TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 13 gennaio 2009

No TAV. Una legge che spiana la strada.

Grandi Opere (e piccole) in balia della CDS (Conferenza dei servizi)?

Questa è l'ultima invenzione del governo che modificando una norma contenuta nel "Decreto Anticrisi" potrebbe avviare il NOSTRO PAESE verso una crisi ancora più pesante.
Per l'avvio dei lavori delle grandi opere sara' infatti sufficiente il via libera della Conferenza dei servizi. L'approvazione dei progetti nei casi in cui la decisione
sia adottata dalla conferenza di servizi sostituisce ad ogni effetto gli atti di intesa, i pareri, le concessioni, anche edilizie, le autorizzazioni, le approvazioni, i nulla-osta previsti da leggi statali e regionali. Per saperne di più vai su
http://www.ambientevalsusa.it/

Incuranti del difficile momento, della diminuzione del PIL, dell'aumento dei disoccupati e del costo spropositato delle Opere Pubbliche italiane, l'unica idea che viene in mente a questo governo è quella di cancellare ogni possibile opposizione a forza di una legge. Una legge che non ha nulla di costituzionale e che spalancherà ulteriormente le porte al debito pubblico incontrollato.
Una legge che sgombera il campo ai partiti ed alle imprese del Cemento/Tondino. Il tutto alla faccia delle autonomie e del federalismo tanto sbandierati dalla Lega Nord, alla faccia del bilancio statale, dei pochi vincoli ambientali e soprattutto alla faccia dei risparmiatori italiani.
Proprio oggi Bankitalia dà notizia sul record del debito pubblico a ottobre (Teleborsa):
- Roma, 12 gen 09 - Il debito delle amministrazioni pubbliche raggiunge un nuovo picco in ottobre, salendo a 1.670 mld di euro, rispetto ai 1.648 mld del mese di settembre.
Lo si apprende dalla Banca d'Italia, che ha pubblicato il Supplemento al bollettino statistico su "Finanza pubblica". Si tratta del livello più elevato dell'anno e supera i 1.666 mld registrati in agosto.
E' evidente che i partiti non rappresentano più le singole comunità e l'interesse collettivo, ma soltanto gli interessi economici particolari.
Il cerchio si chiude e non ci si stupisca se con la creazione di questi arzigogoli da Azzeccagarbugli l'opposizione alle Grandi Opere non potrà che rafforzarsi ancora in funzione dei principi basilari della Costituzione e di quelli fondanti della UE.
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