TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 20 gennaio 2009

Prato. Speriamo nel nuovo anno (cinese)

Al contrario di quanto sostiene qualche politicante deciso a cavalcare l'onda della paura del diverso - in qualche caso fomentandola pure ad arte - le iniziative per il prossimo capodanno cinese messe in piedi dalle varie associazioni della comunità dimostrano una grande volontà di apertura e confronto.
In particolare, l'iniziativa di Associna (una delle realtà associative più importanti, anche a livello nazionale), di cucinare alla mensa dei poveri La Pira in occasione dei festeggiamenti per il capodanno ha un grande valore simbolico, se pensiamo che pochi giorni fa lo stesso vescovo Simoni lamentava la carenza di volontari nella struttura.
Purtroppo, ad oggi, non si può dire che ci sia altrettanta volontà di apertura e di confronto da parte di tanti italiani.
Permetteteci poi una piccola nota "di colore" alle parole dell'assessore, intervistato nell'occasione: finalmente, e ci voleva la scadenza del mandato, Frattani si è accorto di essere l'assessore alla multiculturalità, e ha accantonato, almeno apparentemente, le "sparate" che lo avevano contraddistinto negli scorsi anni (tipo, nel 2007, quella di proibire le sfilate...). Come si suol dire, non è mai troppo tardi!
MV

da la Nazione del 20/01/09
I giovani cinesi cucinano per i poveri di Prato

Solidarietà nel Capodanno orientale
di MARIA LARDARA
SARÀ PERCHÉ nel 2009 corre l’anno del Bue, che secondo i pronostici dell’oroscopo cinese si preannuncia ricco di sforzi e sacrifici, fatto sta che stavolta la comunità dagli occhi a mandorla di Prato ha deciso di “prendere sul serio” la data più importante del loro calendario. Come? Celebrandola nel luogo simbolo del disagio sociale in città, con un Capodanno da festeggiare, con tanto di pranzo ufficiale, alla mensa dei poveri in via del Carmine (dove c’è anche un ospite cinese tra l’altro). E dove i volontari pratesi di Associna prepareranno per il pranzo di domenica 1°febbraio tanti gustosi piatti a base di riso alla cantonese.
Un piccolo gesto di solidarietà che, andando oltre il rituale dei festeggiamenti del Capodanno cinese, racchiude un’attenzione particolare delle seconde generazioni. “È la dimostrazione di quanto la comunità cinese voglia essere parte integrante del tessuto sociale pratese – ribadisce Marco Wong, presidente onorario di Associna - organizzando questo pranzo di Capodanno fuori dai canoni classici che vuole essere un’esperienza da condividere con persone meno fortunate. Un segnale concreto da trasmettere a tutta la cittadinanza, lontano dagli stereotipi che ci dipingono come comunità chiusa e disinteressata”. Nei prossimi giorni saranno forniti dettagli più precisi sull’iniziativa (al pranzo saranno invitati sia il vescovo Gastone Simoni che il console Gu Honglin “ma ci farebbe piacere avere tra noi anche il sindaco”, fanno sapere da Associna. E per il capodanno che cade il 26 gennaio? Una novità assoluta riguarda il cinema, con la proiezione di due film in lingua originale con sottotitoli in italiano, al Terminale sabato 31 gennaio (dalle 15.30 alle 20): “Cinecinaforum”, questo il titolo della rassegna organizzata da Associna, svelerà al pubblico il volto più tradizionalista della terra della Grande Muraglia, attraverso “Qixia Tempie 1937” e “Shower”. L’ingresso è gratuito con offerte devolute all’Avis. Parole di elogio per questa versione del Capodanno cinese in chiave di solidarietà sono espresse dall’ assessore Andrea Frattani (la regia di tutte le iniziative è dell’assessorato): “Sarà la cartina di tornasole per misurare la reale risposta della città al bisogno di apertura che stanno i giovani cinesi. Sono piccoli segnali di una sensibilità diffusa da cogliere – fa notare Frattani - perché denota la loro volontà di immettersi in un tessuto di relazioni sociali all’interno della città. Un’apertura e una disponibilità al dialogo che, invece, vedo sempre meno tra i pratesi”. Confermata la sfilata del dragone promossa dall’Associazione buddista nel Macrolotto e per le vie del centro ( sabato 7 e domenica 8 febbraio), mentre il 3 e l’8 febbraio il Palaconsiag ospiterà il tradizionale spettacolo musicale promosso dall’Associazione d’amicizia e del commercio italo-cinese.


E la seconda generazione presenta il calendario dell’integrazione possibile
ALCUNI HANNO fatto carriera nel mondo universitario e dello spettacolo, altri hanno scalato i vertici di importanti multinazionali, altri ancora si sono affermati politicamente, come nel caso di Giada Hongyu Lin, il primo assessore comunale nominato a Campi Bisenzio. Sono i giovani cinesi di seconda generazione, «figli di immigrati ma non immigrati di seconda generazione, perché molti di loro sono nati in Italia», come tiene a precisare Junyi Bai, coordinatore pratese di Associna. A loro è dedicata la carrellata di volti dagli occhi a mandorla scelti per il calendario 2009 di Associna, che sarà presentato nel pomeriggio di sabato 31 gennaio nell’ambito di «Cinecinaforum» al Terminale (a partire dalle 15.30).
Uno strumento accattivante che serve a documentare e valorizzare la realtà delle seconde generazioni cinesi sparse in tutta Italia. Zhan Kao, LinYin, Wong Marco, Wong Fuyung, Cheung Maurizio, Fu Xiaoyan, Lin Hongyu, Huang Anzhang, Wu Salvio, Liu Cheng, Li Yu e Li Ya: i 12 soggetti fotografati diventano non solo l’esempio di un’integrazione multietnica riuscita, ma consegnano un modello da seguire ai ragazzi cinesi che frequentano le scuole, attraverso appunto la loro testimonianza. «Per questo — spiegano da Associna — vorremmo attivare delle iniziative di promozione nelle scuole di Campi e magari anche di Prato». Del resto proprio il Comune di Campi è stato l’unico a contribuire all’iniziativa che tra le istituzioni pratesi non ha ancora attecchito. «Le seconde generazioni — ribadisce Junyi Bai — non sono degli immigrati, non si sono spostati da un paese alla ricerca di fortuna, ma hanno sempre vissuto in Italia. Una realtà che continua a incontrare resistenze dalla propria società, che coltiva pregiudizi obsoleti, alimentati dal linguaggio della politica e dei media». Sfogliando i mesi del calendario, ecco che ci s’imbatte nella figura del ricercatore universitario, del pizzaiolo, dell’ingegnere, del medico e dell’istruttrice di una scuola guida.

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