Tra scissioni e liste civiche, il quadro politico montemurlese si complica...
MV
da il Tirreno del 15/01/09
Aria di scissione dentro Rifondazione
I comunisti montemurlesi seguiranno Vendola nella Sinistra
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da il Tirreno del 15/01/09
Aria di scissione dentro Rifondazione
I comunisti montemurlesi seguiranno Vendola nella Sinistra
Problemi anche in casa Pd: i candidati alle primarie dovranno indicare agli elettori quali saranno i futuri alleati dei Democratici
MONTEMURLO. In attesa di conoscere le decisioni di Aurelio Biscotti, appena tornato da New York, più che mai deciso a dare battaglia, la politica locale subisce un altro scossone con la quasi certa spaccatura di Rifondazione, in seguito alle note vicende a livello nazionale. E i tre candidati alle primarie del Pd dovranno spiegare agli elettori quali saranno i futuri alleati.
Tra i dirigenti locali di Rifondazione comunista arrivano le prevedibili conseguenze della fuoriscita dal partito dei seguaci di Niki Vendola, in seguito al licenziamento del direttore di “Liberazione” Piero Sansonetti, voluta dal segretario Paolo Ferrero.
Da sempre fedeli al governatore pugliese, “delfino” di Bertinotti, i comunisti montemurlesi sono decisi a seguirne le mosse, aderendo alla nuova formazione della Sinistra radicale, formata dagli ex rifondaroli, una parte dei Verdi e gli ex diessini di Fava. Convinto sostenitore di questa linea è l’assessore alla cultura Fausto Bagattini, ma sembra sulla stessa linea anche l’unico consigliere comunale Ilaria Maffei, mentre è più vicino alle posizioni di Ferrero il segretario Alessio Laschi.
In ogni caso la decisione definitiva dovrebbe venire ufficializzata a fine gennaio, nel corso dell’assemblea nazionale dei sottoscrittori della mozione di Niki Vendola, “Rifondazione per la sinistra”, che fu sconfitta per pochi voti, ma che a Montemurlo ottenne più del 90% dei consensi. Con Bagattini e Maffei e andrebbe la maggior parte degli iscritti, in particolare i giovani.
Va avanti comunque il progetto già avviato da tempo per la costituzione anche a Montemurlo de La Sinistra, la nuova organizzazione politica sopra menzionata, magari in tempo per presentare una propria lista alle prossime elezioni amministrative del 5-6 giugno, coinvolgendo unitariamente tutta la sinistra, a partire dai singoli cittadini, associazioni e comitati locali, tanto più che qui i Verdi non sono molto attivi.
Un’eventuale presenza della nuova lista “La Sinistra” costringerebbe il partito democratico ad una scelta nelle alleanze per le prossime elezioni: confermare l’accordo con Rifondazione o proseguire il rapporto con Bagattini e compagni.
Riccardo Tempestini
Tra i dirigenti locali di Rifondazione comunista arrivano le prevedibili conseguenze della fuoriscita dal partito dei seguaci di Niki Vendola, in seguito al licenziamento del direttore di “Liberazione” Piero Sansonetti, voluta dal segretario Paolo Ferrero.
Da sempre fedeli al governatore pugliese, “delfino” di Bertinotti, i comunisti montemurlesi sono decisi a seguirne le mosse, aderendo alla nuova formazione della Sinistra radicale, formata dagli ex rifondaroli, una parte dei Verdi e gli ex diessini di Fava. Convinto sostenitore di questa linea è l’assessore alla cultura Fausto Bagattini, ma sembra sulla stessa linea anche l’unico consigliere comunale Ilaria Maffei, mentre è più vicino alle posizioni di Ferrero il segretario Alessio Laschi.
In ogni caso la decisione definitiva dovrebbe venire ufficializzata a fine gennaio, nel corso dell’assemblea nazionale dei sottoscrittori della mozione di Niki Vendola, “Rifondazione per la sinistra”, che fu sconfitta per pochi voti, ma che a Montemurlo ottenne più del 90% dei consensi. Con Bagattini e Maffei e andrebbe la maggior parte degli iscritti, in particolare i giovani.
Va avanti comunque il progetto già avviato da tempo per la costituzione anche a Montemurlo de La Sinistra, la nuova organizzazione politica sopra menzionata, magari in tempo per presentare una propria lista alle prossime elezioni amministrative del 5-6 giugno, coinvolgendo unitariamente tutta la sinistra, a partire dai singoli cittadini, associazioni e comitati locali, tanto più che qui i Verdi non sono molto attivi.
Un’eventuale presenza della nuova lista “La Sinistra” costringerebbe il partito democratico ad una scelta nelle alleanze per le prossime elezioni: confermare l’accordo con Rifondazione o proseguire il rapporto con Bagattini e compagni.
Riccardo Tempestini
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