TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 7 gennaio 2009

Parco della Piana. Partecipazione vo cercando

Grande spolvero per la presentazione di quello che dovrebbe essere il percorso partecipativo alla costruzione del Parco della Piana, che ovviamente interesserà anche Prato.
Purtroppo, viste le recenti esperienze pratesi, ai grandi proclami e ai grandi progetti ci approcciamo con diffidenza: a questo giro, vogliamo "toccare con mano" se ci sarà veramente, se si farà informazione e si produrrà conoscenza.
Di certo, si parte male con le dichiarazioni di Fragai ("c'è partecipazione e partecipazione"...) che mette a confronto le "assemblee" dove parteciperebbero solo quelli più interessati, più arrabbiati o più culturalmente preparati, e la partecipazione che "stanerebbe" i cittadini e gli interessi. Un discorso che ci ricorda un po' troppo quello di un certo sindaco pratese in occasione della presentazione della legge sulla partecipazione a Prato... Il sospetto forte è che si finiscano per "stanare" i soliti noti (le solite associazioni di categoria, ARCI, etc), ma staremo a vedere.
Di sicuro, c'è da sentirsi presi in giro quando si dice, chiaramente, che la scelta già fatta sul termovalorizzatore non potrà essere messa in discussione: al limite, si potrà decidere come farlo "architettonicamente"... Bella consolazione, sì, decidere se una fonte certa di diossina dovrà esere di color verdino piuttosto che fatta interamente di vetro e acciaio...
Insomma: anche su questo processo c'è da vigilare! E perché no, proporre una assemblea di tutti i comitati cittadini della Piana per decidere come muoversi, insieme...
Perché uniti, i cittadini, sono una forza...
MV


martedì 30 dicembre 2008
Sei mesi di discussione per arrivare all'accordo. Ma il dibattito pubblico proseguirà anche dopo
Parco della Piana, come funzionerà il processo partecipativo
Incontri, assemblee, camminate. Forum sul web e piazze collegate on line

L'evento finale che precederà la firma dell'accordo di pianificazione sarà una grande iniziativa di piazza: un electronic town meeting rivisto e corretto, che con maxischermi e l'ausilio della rete e delle nuove tecnologie unirà le principali piazze dei comuni coinvolti. Si chiamerà “Piana in piazza” e precederà di almeno un mese la firma dell'accordo. L'ipotesi è di organizzare l'evento a settembre 2009. Ma si tratterà solo di una fase iniziale, perché, via via che il parco troverà attuazione, anche i singoli interventi saranno sempre sottoposti a dibattito pubblico. E in parallelo non mancheranno eventi di animazione, di comunicazione e di informazione, anche perché se prima il parco e il suo territorio non viene conosciuto, è difficile esprimersi su cosa ci si vuol fare. Funzionerà così il processo partecipativo sul Parco della Piana, l'occasione per una politica diversa, strumento per un accordo condiviso e un forte investimento nella partecipazione dei cittadini alle più importanti scelte delle istituzioni come antidoto alla crisi stessa della politica. Anzitutto informare e conoscere


L'informazione è essenziale: per i cittadini che dovranno dire la loro, ma anche per gli amministratori che devono conoscere e valutare le contro proposte dei cittadini. Durante tutto il processo partecipativo saranno così realizzate una serie di interviste ad osservatori e partecipanti, rappresentativi di interessi ed opinioni. Sarà redatta una guida periodica sul parco, con una descrizione di quello che è oggi e delle possibili ipotesi urbanistiche per il futuro. Saranno stampati manifesti. Saranno proposte camminate nel parco, per conoscere direttamente le risorse ambientali, rurali e storico-culturali e la sua memoria storica. Saranno coinvolte anche le scuole medie e superiori. Saranno organizzate assemblee comunali o di quartiere: ne sono previste almeno quattro (a Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e nel quartiere di Rifredi a Firenze). Saranno coinvolte le radio e gli altri media. Non mancherà neppure uno spazio internet, all'interno del canale “Piazza toscana (ww01.regione.toscana.it/partecipazione/) già attivo sul sito della regione, che costituirà il punto di riferimento per tutte le informazioni relative al progetto. Nel sito saranno rese disponibili e costantemente aggiornate le informazioni tecniche sul parco in corso di progettazione, saranno pubblicati e scaricabili documenti ufficiali e il materiale informativo. On line, grazie ad un forum virtuale ed una piattaforma di social network, ci si potrà anche scambiare opinioni ed aprire discussioni.


'Stanare' i cittadini


C'è partecipazione e partecipazione. C'è la partecipazione classica, quella fatta di assemblee e incontri affollate di cittadini: ma solo quelli più interessati, culturalmente preparati, magari semplicemente arrabbiati. E c'è la partecipazione che va a cercare cittadini e interessi, che gli va a stanare per mettere le loro idee e le loro opinioni a disposizione di chi dovrà decidere, ovvero le istituzioni democraticamente elette. «Ed è questa la partecipazione che noi vogliamo realizzare – spiega l'assessore regionale Agostino Fragai –, nella massima trasparenza di fronte all'opinione pubblica. E' questa la differenza che mettiamo in campo, per farne una forma ordinaria di gestione e di governo».


Sei mesi di discussione


II processo partecipativo prevede una prima fase della durata di sei mesi e fasi successive fino al completamento del parco. Il procedimento sarà coordinato dal Garante regionale della comunicazione per il governo del territorio, che - in collaborazione con la Regione e gli Enti locali e coinvolgendo tutto l’associazionismo interessato - ne curerà la gestione, avvalendosi anche della consulenza dell’Autorità della partecipazione. Dopo la firma dell'accordo di pianificazione il dibattito pubblico proseguirà sui singoli interventi, attraverso incontri e laboratori da adattare e calibrare di volta in volta al tipo di intervento in discussione. I risultati di questi periodici confronti non saranno vincolanti, ma verranno assunti dalle amministrazioni interessate come base delle loro decisioni. Il modello partecipativo e il coinvolgimento dei cittadini non riguarderà solo le scelte iniziali sui progetti ma anche il monitoraggio sugli interventi in corso e i risultati conseguiti.


Quello che potrà essere discusso


Le opere già decise e gli interventi già autorizzati non potranno essere messi in discussione. sul termovalorizzatore della piana non si può dunque tornare indietro. Si potrà decidere però come architettonicamente realizzarlo, con quali materiali e come collegarlo alle altre funzioni ed infrastrutture. Nel parco della piana dovrà essere ritagliato uno spazio anche per la futura destinazione della Ginori, a Sesto Fiorentino. «Anche in questo caso – sottolinea l'assessore regionale Riccardo Conti - è essenzialmente dare corso ad una progettazione sociale che coinvolga i cittadini e a quell'urbanistica 'partecipata' che è uno dei capisaldi della legge 1 del 2005». Anche il riorientamento della pista dell'aeroporto di Peretola di Firenze, importante per ridurre l'impatto acustico degli aerei che atterrano sui residenti di Peretola e Quaracchi, interesserà i destini urbanistici dell'area, come l'uso degli ottanta ettari del parco di Castello.


Quanto costa


Il processo partecipativo per il Parco della Piana sarà finanziato con i fondi già disposizione della legge regionale sulla partecipazione, con cui la Regione nel 2008 ha già sostenuto 28 processi partecipativi locali. Per il Parco della Piana si ipotizza una spesa di alcune decine di migliaia di euro.
Autore: Walter Fortini

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