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La mer, la fin...

giovedì 22 gennaio 2009

Prato verso le amministrative. Confusione a destra

Sembra tramontare l'ipotesi Cenni per il PDL, e questa sarebbe l'ennesima dimostrazione dell'incapacità della formazione di centrodestra di trovare una candidatura "forte" al di fuori delle fila di partito.
Intanto, la Lega occhieggia a Milone... E ti pareva...
MV

da la Nazione del 22/01/09
Cenni, no al centrodestra E la Lega si avvicina a Milone

’imprenditore non si candida. Possibile un nome ‘politico’
ROBERTO Cenni ha detto no e ora sarà difficile per il Pdl trovare un’altra candidatura forte all’interno della società civile. La crisi del tessile, quella internazionale, la necessità di stare dentro il proprio gruppo a tempo pieno in questi momenti difficili alla fine hanno pesato più della voglia di provare a strappare la città al centrosinistra, di dire sì ad un’offerta che era molto allettante e che è costata al presidente della Fondazione Cariprato giornate di dubbi e incertezze, telefonate, passi in avanti e ripensamenti. Alla fine, l’altra sera, le ultime parole: no, grazie.

IL CENTRODESTRA ci sperava, inutile girarci intorno. Ora la strada è in salita, anche perché la Lega scalpita e non sembra intenzionata ad appoggiare, almeno al primo turno, un candidato «politico» del Pdl tanto che strizza l’occhio alla lista di Milone con la quale i contatti sono sempre più intensi. In più le primarie del Pd si avvicinano e nessuno vuole arrivare al 15 febbraio senza un candidato. Per questo già nelle prossime ore si terrà una riunione fra i dirigenti di An e Forza Italia per fare il punto della situazione. Non sarà un incontro semplice, perché nel centrodestra al momento convivono due linee distinte: da una parte, Verdini in testa, c’è chi vuole assolutamente un esponente della società civile, dall’altra ci sono leader che ritengono ormai maturi i tempi per scelte di natura politica, visto che il candidato civico scelto, Cenni appunto, ha detto di no e che l’altro possibile nome, quello di Federico Mazzoni, non è mai decollato insieme così come la candidatura del presidente del Museo del tessuto Andrea Cavicchi (che per qualcuno però non è ancora in fuorigioco). Quanto ai possibili nomi di partito, in pole ci sarebbero sempre Giovanni Luchetti e Maurizio Bettazzi, ma non sono le uniche soluzioni. Di sicuro la rinuncia di Cenni ha messo il centrodestra nelle condizioni di dover correre più in fretta del previsto. Chi spinge per una soluzione politica vorrebbe chiudere la partita entro gennaio. Per gli altri il termine ultimo è il 16 febbraio, quando partirà la campagna elettorale vera e propria una volta sciolto il nodo delle primarie del centrosinistra.

COME SE non bastasse, c’è la spina della Lega. Lunedì il segretario regionale e provinciale Claudio Morganti incontrerà Calderoli per discutere delle elezioni. Se dovesse ricevere indicazioni non vincolanti, ovvero se al primo turno dovesse avere le mani libere, non è affatto da escludere un accordo con Milone, soprattutto se il Pdl alla fine decidesse di candidare un esponente di partito.
L.B.

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