dal sito Megachip.info
L'argomento principale per cui non si deve votare PD è che il PD è nato per esprimere gl'interessi di coloro che hanno depredato il paese economicamente in questi anni, facendo arretrare le condizioni di vita dei lavoratori in generale. Oggi si sta peggio di ieri. E' una responsabilità netta, chiara, precisa. In più si aggiunge l'inganno, perchè Veltroni e i suoi sodali, fingono di essere di sinistra, mentre stanno andando a destra.
C'è un altro argomento da smontare: ma se Veltroni non vince, vincerà Berlusconi. Falso in molti sensi. Berlusconi vincerà perchè Veltroni ha deciso di correre da solo, rompendo con la sinistra. Questa sarà la causa prima, principale, inequivocabile, della sconfitta. Ma non è tutto.
Veltroni fa questa scelta non perchè vuole perdere. Non è stupido e non è idealista. La fa perchè sa che dopo le elezioni potrà giocarsi la partita con il centro e con la destra, a seconda dei risultati di alcune forze intermedie.
Tutto potrà accadere, dopo questo voto, salvo un'alleanza tra il PD e le sinistre. Questa è la mia analisi. Se sbaglierò sono pronto a offrirvi un pranzo nella migliore trattoria che frequento, con dolce e anche un buon vino. Ma so di non sbagliare. Infine, last but not least: se ci troviamo con un Berlusconi imperante è
perchè coloro che hanno dato vita all'ectoplasma del Partito Democratico non hanno fatto niente per togliergli il potere mediatico monopolistico di
fatto che egli ha, per altro, conquistato fraudolentemente. Potevano farlo e non l'hanno fatto. Perchè votarli visto che sono inciuciati con Berlusconi? E potrei continuare a lungo, ma penso che possa bastare.
Veniamo alla sinistra, cioè alla cosa rossa-arcobaleno. Per essere franchi - e l'ho già scritto - la considero corresponsabile di molti dei guai attuali. Ma non abbiamo di meglio, al momento attuale. Non credo che l'astensione sia una buona cosa. Non l'ho mai praticata. Con l'attuale sistema elettorale, sistema porcata, si può, senza fare errori gravi, dire alla gente di a) non votare PD; b) votare a sinistra del PD.
Ogni voto che va in quella direzione è "meglio che niente". c) Chiedere fino all'ultimo che i quattro partiti non si dividano i posti disponibili tra i loro apparati e si aprano per quanto possono fare al paese. Non è mai troppo tardi. Del resto è per il loro bene. Io sono convinto che, comunque, queste elezioni saranno uno spartiacque per la sinistra. Dopo si dovrà aprire una discussione a tutto campo per decidere dove e se vogliamo, possiamo andare, tutti insieme a ricostruire
una visione alternativa all'attuale delirio autodistruttivo del pianeta.
Io sto costruendo, per quanto posso, un piccolo bastione, che si chiama Il Bene Comune. Il mio scopo è costruire. Non presumo di avere tutte le
ricette pronte. Sono pronto ad ascoltare. E a lavorare con gli altri. Certo non posso volerli indebolire perchè penso che saranno miei interlocutori. Ma anche per loro non ci saranno sconti se non capiranno che devono cambiare rotta.
Questo è quello che penso, senza volpi sotto le ascelle, senza trucchi e diplomazie. Di cui non abbiamo più bisogno. Il resto lo sapete. Alcuni di voi sanno che faremo il nostro telegiornale e metteremo tutti e due i piedi nel sistema dell'informazione-comunicazione, in nome, per conto, con i soldi, della gente semplice e normale come me e voi. Da lì si ricomincia. Nel Partito Democratico non si comincia niente, si finisce.
Cordiali saluti
Giulietto Chiesa
1 commento:
...ecco! Per la prima volta in vita mia ero decisa per l'astensione. Niente e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea.
Poi ho letto questo post e (anche se alcuni punti non li condivido al 100%, come è normale che sia) mi è toccato cambiare idea.
Sperando di non dovercene pentire.
Lela
ps: ottimo blog, continuate così
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