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da il Tirreno del 09/01/09
Il Pd boccia ancora l’alleanza ampia di centrosinistra
No a primarie di coalizione. Il sindaco Razzoli: non sono d’accordo
MONTALE. La direzione comunale del Partito democratico spenge definitivamente le speranze dei cinque partiti del centro sinistra che lunedì pomeriggio hanno sottoscritto un documento chiedendo al Pd l’apertura di un tavolo programmatico. Italia dei valori, Sinistra democratica, Rifondazione comunista, Socialisti e Italia dei Valori hanno tentato un’ultima volta di convincere il Pd ad effettuare primarie di coalizione ed estendere l’alleanza elettorale a tutte le realtà di sinistra in vista delle elezioni amministrative.
«È una posizione che rispettiamo - premette Piero Razzoli - Io ne avrei adottata un’altra. La direzione ha scelto di confermare le primarie di partito, mentre io sarei stato disponibile a sedermi attorno ad un tavolo e aprire un confronto con i partiti che sono rimasti fedeli al programma, come i Socialisti. Sarei stato favorevole a primarie di coalizione con alcuni partiti (Socialisti, Italia dei Valori, Verdi) e comunque disponibile al dialogo con gli altri (Rifondazione comunista, Sinistra democratica) dopo le primarie».
Non è possibile passare sopra le tante incomprensioni dei mesi passati, sostiene Razzoli. «Chi ci chiede uno sforzo adesso (il riferimento è a Rifondazione e a Sinistra democratica) forse dimentica di aver votato contro gli atti di indirizzo dell’amministrazione in consiglio comunale, anche di recente. Ma auspico che il dialogo, con tutte le forze, possa essere ripreso in seguito a livello programmatico. La mia candidatura ha anche questo significato».
«Per le ragioni stesse della sua costituzione - afferma Valentina Meoni - il Pd deve essere un partito aperto al confronto, pronto a relazionarsi e discutere. Rigetto l’accusa di autosufficienza che ci è stata mossa alcuni giorni fa, e proprio per questo ho espresso il mio parere favorevole all’invito che ci è stato rivolto. Credo avremmo dovuto dimostrare una maggiore apertura verso quei partiti che hanno mantenuto fede agli impegni presi, come i Socialisti, che siedono con noi in consiglio comunale. Rispettiamo comunque la decisione della direzione, confidando in un confronto sui programmi dopo le primarie».
Tiziana Gori
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