Rifiuti, sperimentazione dei dissociatori al via in Toscana
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
lunedì 19 gennaio 2009
Rifiuti. Che fine ha fatto il dissociatore molecolare di Peccioli?
19/01/2009
Rifiuti, sperimentazione dei dissociatori al via in Toscana
Rifiuti, sperimentazione dei dissociatori al via in Toscana
Un anno fa fu presentato da parte dei Verdi regionali il progetto sperimentale del primo dissociatore molecolare italiano, da costruirsi nei pressi della discarica di Peccioli, in provincia di Pisa. L’impianto avrebbe dovuto essere ultimato nella seconda parte del 2008 e cominciare la sua attività sperimentale entro lo stesso anno, ma ancora oggi non si è neanche cominciato a costruirlo.
«La Regione ha chiesto ulteriori integrazioni – spiega Renzo Macelloni (Nella foto) presidente della Belvedere Spa di Peccioli – ed è stata avviata una nuova conferenza dei servizi. Proprio la scorsa settimana è arrivata l’autorizzazione a voce a procedere, quindi riteniamo che nel giro di pochi giorni arrivi anche l’autorizzazione formale».La dissociazione molecolare è una tecnologia non alternativa ai tradizionali inceneritori, ma ne costituisce una variante significativa (termovalorizza il gas prodotto dai rifiuti e non direttamente gli stessi) , anche se finora è stata sperimentata su quantitativi molto limitati. Proprio per questo la Regione - su proposta dei Verdi che negli anni scorsi hanno effettuato anche un sopralluogo in Islanda dove un impianto del genere trattava i rifiuti indifferenziati - ha deciso di procedere alla sperimentazione, ponendo una serie di prescrizioni che la possano rendere funzionale alle esigenze toscane. «Noi siamo già pronti – continua Macelloni - Abbiamo già tutti i pezzi del dissociatore e il protocollo è già firmato quindi credo che dal momento in cui avremo l’autorizzazione non passeranno più di un paio di mesi per montare i blocchi e quindi arrivare all’entrata in funzione almeno parziale dell’impianto. La sperimentazione durerà diverso tempo perché dovremo intervallare ogni esperimento (tipologico, quantitativo, qualitativo…) con la raccolta dei dati al fine di avere risultati a tutto campo utili a capire le potenzialità reali di questa nuova tecnologia».
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