TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 10 gennaio 2009

Prato verso le amministrative. Per un pugno di voti...

Vediamo un po' di riassumere gli ultimi due giorni di campagna elettorale (perché di questo, sappiamo bene, si tratta).
Inizia Milone, che spara a zero su "sinistra radicale" (mah...), PD ed Abati. Pronta la risposta, di oggi, del PD ("
Se Milone ha potuto svolgere il suo lavoro è stato grazie al partito che ha sempre voluto fermamente lottare contro chi non rispetta le regole.") e della Sinistra, oltre che dei Verdi che - per bocca di Bargellini - ricordano all'ex assessore come in giunta ci fosse anche grazie al loro voto.
Si, effettivamente, bisognerebbe ricordarselo al momento delle elezioni, che Milone è stato in giunta appoggiato anche dal PD e dal resto dell'ormai defunto Ulivo, e che forse era il caso di lasciarlo a casa molto prima della sua plateale uscita.
Dulcis in fundo, interviene Taiti, che prende di mira Rifondazione e le posizioni tenute su tanti provvedimenti votati in consiglio comunale quando ancora (ehhh... inizieremo a rimpiangere i bei tempi...) era all'opposizione.
Iniziano, insomma, a scaldarsi gli animi...

Il Sorcio Verde
per Municipio Verde

da la Nazione del 09/01/09
HO APPRESO
che Paolo Abati, candidato sindaco Pd, ha scoperto di avere una vocazione legalitaria. Siccome in 15 anni di attività politica non aveva mai detto una parola sul tema, ho capito che la campagna elettorale è iniziata. Ben arrivato, Paolo. Abati poi dice: «Mi pare che le forze con cui il Pd sta dialogando (Verdi, PdCi, Sd ed i vendoliani di Rifondazione) siano tutte di governo. Non le definerei sinistra radicale». Bene. Rifondazione quando si trattò di approvare i certificati di idoneità alloggiativa, indispensabili per ottenere i permessi di soggiorno, grazie ai quali il Comune ha poi potuto scovare molti evasori di Tia e Ici fra gli immigrati e soprattutto i cinesi, fu talmente contraria al provvedimento che l’allora deputato Mercedes Frias annunciò che avrebbe fatto causa all’amministrazione. Non solo. Rifondazione votò contro anche al provvedimento che prevede la confisca dei macchinari tessili e il sequestro cautelare per le ditte recidive all’uso promiscuo dei locali e alla violazione delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza. Ma non è solo una questione di alleati di sinistra. Ricordo che quando Abati era assessore nella giunta Mattei sul tema della illegalità economica e dei gravi problemi di convivenza con la comunità cinese non spese mai una parola. Il silenzio degli incoscienti. Dirò di più: in un’assemblea del Pd nel maggio scorso, dopo avere per l’ennesima volta denunciato i problemi creati da una parte della comunità orientale in città, venivo puntualmente smentito dallo stesso Abati e da altri. Come cambiano le cose in campagna elettorale!

CAMBIARE
opinione è solitamente buona cosa. Il problema vero è l’ambiguità del Pd sul tema dell’illegalità. Un partito che, sull’argomento, dice tutto e il contrario di tutto, come dimostrano le recenti prese di posizione del deputato Andrea Lulli e dello stesso Abati. Mentre il primo si dichiara contrario all’ipotesi del consorzio tra aziende cinesi, Abati si dimostra disponibile. Per dare ragioni a tutti e non scegliere mai. Ecco le mille contraddizioni di un partito verticistico, distante da tutto a da tutti, soprattutto dalla realtà. Significative le parole del cinese di Prato intervistato dal «Chicago Tribune», nel reportage di cui ha parlato nei giorni scorsi la Nazione: «Quella di Prato è un’anomalia come chinatown, i ‘bianchi’ qui sono stranieri». Gli stessi cinesi dimostrano di sapere raccontare Prato molto meglio di quanto il Pd non sappia capirla. Una città che sta perdendo la sua identità. Non saranno certo gli slogan elettorali del superpagato presidente del Consiag a fargliela ritrovare.
Aldo Milone
candidato Prato libera&sicura


da la Nazione del 10/01/09
TANTE REAZIONI
all’intervento di Aldo Milone, l’ex assessore alla sicurezza del Pd ora candidato sindaco di Prato libera & sicura, a proposito dell’evasione fiscale fra i cinesi e dell’alleanza fra il Pd e la sinistra. Eccone alcune.
Matteo Biffoni e Linda Pieragnoli, segreteria Pd. «Troppo facile ora sparare a zero. Se Milone ha potuto svolgere il suo lavoro è stato grazie al partito che ha sempre voluto fermamente lottare contro chi non rispetta le regole. Lo stesso partito di cui Paolo Abati è autorevole militante, convinto per primo che le regole vadano rispettate da tutti. Se davvero era così cupa la situazione, se davvero noi siamo come Milone ci dipinge, perché rimettere la delega solo a sei mesi dalle elezioni?». Alessio Nincheri e Michele Mezzacappa, candidati della sinistra alle primarie. «Intendiamo respingere al mittente, con estrema fermezza, alcune zelanti dichiarazioni sulla rappresentazione di posizioni ed idee della Sinistra Pratese fatte dall’ex assessore Milone. Vorremmo anche tranquillizzare lo stesso ex-assessore sulle incompatibilità delle nostre idee. E’ la Sinistra pratese ad essere incompatibile con qualsiasi progetto di governo della città che parta dalla richiesta di militarizzazione del territorio e della discriminazione delle comunità migranti». Celso Bargellini, portavoce Verdi. «Per l’ennesima volta Milone tira in ballo la “sinistra radicale” che coi suoi veti impedirebbe una politica di contrasto dell’illegalità. Vorrei far notare che lui ha fatto l’assessore anche grazie ai nostri voti, allora graditi, e non possiamo accettare che lui disegni uno scenario dove si scontrano coloro che vogliono la legalità e coloro che non la vogliono, iscrivendo noi tra questi ultimi. Quello che ci divide non è la volontà di perseguire obbiettivi di legalità, ma le politiche necessarie per questo. Per ora da parte sua registriamo solo la richiesta dell’esercito in città, ritenuta inutile ed improponibile dalle autorità di pubblica sicurezza e dal buonsenso».

da la Nazione del 10/01/09
Taiti: «Pd e Sinistra, un’alleanza a rischio»

«IL PD dovrebbe valutare attentamente se Rifondazione ha espresso davvero diverse intenzioni sui problemi dell’illegalità e dell’immigrazione». Lo dice Massimo Taiti. «Milone ha sicuramente ragione — aggiunge — quando sottolinea l’atteggiamento divergente di Rc sulle misure che il Comune ha adottato su questo fronte. Le prese di posizione dell’on. Frias ce le ricordiamo anche noi, così come i ripetuti voti contrari in consiglio comunale di Rc, anche su inceneritore e urbanistica. Non sono invece significative le accuse ad Abati circa i suoi presunti silenzi passati sulla questione. E’ infine poco convincente la velenosa chiusura di Milone sulle retribuzioni del presidente di Consiag: era in giunta, poteva fare una battaglia per tagliare le indennità».

Nessun commento: