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La mer, la fin...

martedì 12 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Per il Bene Comune

Un sincero "in bocca al lupo" anche a Maila Ermini, una voce sicuramente fuori dal coro!!!
MV

da il Tirreno del 12/05/09
«Prato più bella e più sana»

Ermini, unica donna in lizza, presenta il programma

PRATO. L’impegno civile fino ad oggi è stata prerogativa del suo teatro. Adesso, Maila Ermini, ex presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Sud e direttrice e fondatrice del teatro La Baracca, dopo aver militato tra le fila del centro sinistra, si dissocia dai partiti, correndo come candidata sindaco - l’unica donna tra i potenziali amministratori della città - per la lista civica “Per il Bene comune”. Le firme raccolte a sostegno della sua candidatura sono state 427. Ieri la candidata ha illustrato i punti salienti del suo programma elettorale. «Non ho ancora pensato ad una possibile giunta - interviene Maila Ermini - quello che mi preme sono le emergenze di questa città, ormai ingessata nelle solite questioni. Non si parla altro che di tessile e di cinesi, senza dire perché la comunità cinese con facilità si è fermata a Prato. Se oggi si denuncia un problema di illegalità nel nostro territorio, si dovrebbe riflettere su come questa città per anni è andata avanti promuovendo il lavoro nero. Se i cinesi evadono è perché a Prato è possibile l’illegalità».
«I punti su cui intendo insistere - continua la candidata- sono la cura e la valorizzazione estetico-architettonica della città; la tutela del verde e dell’ambiente e ancora il problema della sicurezza, di una riorganizzazione dell’istruzione pubblica e non ultima la questione della città etrusca di Gonfienti, abbandonata a se stessa. L’amministrazione dice che non ci sono soldi per continuare i lavori, ormai questo sito archeologico, che potrebbe essere una risorsa di studio e turismo per la nostra città, è diventato il simbolo di un’assenza civile e culturale, di ignoranza e disinteresse».
Sugli aspetti economici del programma è invece intervenuto Emanuele Catarzi. «La città sul piano economico deve necessariamente puntare su uno sviluppo economico alternativo, anche attraverso la valorizzazione culturale - aggiunge Catarzi - Proponiamo inoltre la sperimentazione del buono locale di solidarietà per un maggiore potere d’acquisto». «Suggeriamo infine di sperimentare qui a Prato il “Piano Olanda” per la mobilità - conclude Maila Ermini- Ormai andare a piedi o in bicicletta è diventato impossibile, è pericoloso e rotonde e declassate certo non agevolano pedoni e ciclisti. Ma Prato per le sue caratteristiche e la sua bella ciclabile potrebbe tranquillamente essere percorsa in bicicletta. I pratesi ci guadagnerebbe, economicamente di sicuro. I trasporti, pubblici e privati, hanno un costo elevato».
Miriam Monteleone

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