MV
I DATI SULL'INCENERITORE DI MONTALE NON CONVINCONO I COMITATI E INTERROGANO PUBBLICAMENTE ROMITI DI FORNIRE RISPOSTE PRECISE A DOMANDE PUNTUALI
Sui dati relativi all'inquinamento causato dall'inceneritore di Montale i Comitati hanno rivolto alcune domande all'assessore Romiti, Presidente del Tavolo istituzionale che si occupa di questo impianto.
I Comitati, sulla base di uno studio dettagliato, che hanno effettuato sui dati ambientali resi pubblici, a fine anno, dal laboratorio ARPAT, ed che sono stati interpretati come assolutori dall'assessore Romiti, hanno preparato alcune domande.
Le domande sono semplici, dettate da conoscenze tecniche, ma anche dal puro e semplice buonsenso, che sembra mancare, purtroppo, agli Amministratori.
A Romiti viene richiesto, in particolare, ragione sul non rispetto del programma di monitoraggio, sull'esecuzione dei campioni, sulla loro localizzazione, e sulla accuratezza dei dati, alcuni dei quali appaiono
incredibili, come quelli che vorrebbero dimostrare che Cutigliano o la collina intorno a Pistoia hanno un inquinamento da diossina assai superiore di quello delle aree industriali.
Ma soprattutto i Comitati insistono perché siano finalmente resi pubblici tutti gli altri dati, a partire dai risultati della diossina dei campioni fatti sugli alimenti che già erano stati preannunciati nel luglio dello scorso anno, e che sono tenuti accuratamente nascosti.
I Comitati prospettano una situazione davvero allarmante di inquinamento, un disastro sanitario ed ambientale, causato, in massima parte, da un impianto che, ricordano essere assolutamente superfluo ed inutile, se si attivano meccanismi virtuosi di gestione dei rifiuti, che hanno minori costi e che attivano numerosi posti di lavoro.
La richiesta è stata inviata anche ai sindaci dei Comuni di Pistoia, Montale, Agliana, Quarrata, Montemurlo e Cutigliano, alla Procura della Repubblica ed ai direttori di ARPAT ed ASL.
Si attendono le risposte.
Nessun commento:
Posta un commento