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La mer, la fin...

venerdì 23 gennaio 2009

Prato. Grandi manovre intorno all'Interporto

E mentre Gonfienti è morta e sepolta, continuano a muoversi i grandi interessi intorno alla struttura interportuale.
Ed ecco che scappa fuori la possibilità di "soluzioni urbanistiche condivise" con l'amministrazione per l'area di via Firenze, legate allo sviluppo dell'Interporto.
Abbiamo terrore al solo pensiero di quello che si potrebbe realizzare, visto il "capolavoro" che sono riusciti a fare con gli abitanti della "terra di nessuno" e con il sito archeologico.
MV

da la Nazione del 23/01/09
I Magazzini generali traslocano e passano dentro l’Interporto

A marzo lasceranno l’immobile di via Firenze
SI CHIUDE (finalmente) l’annosa vicenda del trasferimento dei Magazzini generali e si apre l’avventura della società di servizi “Interporto Service”. Questo in sintesi il risultato dell’intesa sigliata da Interporrto Spa, Comune di Prato, Camera di commercio e “Magazzini generali”.
Le due cose sono strettamente collegate perché a svolgere l’attività dei Magazzini generali (lo stoccaggio della merce in arrivo o in partenza delle industrie pratesi) sarà proprio l’Interporto attraverso la sua società di servizi. A marzo i Magazzini generali lasceranno la sede di via Firenze che appartiene alla Camera di commercio e quest’ultima, oltre ad agevolare l’operazione (con l’allestimento dei nuovi locali, un intervento di 50mila euro) ha deciso di favorire l’avvio di ”Interporto service” acquisendo il 10% della nuova società. Una partecipazione poco più che simbolica (il capitale sociale di inizio attività è di 50mila euro) ma che indica un impegno forte dell’ente camerale all’interno di un’operazione giudicata strategica. Va da sè che la società cooperativa Magazzini generali, presieduta da Fabrizio Pitigliani (che da anni caldeggiava il trasferimenrto all’Interporto) sarà messa in liquidazione.

«È UNA SOLUZIONE attesa da tempo — dice Antonio Napolitano, presidente di Interporto — e che ci permetterà di ampliare l’offerta di quello che è già non solo l’interporto di Prato o della Toscana, ma anche una struttura strategica per il il centro Italia». Per il presidente di Camera di commercio, Carlo Longo, «non potevamo non essere protagonisti anche in questa fase». L’auspicio di Longo è che la scelta di Camera di commercio (per altro già azionista di Interporto spa con il 12,5%) spinga anche altri soggetti ad investire su “Interporto Service”. La società di servizi, comunque, non si occuperà soltanto di gestire l’attività dei Magazzini generali, ma si svilupperà soprattutto attraverso la gestione del “transit point” (che smisterà le merci destinate all’intera area metropolitana), la stazione di servizio e la piattaforma intermodale con il collegamento alla linea ferroviara che sarà pronta a fine 2009. Nell’operazione, ruolo importante è quello rivestito dal Comune di Prato (che detiene il 45% di Interporto). Sul futuro dell’area di via Firenze (certo appetibile anche dal punto di vista residenziale), Longo parla di possibili intese con il Comune per soluzioni urbanistiche condivise. Su questo il sindaco, Marco Romagnoli, ricorda che «si tratta dell’area accanto allo stadio e non a caso dicemmo no al progetto Valore che voleva far fruttare e valorizzare l’area dello stadio. Quello potevamo e possiamo farlo ancora da soli. Così, se in prospettiva futura si riaprisse il discorso di uno stadio nuovo, anche l’area dei Magazini generali potrebbe entrare in un discorso urbanistico molto interessante».
Roberto Davide Papini

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