunità che ho visitato in Africa, in India e in America Latina: grandi povertà unite a grande dignità, e al rispetto degli anziani e del bene comune. E li chiamiamo "popoli in via di sviluppo"? Hanno molti problemi, è vero, ma anche tanti valori che noi abbiamo perso o che comunque non sappiamo consegnare ai nostri adolescenti e giovani, che crescono con molte possibilità e pochissime responsabilità. Grazie a quanti si prenderanno a cuore questa situazione e la nostra attesa.
monsignor Carlo Stancari

1 commento:

pampa ha detto...

Credo che sia arrivato il momento che i parroci comincino a dire che chi usa la macchina senza reale necessità commette un peccato, così come chi non rispetta le regole di accesso e sosta nelle zone a traffico limitato (vi ricordate: un divieto non rispettato è un diritto negato). L'inquinamento infatti danneggia il prossimo e anche il meno prossimo...
Pampa