TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 5 febbraio 2008

Urla e contestazioni a Casale

Riceviamo e pubblichiamo con piacere l'intervento di Francesco Fedi, del Coordinamento dei Comitati Cittadini.
MV

Non essendo molto pratico della zona, ho capito di trovarmi nella piazza della Chiesa di Casale, quando ho visto un grosso autotreno parcheggiato in mezzo tante autovetture...
Avevo infatti più volte ascoltato gli amici di Casale lamentarsi dei problemi della viabilità della frazione e della presenza di grosse aziende in ambito residenziale; con tutti questi amici, assieme a molte altre persone, ci siamo ritrovati tutti la sera di lunedi 4 Febbraio, all'assemblea pubblica con i politici locali, tenutasi in una sale parrocchiale della Chiesa di Casale.
Parcheggiata la macchina in uno dei pochi posti rimasti nella piazzagremita di veicoli, mi sono avviato verso i locali dove si stava già svolgendo l'incontro con la Presidente della Circoscrizione, il Sindaco e gli assessori Giardi e Curcio, seguendo "ad orecchio" la direzione delle urla che giungevano nella piazza.
Immaginavo, infatti, che la discussione avrebbe preso toni accesi, ma francamente non avrei mai pensato di assistere a scene da "Assalto al forno delle Grucce" di manzoniana memoria: dentro la sala affollata, presenti qualche centinaia di pesone, comuni cittadini inveivano urlanti nei confronti dei politici convenuti.
Gli argomenti trattati sono stati tanti e tutti spinosi: viabilità, immigrazione, trasporti pubblici, presenza di servizi essenziali, ma credo che alla fine l'argomento principe, agognato e temuto, altri non poteva essere che l'impianto di incenerimento rifiuti de Il Calice. E' proprio su questo argomento che la discussione raggiunge il suo momento topico e dove i cittadini si dimostrano più attenti ed informati, sferrando un'attacco diretto alla tecnica dell'incenerimento, di cui si spiega trattarsi di un sistema con cui si passa da rifiuti ad altri rifiuti, fin troppi, comunque pericolori e da sottoporre ad ulteriori trattamenti.
Sull'argomento risponde, in primis, la presidente Peris, che tergiversa, girando intorno al concetto per cui, quello dei rifiuti, è un problema da affrontare e che, all'attualità non ci sono elementi sostanziali su cui disctere, non essendoci per questo, all'attualità, alcun atto deliberativo specifico.
Sulla scorta di tali affermazioni, Caterina Gestri, nota cittadina attiva del locale comitato ambientale, controbatte con un intervento ben circostanziato, citando tutta una serie di documenti, già approvati in ambito regionale e provinciale, in cui la zona de Il Calice viene indicata come "papabile" della costruzione di un nuovo impianto.
L'Assessore Curcio allora entra più nel vivo, con un'esternazione secondo cui le soluzioni di raccolta differenziata porta a porta, così come invocate dai cittadini urlanti in sala, non sono fattivamente applicabili al contesto pratese, per morivi legati alle dimensioni della popolazione ed alla struttura urbanistica del territorio, e non nascondendo la propria accondiscendenza nei confronti di un impianto sul modello del tanto decantato termovalorizzatore bresciano.
A chiudere i conti ci pensa però Gianfranco Ciulli, altro cittadino impegnato e particolarmente preparato sul campo delle problematiche della gestione dei rifiuti, il quale azzittisce tutti, riportando l'esempio del Comune di Novara, paragonabile per numero di abitanti al Comune di Prato, che ha brillantemente risolto le proprie questioni di "monnezza" con una virtuosa raccolta differenziata.
A chiudere la serata è il Sindaco Romagnoli, che riesce ad andare al di là del banale alterco fra politico e cittadino esasperato, intavolando un intervento politicamente ben struttuto, nel quale
abbraccia anche altri importanti argomenti, con nodi da sciogliere, che coinvolgono l'intera città, come la gestione dei cimiteri e delle scuole materne. il Sindaco Romagnoli riesce ad avere l'abilità e l'intelligenza necessaria per produrre un'intervento composto, anche se tutto ciò apparirà come preparatorio e distensivo, per affrontare nel finale, necessariamente, la patata bollente dell'inceneritore. Romagnoli conclude il suo intervento, senza eslcudere l'eventualità della costruzione dell'inceneritore de Il Calice, ma pur, al tempo stesso, parlando sempre di decisioni e valutazioni che saranno prese in tempi non immediati e nell'ambito di accordi di carattere sovracomunale.
Così, mentre l'asemblea si scioglie e tutti si alzano per farsi verso casa, con grinta, la Gestri irrompe, riprende la parola e, su quest'utlimo argomento, a microfono spento, rivolge al Sindaco un'ultima domanda, ben diretta: "Alla fine, Lei, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, cosa intende fare?", "In qualità di massima autorità cittadina," - risponde deciso Romagnoli - "farò tutto quello sarà necessario per risolvere il problema, garantendo la salute dei cittadini!".
Insomma, alla fine questa dichiarazione del sindaco, sembra proprio di quelle da inserire negli annali delle cronache della politica cittadina: speriamo dunque che le stesse cronache, negli anni successivi, possano un giorno riporatre che, grazie all'impegno del Sindaco Romagnoli, alla fine l'inceneritore non fu più costruito e la zona tra il Calice e Pantanelle sarà per sempre un'immensa zona verde, dove varie specie di volatili possano volare in libertà...

Francesco Fedi - CCC Prato

3 commenti:

Anonimo ha detto...

So che sulla questione dei rifiuti la Provincia ha approntato un piano per raggiungere gli obbiettivi prefissati dal " piano Artusa" e che a breve verrà reso pubblico. Il tutto con la volontà precisa di evitare l'inceneritore del Calice.
Fulvio

Anonimo ha detto...

Riguardo all'intervendo di Francesco Fedi, in esso mancano, relativamente alla movimentata assemblea di Casale, alcune osservazioni che mi preme aggiungere:
-all'assemblea erano presenti sostenitori del 'partito del sindaco', com'era chiaro da alcuni interventi, in particolare a difesa della nota questione del senso unico mal digerito dalla cittadinanza;
-l'intervento di una signora, di cui non ho capito il nome, sulla triste situazione della scuola elementare di Casale, che non ha una palestra e che non è in buone condizioni;
-l'intervento forte e chiaro (e bello) dell'autrice e regista Maila Ermini, che ha ricordato due punti fondamentali: a)la disattesa cura del territorio; b) la presenza di un teatro a Casale che l'amministrazione continua a ignorare, forse perché originale e autonomo.

Saluti a tutti.
Massimiliano

Anonimo ha detto...

Ringraziamo Massimiliano, che ha giustamente "integrato" la lettera di Francesco Fedi, oltre che le nostre "note a margine" della serata.