TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 7 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Etichette!


Le forme del vuoto


Recentemente ho parlato di assenza di programmi dei nostri candidati.
A onor del vero, devo specificare: i programmi ci sono, sulla carta li hanno scritti, ma in questi tempi è apparso un fenomeno nuovo e sconcertante: i programmi appaiono coincidere. A tal punto che l’'elettore non sa, a volte, quale candidato, quale lista scegliere e si confonde.
E' portato a votare quel qualcuno che gli è più simpatico. Per questo i candidati sindaco, e non solo, sono costretti a mostrarsi con la foto. Un'usanza che oggi è consueta, ma che fino a qualche anno fa era giudicata barbara e volgare.
Se si leggono i programmi senza sapere a quale candidato appartengono, a quale partito o lista, si rimane seriamente sconcertati, perché non riusciamo a indovinare a chi appartengano.
Fate il gioco di indovinare il candidato sulla base di un programma. Non vincerete.
Nei cosiddetti programmi si citano questi titoli, quasi invariabilmente, e si pongono come problemi da risolvere o istanze:
LAVORO SICUREZZA IMMIGRAZIONE VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA O, MEGLIO , DEL TURISMO. CITTA'’ ECOLOGICA ETICA PARTECIPAZIONE
In realtà sono etichette. Etichette alla moda, che tutti si guardano dal mancare di annotare. Al titolo non corrisponde che il nulla, vaghe promesse di risolvere 'quel problema' che il titolo indica. Il problema è posto in questo modo come entità, come assoluto e non sarà risolto che nella forma e sostanza che oggi non è dato a nessuno prevedere.
D'altronde risolvere davvero 'quel problema' implicherebbe il postulato di un altro modo di essere uomini e di stare fra gli uomini.
La forma del vuoto politico oggi è questa, l'etichetta. Come un bollino sull'arancia al mercato.
Qualcosa che si mette sopra a vanitosa vacua garanzia (un ossimoro) della genuinità di un prodotto, del prodotto che siamo diventati, del nulla con cui sono spacciate le nostre vite politiche.
E ognuno la reclama per sé.
Menzogne, perché dire l'Essere non è l'Essere.
Maila Ermini candidato Sindaco per la lista "Bene Comune"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante. Una Sindaco filosofo.
Perché no?



Stato Libero

Anonimo ha detto...

Interessante. Una Sindaco filosofo.
Perché no?



Stato Libero