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lunedì 19 gennaio 2009

Nucleare. Un'altra centrale che perde...

Germania, fuga di liquidi in una centrale nucleare

17 gennaio 2009 Secolo XIX.it

Scampato pericolo in una centrale nucleare tedesca. Una fuga interna di liquido radioattivo dal primo al secondo circuito si è prodotta nella centrale nucleare di «Biblis B», in Assia. A rivelarlo è stato il quotidiano “Frankfurter Rundschau”, secondo il quale «l’ncidente si è verificato il 10 gennaio, ma fino a ieri il danno non era stato ancora riparato». Thorsten Volkert, portavoce del ministero regionale dell’Ambiente, ha confermato al giornale che «acqua radioattiva è fuoriuscita dal primo al secondo circuito», quello in cui il vapore aziona le turbine per la produzione di elettricità. Il portavoce ha tuttavia aggiunto che il livello di radioattività del liquido fuoriuscito è «solo un millesimo del valore limite giornaliero», precisando che i lavori di riparazione verranno effettuati tra due settimane, nell’ambito dei normali controlli di routine.
Secondo il portavoce, al momento attuale non si sa se a provocare la leggera fuga di acqua sia stata «una guarnizione difettosa nel collegamento dei tubi o un buco». Il leader regionale dei Verdi, Tarek al-Wazir, ha definito «irresponsabile» la decisione di mantenere in esercizio la centrale di Biblis, poichè ciò rappresenta «un gioco pericoloso con la salute della gente». «Anche se si tratta di una perdita minima», ha aggiunto l’esponente ecologista, «ciò dimostra ancora una volta i grossi pericoli che possono derivare dall’energia nucleare in generale e dai reattori soggetti a guasti come quelli di Biblis». Biblis B è la terza in ordine di anzianità delle 17 centrali nucleari attualmente in esercizio in Germania.
Scajola: «Il nucleare serve». Un forte sostegno all’innovazione industriale, «vero motore della competitività di un sistema economico», è uno degli impegni del governo che ha per questo «dato concreto avvio al programma “industria 2015”, che concentra i propri interventi su alcuni settori strategici, superando la tradizionale logica degli interventi a pioggia». Lo ha sostenuto il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola nel corso del suo intervento a “Governoincontra”. Scajola ha ricordato i tre bandi su efficienza energetica, mobilità sostenibile e nuove tecnologie per il made in Italy. Per il primo sono stati presentati «50 progetti e 25 hanno già ottenuto i primi finanziamenti: 180 milioni di incentivi - ha chiarito - che metteranno in moto investimenti per oltre 500 milioni e coinvolgeranno 250 imprese e 100 Centri di ricerca». Nei prossimi giorni saranno assegnati gli incentivi per il bando “efficienza energetica”, mentre in primavera saranno distribuiti i finanziamenti sul made in Italy, al quale hanno partecipato 3.000 imprese e 1.000 centri di ricerca. Il ministro ha poi annunciato che «è prevista una dotazione aggiuntiva di 1,1 miliardo che consentirà di finanziare i bandi relativi a turismo e beni culturali, scienza della vita, informatica, aerospazio e tecnologie ambientali». Scajola ha sottolineato l’importanza di internazionalizzare le imprese con un apposito piano di promozione commerciale straordinaria per il made in Italy ed ha ricordato i vari interventi strutturali messi a punto: rilancio del nucleare, riforma delle regole di funzionamento del mercato elettrico, progetto “impresa in un giorno”, riassetto organizzativo delle Camere di commercio, semplificazione burocratica e contrasto della criminalità organizzata e diffusa.

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