TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 10 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Gli sfidanti!

Ecco, finalmente, delineati gli schieramenti che tra un mese saranno valutati dagli elettori!
Unica nota di colore, sull'articolo del Tirreno... Il nome del "nostro" Nosi è Lanfranco, non Lamberto...
MV

da la Nazione del 10/05/09

Record di candidati E c’è subito un problema
MAI COSÌ TANTI. Sono dieci i candidati sindaci, sostenuti in tutto da 23 liste: cinque anni fa erano sette, con 17 liste. Record anche per la Provincia: nove aspiranti presidenti (con 14 liste), contro i cinque del 2004. Il termine per la presentazione delle candidature e delle firme a loro sostegno è scaduto ieri a mezzogiorno, ma tanti erano i documenti e le persone in coda che gli uffici del Comune hanno lavorato fino a sera. Ora le liste sono al vaglio della commissione elettorale: quelle del Comune non sono state ancora esaminate, quelle della Provincia sono già state giudicate ammissibili, ma si è subito creato un problema. La commissione ha infatti ritenuto troppo simili i simboli scudocrociati dell’Udc e della Democrazia Cristiana, lista spuntata ieri all’improvviso per tutti (e per disturbare il centrodestra, secondo il Pdl), e quindi ha chiesto a quest’ultima di cambiare contrassegno, dal momento a differenza dell’Udc non ha eletti in Parlamento (il provvedimento è avvalorato da una recente sentenza della corte di cassazione). Lo stesso problema si presenterà per il Comune e la speranza è che la Democrazia Cristiana non faccia ricorso, complicando le cose per tutti. Nel frattempo la commissione ha rinviato il sorteggio dell’ordine sulle schede per la Provincia, che doveva tenersi ieri sera, alle 12.30 di martedì. Ma ecco nel dettaglio le griglie di partenza.

IN COMUNE c’è Massimo Carlesi del Pd, sostenuto da sei liste: ovviamente Pd, Sinistra & libertà, Italia dei valori, Comunisti italiani, Movimento repubblicani europei, Partito liberale - Insieme per Prato. Sono nove le liste a sostegno del candidato civico appoggiato dal centrodestra Roberto Cenni: Pdl, Lega Nord, Udc, La Destra, Taiti per Prato, Giovani pratesi, Socialisti riformisti, Prato Civica, Pensionati democratici italiani. Gli altri otto candidati sindaci hanno invece solo una lista ciascuno. Sono l’ex assessore alla sicurezza Aldo Milone con la sua Prato libera & sicura; Paolo Paoletti per Rifondazione comunista; Maila Ermini (l’unica donna) con la lista Per il bene comune; Renzo Bellandi per la Sinistra rossoverde, Fausto Barosco con la lista civica Beppe Grillo e Alessandro Rubino con Libertà, legalità, novità; a questi nomi, già noti da qualche giorno, ieri si sono aggiunti anche quelli di Gianni Cerzoso, militare, schierato dalla Democrazia cristiana e di Francesco Mazzeo, ex consigliere comunale di Forza Italia, candidato dai Socialisti per le libertà.

QUANTO alla Provincia, gli aspiranti presidenti sono appunto nove, anche in questo caso due in più di quanto previsto fino a ieri. Lamberto Gestri è il candidato sostenuto da Pd, Sinistra & libertà, Italia dei valori, Comunisti italiani; Cristina Attucci (l’unica donna) è appoggiata da Pdl, Lega e La Destra; ci sono poi Francesco Querci dell’Udc, Bruno Gualtieri di Prato libera&sicura, Calogero Messina di Rifondazione, Lanfranco Nosi di Sinistra rossoverde, Giuseppe La Gamba della lista civica La città per noi, Salvatore Pirronello dei Socialisti per le libertà e Raul Cangemi della Democrazia cristiana. Infine, una curiosità: Firenze ha un candidato sindaco in meno di Prato. Sono davvero tanti gli sfidanti in campo.
Anna Beltrame

Sono 19 i candidati al nastro di partenza
Liste già depositate, ma la Dc blocca il sorteggio per la Provincia

Il simbolo della lista, decisa all’ultimo momento, è stato giudicato troppo simile a quello dell’Udc. Alto il rischio di ricorso



PRATO. Dieci candidati sindaci e 9 candidati presidenti della Provincia alla griglia di partenza. O quasi perchè una “new entry”, la lista della Democrazia Cristiana, decisa una quidicina di giorni fa e presentata all’ultimo minuto ha bloccato il sorteggio delle liste in Provincia (il Comune non è ancora arrivato a quella fase). Il motivo: il simbolo della lista del leader nazioanle Giuseppe Pizza è stato giudicato troppo simile a quello dell’Udc. Può trarre in errore gli elettori.
Alla formazione capitanata da Gianni Cerzoso, giovane, esponente delle forze dell’ordine, che corre per il Comune (per palazzo Buonamici candidato Raoul Cangemi) è stato chiesto di cambiare il contrassegno. La commissione che dovrà proseguire il sorteggio è stata convocata per martedì 12 ma è alto il rischio di ricorso da parte della Dc. Un’altra novità è la lista Socialisti per la libertà con la quale torna nell’agone politico Francesco Mazzeo (candidato sindaco) e per la Provincia Salvatore Pirronello, un passato nel centrodestra.
Le novità finiscono qui. Il resto è conosciuto: per la vittoria si scontreranno i super candidati sindaci Massimo Carlesi e Roberto Cenni. Il primo è il leader del centrosinistra che si presenta con una coalizione formata da Partito democratico, Italia dei Valori, Sinistra e Libertà (vendoliani, Verdi, Sinistra democratica), Comunisti italiani, Movimento repubblicani europei e - è una novità - il Partito liberale che si è unito alla rediviva lista Insieme per Prato. Il secondo invece è il “cavallo di razza” del centrodestra che attorno a sè ha coalizzato il Popolo delle Libertà, la lista Taiti per Prato, la Lega Nord, l’Udc, i “Giovani pratesi”, i Socialisti Riformisti, Prato civica (la lista di Sandro Ciardi), la Destra e i pensionati democratici italiani. Nove supporter contro i sei di Carlesi per un totale di 23 liste tra quelle in coalizione e solitarie. Poi c’è il pattuglione dei candidati esponenti di un solo partito o di una sola lista civica. Si parte da Aldo Milone, ex assessore della giunta Romagnoli, candidato sindaco per “Prato libera e sicura”. Milone in caso di ballottaggio potrebbe diventare l’ago della bilancia. Divisa in mille rivoli la galassia della sinistra: con Rifondazione correrà per il Comune l’architetto Paolo Paoletti, Renzo Bellandi per “Sinistra Rosso verde”, per i “grillini” invece Fausto Barosco. Infine due outsider: Maila Ermini, attrice e autrice teatrale, candidata con la sua lista “Per il bene comune” e l’animatore Alessandro Rubino con la lista “Libertà legalità novità”. Numeri ridotti di poco per la Provincia: lo scontro vero per la conquista della poltrona più alta avverrà tra Lamberto Gestri, candidato di centrosinistra e Cristina Attucci, giovane candidata del centrodestra che però in Provincia non potrà contare sui voti dell’Udc che ha candidato l’avvocato Francesco Querci. In coppia con Milone correrà per la Provincia Bruno Gualtieri mentre con Paoletti ci sarà, per Rifondazione, l’operaio Calogero Messina. Lamberto Nosi, di Municipio Verde, è il candidato alla Provincia per Sinistra rosso verde e Giuseppe La Gamba per la lista “La città per noi”. Le comunali 2009 hanno già una peculiarità: superano almeno del 30%, per numero di candidati, i “corridori” in pista nel 2004. Cinque anni fa, quando Marco Romagnoli fu eletto sindaco con il 53% dei voti, in lizza c’erano 7 candidati sindaci e diciassette liste. Nel 1999 (seconda elezione di Fabrizio Mattei) i candidati al Comune erano cinque e le liste quindici.
C.O.


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