Luchetti può raccontarci quello che vuole, ma sta di fatto che, più che nella valutazione dei nomi, il PDL sia all'affannosa ricerca di qualcuno che possa accettare la candidatura. Un bel capro espiatorio esterno al partito, che in quindici anni di opposizione (dal Pollaio delle Libertà al Casottino delle libertà) non è stata nemmeno in grado di presentare candidati accettabili, in modo tale da poter scaricare "fuori" la certa sconfitta. Si, certa: perché se il PD ha evidenti problemi, il PDL naviga a vista tra le insidie delle liste civiche, che sicuramente non gli fanno un favore!
MV
da il Tirreno del 14/01/09
Luchetti: «Vogliamo un nome fuori dalla politica»
Roberto Cenni non si candida Il centrodestra ancora in cerca
PRATO. Se le primarie del Partito democratico mostrano una potenziale abbondanza di candidati a sindaco (i sicuri Paolo Abati e Massimo Carlesi, il probabile Alessio Nincheri della Sinistra e il possibile Massimo Taiti), ancora avvolta dal mistero la situazione del centrodestra. «Il nostro obiettivo - spiega Giovanni Luchetti, coordinatore di Forza Italia verso il Pdl - è quello di presentare un candidato esterno ai partiti. Stiamo valutando alcuni nomi. Sentiamo la responsabilità di dover proporre persone che rappresentino davvero una svolta: la risposta del Pd, con Abati e Gestri, è insufficiente: è la difesa di un gruppo di potere».
Uno dei nomi a cui fa riferimento Luchetti è già stato depennato dal diretto interessato: è quello di Roberto Cenni, l’imprenditore della Sasch e presidente della Fondazione CariPrato. «La situazione economica in cui versa il settore tessile-abbigliamento è davvero grave - chiarisce Cenni - non ritengo che nel 2009 possa abbandonare la mia azienda. Capisco le difficoltà in cui si trova Prato e ritengo che ci sia la necessità di una leadership forte in grado di governare con mano salda la città».
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