TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 16 gennaio 2009

Territorio. Il Bidone della Piana.

La cosa più sicura del Parco della Piana sono le infrastrutture: Interporto, aeroporto, inceneritori e strade solo carrabili di scorrimento. Tutto ciò con il parco non c'entra assolutamente niente. Si palesa ancora una volta il colossale bidone che stava dietro a questo progetto che al sindaco Domenici (quello che non va in consiglio comunale perchè è offeso) "faceva cagare" e che i suoi mandarini stavano già svendendo a destra e a manca ai vari Ligresti -Della Valle -Fusi e il resto della compagnia della forca.
Ma quello che fa più ridere sono le dichiarazioni di Erasmo De Angelis che plaude a questo aborto, come avrebbe applaudito nel caso fosse passato il progetto dello stadio. Siamo ormai al capolinea: speriamo che il PD subisca la catastrofe elettorale che si merita e che i menscevichi dell'ambientalismo alla diossina scompaiano dalla scena con i vari falsi garanti della partecipazione, in verità ulteriori strumenti di controllo del consenso.


la zia Alma
per MV




da il Tirreno del 16/01/09
Il primo parco metropolitano comincia a prendere forma

L’assessore regionale Conti ha presentato il progetto alla commissione Territorio

PRATO. Più di tremila ettari di territorio da progettare in modo partecipato, un milione 200 mila fruitori potenziali, per un’area in gran parte non edificata che farà della natura e della campagna il suo punto di forza, fra i comuni di Firenze, Prato, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, senza dimenticare le grandi infrastrutture che ne definiscono i margini: l’aeroporto, le arterie viarie, il termovalorizzatore, l’interporto di Gonfienti, il polo tecnologico ferroviario. Questa l’idea di fondo del Parco della piana, primo parco metropolitano della Toscana, una “grande infrastruttura verde”, nelle parole dell’assessore al territorio Riccardo Conti, che ieri insieme al Garante per la partecipazione Massimo Morisi ha presentato il progetto alla commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale.

«Finalmente una grande sfida, all’altezza di quella Toscana che vuole entrare a pieno titolo in Europa - commenta il presidente della commissione, Erasmo D’Angelis (Pd) - Non si è mai vista un’area che sappia tenere insieme in questo modo natura, tecnologia, archeologia, agricoltura, logistica, viabilità, cultura. E’ una sfida ambiziosa, ma è la sfida del nostro tempo, e sarà al centro di una processo partecipativo senza precedenti». «Progetto ambizioso, sì, e pieno di buone intenzioni - afferma invece il vicepresidente, Andrea Agresti (An-PdL) - Quello che manca però è un’idea guida, manca la percezione di che cosa si vuole effettivamente realizzare: non un parco cittadino, non un polmone verde e basta, perché ci saranno infrastrutture, ma allora che cosa? Ci vuole una traccia, un’ipotesi progettuale concreta, scritta, dalla quale partire per questi processi partecipativi, altrimenti sarà inevitabile che ad emergere siano più le difficoltà che le opportunità».

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