Sarà forse per quanto segnalano le due cronache locali dei quotidinani, e cioè che molti di questi esercizi sono stati trovati in regola e che c'è stata collaborazione?
E che quindi, forse, le cose stanno diversamente da quello che quotidianamente qualcuno - per interessi propri - ci vuol far credere? Eh si, questa è la vera notizia!
MV
da il Tirreno del 15/01/09
Il risultato dei controlli di martedì su negozi, depositi ed erboristerie cinesi nell’operazione Lanterne Rosse 3
La Forestale ha fatto multe per ventimila euro
PRATO. Tredici sanzioni amministrative per un totale di 20.000 euro. E’ questo il primo bilancio fatto dal Corpo forestale dello Stato dopo i controlli a tappeto di martedì mattina su negozi, depositi di alimentari ed erboristerie cinesi nell’ambito dell’operazione Lanterne Rosse 3.
Per quanto riguarda la Forestale, oltre alle sanzioni amministrative, sono state inviate in Procura sei notizie di reato, cinque cinesi sono stati denunciati per la violazione delle norme sull’igiene e l’importazione degli alimenti dalla Cina, sei sequestri sono stati effettuati riguardo a estratti animali e vegetali di specie protette dalla Convenzione di Washington (che protegge le specie a rischio di estinzione).
Ma ieri il comando provinciale della Forestale ha voluto anche sottolineare che molti negozianti cinesi, oltre a mostrare una buona disponibilità di fronte ai controlli, sono stati trovati in regola, e questa è la buona notizia.
Ai controlli hanno partecipato anche i tecnici dell’Unità funzionale Igiene degli alimenti dell’Asl, che vuole approfondire la materia. E’ in gestazione un progetto in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico di Pisa e il Posto di ispezione frontaliera di Livorno per studiare le caratteristiche dei prodotti alimentari cinesi che sbarcano dalle navi.
da la Nazione del 15/01/09
Tra i cibi illegali anche undici spade
OLTRE che alimenti scaduti, biscotti e caramelle alla melamina, specie animali e vegetali protette vendute in violazione di norme internazionali, nell’ispezione che ha coinvolto 23 diversi supermercati, erboristerie e depositi, il corpo forestale ha denunciato 5 persone per reati ambientali, elevato 13 multe per un totale di 20mila euro e scoperto anche 11 ‘katane’. Si tratta di pregiate spade con lama lavorata e custodia, che erano nascoste tra le scatole di prodotti alimentari in un magazzino nella chinatown pratese, tra via Filzi e via Pistoiese. L’imprenditore orientale, denunciato all’autorità giudiziaria per possesso di armi illegali, ha spiegato che le katane facevano parte della sua collezione privata e che avrebbero avuto un uso decorativo. I controlli del corpo forestale, coordinati dal comandante provinciale Giuseppe Vetralla, e realizzati con l’Ispettorato controllo qualità del ministero delle politiche agricole, le unità di igiene degli alimenti e veterinaria dell’Asl 4, la polizia municipale di Prato, hanno portato al sequestro di 100 quintali di merce pericolosa tra cui pasta, carne e pesce. Alcune confezioni non riportavano la scadenza o la traduzione della composizione, altre erano in cattivo stato di conservazione. I vigili urbani hanno scoperto anche alcuni abusi edilizi. Inoltre sono scattati i sigilli per due celle frigorifere. Ma secondo gli operatori intervenuti molti esercizi cinesi avevano tutto in regola. «Segno che aumenta la coscienza sanitaria anche nella comunità orientale — spiega Fulvia Fanzone dell’Asl — inoltre alcune attività, altro ottimo segnale, hanno richiesto le autorizzazioni d’igiene per produrre cibo previste dall’Unione europea». L’Asl 4 insieme all’università di Pisa, al posto d’ispezione frontaliera di Livorno e all’istituto zooprofilattico di Firenze, sta realizzando uno studio, finanziato dalla Regione, per monitorare la pericolosità degli alimenti di origine cinese all’interno della comunità di Prato.
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