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La mer, la fin...

venerdì 2 gennaio 2009

Prato verso le amministrative. PD, "pazza idea..."

Uno sindaco, Abati, l'altro presidente della Provincia, Gestri.
Ecco la grande idea della segreteria del PD pratese: il buon Lamberto, ex vicepresidente di Consiag, come candidato alla presidenza della Provincia di Prato D'altra parte, Benedetta Squittieri conosce bene entrambi i soggetti, anche solo per tutte le riunioni di maggioranza - pardon, del consiglio di amministrazione - in Consiag. E poi, anche Gestri, d'altra parte, meritava un posto di rilievo nell'amministrazione pratese, dopo lo scioglimento dell'ex Margherita nel PD... Anche solo per spirito di servizio...
Sarà da vedere la disponibilità effettiva dei due candidati attualmente in lizza, Melighetti e Panerati, a fare il famoso passo indietro, ed eventualmente a quali condizioni. In effetti, potrebbe non essere peregrina l'ipotesi di una giunta provinciale guidata da Gestri con i due "sacrificati" in squadra, mantenendo a Panerati le attuali competenze e a Melighetti le politiche del lavoro.
Nel frammentre che il PD decide chi, cosa e dove, a Sinistra ci si diletta ancora con gli "accordi programmatici"...
MV

da La Nazione del 02/01/09
Pd: per la Provincia verso l’accordo su Gestri

Ex leader Margherita possibile candidato unico
di ANNA BELTRAME
COMINCIA a sbrogliarsi l’intricata matassa dei Democratici. Dopo innumerevoli incontri, la notte fra il 30 e San Silvestro è emersa l’ipotesi di candidatura alla presidenza della Provincia che potrebbe unire il partito: si tratta di Lamberto Gestri, l’ultimo segretario provinciale della Margherita, prima della nascita del Pd. Di professione ingegnere, dirigente della Dc e politico di grande esperienza, potrebbe rappresentare il punto di incontro fra le anime inquiete del partito. La segretaria Benedetta Squittieri ha iniziato le consultazioni, che dovrebbero terminare oggi. Al momento non ha raccolto veti.

GLI ASPIRANTI candidati presidenti Gabriella Melighetti e Daniele Panerati sono disposti a fare un passo indietro. L’ex segretaria della Cisl, nella lettera scritta la vigilia di Natale, aveva scritto: «Ritengo che la segreteria debba rapidamente accertare se vi sono le condizioni che consentano al Pd di recuperare una sostanziale unità, per fare in modo che i riflettori si accendano sulle proposte di governo, forti ed innovative». Un atto di responsabilità, dicono in via Carraia, che non sarà certo dimenticato. Così per lei si profila un ruolo nella squadra di Paolo Abati, l’aspirante candidato sindaco. Anche Panerati sarebbe pronto a prendere la stessa decisione: nel partito la consapevolezza che il tempo dei dissidi interni è ampiamente scaduto è ormai condivisa quasi da tutti. La città soffre non solo la crisi, ma problemi sempre più gravi e l’esito delle elezioni non sarà affatto scontato, per la prima volta.

QUANTO alla coalizione, è ormai cosa fatta l’alleanza con l’Italia dei valori, che però non presenterà propri candidati alle primarie. Continuano gli incontri sul programma con la sinistra e, al momento, si profila l’accordo con Pdci, Verdi e Sinistra Democratica (già in maggioranza) e solo con i «vendoliani» di Rifondazione. Se il patto sarà siglato, la Sinistra presenterà suoi candidati alle primarie.
AD OGGI il Pd ha quindi due aspiranti candidati sindaci, cioé l’attuale presidente del Consiag Paolo Abati e l’ex assessore al traffico Massimo Carlesi. Il primo ha le firme di metà dell’assemblea provinciale, il secondo non ha raggiunto la soglia del 35% che, stando al regolamento, sarebbe il quorum da ottenere per presentarsi alle primarie di coalizione. E’ stato però lo stesso Abati, all’ultima assemblea del partito riunitasi poco prima di Natale, a proporre che la candidatura dell’avversario sia comunque valida. Quanto alla Provincia, Gestri potrebbe iniziare a raccogliere le sue sottoscrizioni già in questi giorni, visto che il termine — in teoria scaduto il 20 dicembre — è stato spostato a una data che per ora nessuno conosce e visto che, con i passi indietro di Melighetti e Panerati, di fatto la situazione delle firme sarà azzerata.

CON OGNI probabilità l’assise del Pd sarà convocata per il 7 gennaio e dovrebbe mettere la parola fine su tante cose: le candidature, i termini per le sottoscrizioni, le alleanze. Il tempo ormai stringe, non solo in vista delle primarie — in tutta la Toscana fissate per il 1° febbraio —, ma soprattutto per le proposte e le idee da presentare a una città sempre più delusa e in affanno.

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