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La mer, la fin...

domenica 18 gennaio 2009

Prato. Il Giacomelli furioso

Beh.. dalla cronaca riportata da la Nazione, ci siamo persi uno spettacolo degno di nota.
MV

da la Nazione del 18/01/09
Giacomelli si infuria e lascia l’incontro con De Lucia

“CAFFÈ delle Logge”, venerdì sera: ecco come la presentazione di un libro politico su questioni nazionali (il controllo delle tv, pubbliche e private) può dar vita a una piccola baruffa locale. Ogni volta che il tesoriere del Partito radicale, Michele De Lucia, nel suo torrenziale intervento affonda il colpo su Walter Veltroni (durante la presentazione del suo libro “Il baratto”, nel quale attacca sia il leader dell’opposizione che Silvio Berlusconi) il deputato del Pd, Antonello Giacomelli (invitato tra i relatori e che era già intervenuto all’inizio in modo pacato), si agita sulla sedia, si volta verso il moderatore e chiede ripetutamente la parola. Quando tocca a lui spara a zero su De Lucia, Pannella e i radicali, polemizza con Massimo Taiti, organizzatore della serata («forse si dovrà ricredere sul dialogo con i radicali a livello locale»), definisce l’analisi del libro semplicistica e le posizioni di De Lucia infantili e intolleranti e poi si alza lasciando la sala. I suoi fedelissimi, da Marco Duradoni all’assessore comunale Stefano Ciuoffo, dal candidato alla Provincia Lamberto Gestri al capogruppo del Pd in Comune Luca Roti, lo imitano all’unisono. Il tutto con De Lucia che ironizza («ecco l’idea di tolleranza di Giacomelli») e Taiti molto stupito: «Si vede che Giacomelli non aveva letto il libro, perché le cose che ha detto De Lucia sono le stesse che ha scritto». Taiti non si scompone di fronte alla battuta del radicale Fioravante Scognamiglio («Ti sei giocato la candidatura nel Pd») spiegando di essere sereno: «Siamo persone libere, se c’è convergenza programmatica bene, sennò pazienza. Riguardo a questo episodio aspetto le scuse di Giacomelli». Sorpreso anche Umberto Cecchi, direttore di Canale 10: «Non capisco questo comportamento»». Giacomelli, per altro, aveva tirato in ballo anche lui, sollecitandolo sulle voci che lo vogliono candidato sindaco di Firenze per il movimento dell’avvocato Giuseppe Taormina: «Me l’hanno chiesto, ci sto pensando...», ha risposto Cecchi.
Roberto Davide Papini

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