Un vero peccato che non ci dica il motivo per il quale, se da quattordici anni è inascoltato, solo ora ha deciso di rinunciare alle prebende che il potere gli garantiva, dal posto in consiglio comunale a quello successivo di assessore.
Potrebbe anche dirci come mai con gli "extraparlamentari" si è presentato alleato più di una volta...
Potrebbe financo dirci perché, nel citare il "blitz" dei giorni scorsi in una serie di attività gestite da cinesi da parte della Guardia Forestale e ASL, ometta - e di proposito - di riportare il fatto che tanti esercizi sono stati trovati in regola e ci sia stata collaborazione da parte dei titolari (in questo, i giornali sono stati univoci a riportare la nota diffusa il giorno successivo).
Forse perché i ricordi selettivi fanno comodo alla sua campagna elettorale?
MV
da la Nazione del 17/01/09
Milone:‘E adesso per colpa dei cinesi snobbano Prato’
IL CANDIDATO sindaco di Prato Libera&sicura Aldo Milone rispolvera la rassegna stampa del 1995 e cita una sua dichiarazione di allora: «Le aziende cinesi sbaragliano la concorrenza: è una rete di imprese che si muove in gran parte nell’illegalità, utilizzando manodopera clandestina». Ormai 14 anni fa, quando era presidente della commissione Prato città sicura, non lo ascoltarono molto e si dovette dimettere. «Mai parole furono più profetiche — commenta oggi —: ho una valanga di articoli pubblicati a partire dal 1995, articoli quanto mai attuali, se si pensa che di recente alcuni imprenditori pratesi sono stati snobbati perché accusati di proporre tessuti prodotti dai cinesi. Sono segnali forti e decisamente preoccupanti, dell’immagine che Prato, fino a poco fa distretto tessile d’eccellenza, sta assumendo».
Milone ricorda un’intervista del ’96: «Dissi all’epoca che per l’integrazione serviva soprattutto il rispetto delle regole — dice il candidato sindaco —. Il problema dei cinesi e della manodopera clandestina oltre che dell’illegalità latente è sempre stato uno dei miei punti cardine. Una battaglia che porto avanti da 14 anni. Questa comunità è completamente estranea ai pratesi vive nel più completo disinteresse delle regole, lo dimostrano i sequestrasti di alcuni giorni fa nei supermarket di via Pistoiese. Cibi scaduti, preparati con animali protetti, verdure coltivate tra le fabbriche del Marcolotto: come si può accettare che tutto questo avvenga sotto i nostri occhi?». Così oggi nel programma a cui Milone sta lavorando c’è l’idea di creare un pull costituito da vigili e personale Sori, «che si dedichi unicamente a questo settore, oltre a porre le basi per regolarizzare fin da subito le imprese gestite da cittadini cinesi, ad esempio, proponendo il versamento di una cauzione a garanzia al momento dell’apertura delle stesse aziende».
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