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La mer, la fin...

giovedì 15 gennaio 2009

Trasporti. Ora ci danno a bere la metrotranvia

Un'altra puntata della straziante storia del traffico ferroviario in Toscana che vede le Ferrovie impegnate a demolire, mentre la Regione non è in grado di difendere le tratte locali e la funzione insostituibile di supporto al lavoro e allo studio dei cittadini pendolari. La metrotranvia è un altro modo di far guadagnare sulle nostre spalle imprese ed enti pubblici per anni ed anni, in un quadro di estemporaneità e di mancanza di progettazione generale a cui l'assessore Conti ci ha abituato. Intanto inchiniamoci alla TAV e ai suoi disastri ambientali.
mv

da la Nazione del 15/01/09
Metrotranvia a sud Presto un piano delle Ferrovie
RETE FERROVIARIA italiana (Rfi) entro la prossima primavera presenterà uno studio di fattibilità per la metrotranvia a sud, un collegamento su ferro da Campi Bisenzio ad Agliana passando per Prato e in prossimità dell’asse della declassata. E’ questa la novità emersa nei giorni scorsi in una riunione a Firenze convocata dall’assessore regionale Riccardo Conti con i rappresentanti di Province e Comuni per fare il punto sull’Alta Velocità. Rfi entro la prossima primavera metterà sul tavolo uno studio di fattibilità per un’eventuale ferrotranvia che dovrebbe unire il nodo fiorentino con Campi Bisenzio, Prato e Pistoia: «Si tratta di una sollecitazione proveniente da Prato — dicono in coro gli assessori ai trasporti di Provincia e Comune Roberto Rosati ed Enrico Giardi — E’ stata accolta dalla Regione ed Rfi si è impegnata a tradurre le idee in progetti in tempi brevi».
Poi ancora: «La novità emersa a Firenze non è di poco conto — riprendono Rosati e Giardi — Non soltanto questa eventualità è condivisa dalla Regione, che l’ha posta sul tavolo dell’Alta Velocità, al punto che fra qualche mese avremo uno studio di fattibilità, ma ad occuparsene sarà Rfi, e quindi Ferrovie, ossia gli interlocutori diretti sull’Alta Velocità». Rfi, con cui sono già stati presi contatti, dovrà quindi riprendere a lavorare partendo dalle ipotesi precedenti (che non convincevano) e progettare una ferrotranvia che risponda alle sollecitazioni e alle esigenze dei territori.
«Questo però non cambia nulla sul fronte dei trasporti nella piana — chiudono i due assessori — I tagli di Trenitalia sono ingiustificati: occorrono più treni, non certo meno».

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