TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 23 gennaio 2009

Firenze verso le primarie. Arriva anche il Ventura: largo al nuovo!

Ventura scende in campo
«Basta regole, ora programmi»
«Voglio impegnarmi nel riunire le forze riformiste per uno sforzo condiviso per la città».
Castello? «Avrò un approccio pragmatico»


Il deputato del Pd Michele Ventura, ministro ombra per l’attuazione del programma, si candida alle primarie fiorentine per la scelta del candidato a sindaco. Oggi c'è stato l'annuncio ufficiale. «Voglio impegnarmi - ha spiegato Ventura - nel riunire le forze riformiste per uno sforzo condiviso per la città, che in un momento di crisi come questo deve essere un obiettivo prioritario: i tempi che ci attendono non sono da dibattito interno ma da sollecitazione alla città».
IL «QUINTO UOMO» - Ventura, già vicesindaco di Firenze alla fine degli anni ’80, è il quinto candidato in campo e il quarto del Pd: da tempo sono infatti in corsa i Democratici Daniela Lastri, Lapo Pistelli, Matteo Renzi e, per la Sinistra, Eros Cruccolini. «Non ritengo - ha sottolineato - gli altri candidati inadeguati, ma secondo me serviva un altro rappresentante del mondo riformista che tentasse una riunificazione». Secondo Ventura «essere sindaco di Firenze richiede un impegno e una passione esclusivi» e per questo, se vincesse le primarie, sarebbe disposto a lasciare prima delle elezioni il suo posto in Parlamento. Il suo programma, sarà «concentrato in quattro o cinque proposte precise, non in spot, partendo dalla crisi, dalla cultura, dal precariato». «A Firenze - ha aggiunto riferendosi alle primarie - in sei mesi ci siamo occupati solo di regole e c’è stato qualcosa di sbagliato: le primarie non possono sostituire l’iniziativa politica, ma non ho mai pensato di non farle».
COLLOQUIO CON VELTRONI - Prima della sua candidatura Ventura ne ha parlato con il segretario Walter Veltroni «ma lui mi ha riposto che sono questioni che devono risolvere i fiorentini». Scherzando poi sulla sua età (65 anni), ha detto di non sentirsi «un pensionato della politica» e di ritenere urgente «che si affermi una nuova classe dirigente». A chi gli domandava se il suo tentativo di riunificazione si riferisse alla galassia ex Ds, Ventura ha risposto che «parlare oggi di ex Ds ed ex Margherita è parlare di categorie datate, un errore che respinge gli elettori. Mi sostengono tra l’altro molti ex Dl e i Socialisti». Ma tra i suoi sostenitori figurano anche molti di coloro che sono vicini all’assessore ed ex candidato alle primarie Graziano Cioni, che ha annunciato la possibilità di una lista indipendente a giugno. «Se la mia candidatura - ha spiegato Ventura - riuscisse ad evitare una lista civica che ci lacererebbe, lo giudicherei un valore».
E LA LASTRI? - E Daniela Lastri, l’altra candidata ex Ds, sulla quale si erano nei giorni scorsi concentrate pressioni per un suo passo indietro? «Rispetto la scelta di Daniela di andare avanti, ma credo che questo ragionamento politico di riunificazione avesse bisogno di qualche novità». Parlando poi del percorso delle primarie fiorentine, Ventura ha detto che «l’assemblea cittadina si è riunita cinque volte ma non è riuscita a darsi delle regole o a diminuire il numero dei candidati. Mi piace comunque di più partecipare a una competizione vera che non a una che fosse seguita a un azzeramento». Inevitabile una domanda sull’area di Castello, sulla cui urbanizzazione si è aperta un’inchiesta giudiziaria a novembre scorso e che già fu oggetto di una famosa telefonata di Achille Occhetto per bloccare un altro iter di urbanizzazione proprio quando Ventura era vicesindaco. «Il mio approccio su Castello - ha detto - sarà pragmatico e senza retropensieri».
23 gennaio 2009
il Corriere fiorentino,it

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