Rissa ieri mattina intorno alle 6,30, in una traversa di via dei Giubbonari
La polizia arresta per tentato omicidio due ultrà giallorossi di destra
Roma, violenza a Campo de' Fiori
americano accoltellato: gravissimo
di RORY CAPPELLI
Roma, violenza a Campo de' Fiori americano accoltellato: gravissimo
L'esterno del locale in cui l'americano è stato accoltellato
ROMA - Accoltellato all'addome e al petto e lasciato agonizzante in mezzo alla strada con l'intestino di fuori e il sangue che si allargava in una pozza sul marciapiede. Ora si trova in rianimazione all'ospedale San Camillo, dopo un'operazione durata sei ore. È successo ieri mattina, intorno alle 6.30, in vicolo delle Grotte, una traversa di via dei Giubbonari, a due passi da Campo dè Fiori. Nicholas A. R., 24 anni, californiano a Roma per un viaggio di piacere, aveva deciso di passare qualche ora nel locale "Zaragozana" vera e propria, stando all'insegna, "cantina corsara", un club privato il cui accesso è riservato ai soci muniti di tessera.
Una tappa nel quartiere più "pittoresco" della città che in un attimo, per Nicholas, si è trasformata in un incubo. Inizia a litigare con due ragazzi romani che hanno più o meno la sua età: Francesco Righi, di 24 anni, e Aureliano Scialabba, un pregiudicato di 29 anni, entrambi di Fidene. La lite continua fuori dal locale: uno dei due romani tira fuori un coltello, si avventa su Nicholas, lo sventra con un fendente allo stomaco dal basso in alto, e lo ferisce anche con un'altra coltellata al petto, che gli recide un'arteria mammaria.
A questo punto qualcuno inizia a urlare, i vicini si svegliano, telefonano alla polizia, chiamano l'ambulanza, si affacciano dalle finestre per le urla disumane, quelle del ragazzo californiano e quelle di un uomo che invoca aiuto, assistono inorriditi alla scena. Arrivano gli agenti del commissariato Trevi-Campo Marzio. Grazie alle testimonianze - ma anche grazie alle tessere rilasciate dal locale - i poliziotti riescono subito ad identificare e poi ad arrestare Aureliano Scialabba. Era già noto alle forze dell'ordine non solo per un Daspo (divieto triennale di accedere a manifestazione sportive, quindi a frequentare gli stadi), ma anche perché pregiudicato: era stato trovato in possesso di un coltello ed era stato arrestato per lesioni.
Francesco Righi, che secondo gli inquirenti dovrebbe essere l'accoltellatore, è stato arrestato qualche ora più tardi: amico di Scialabba, era stato più volte fermato con lui durante i controlli che accompagnano le partite di campionato di calcio. Tutti e due, infatti, appartengono ai "Boys", un gruppo di ultrà della Roma. Righi, però, a differenza di Scialabba, non è mai stato condannato e non è sottoposto a Daspo.
Nelle abitazioni dei due arrestati sono stati ritrovati mazze da baseball, coltelli a serramanico, tirapugni di ferro, un metal detector di quelli che negli aeroporti servono a controllare gli abiti dei viaggiatori, e anche una specie di micidiale mannaia artigianale costruita dal Righi. La polizia l'ha identificato anche perché i testimoni che hanno descritto l'accoltellatore hanno parlato di un cappellino da baseball bianco ghiaccio e di un giubbotto scuro, poi ritrovati in casa sua. Anche per questo - "oltre che per il fatto che si è dato subito alla fuga" ha spiegato Catello Somma, del commissariato Trevi-Campo Marzio - lo ritengono il responsabile del ferimento.
(5 gennaio 2009)
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