TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 15 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Rifondazione su Centro Storico e Rifiuti

Un altro pezzettino del programma di Rifondazione. Argomenti scottanti.
MV

CENTRO STORICO


Abbiamo ritenuto importante concentrare in un paragrafo ciò che può riguardare il traffico e la mobilità verso e dal centro storico per le sue peculiarità strutturali tipiche anche di altri centri storici nel nostro Paese, dove si mischiano residenza e attività commerciali. Necessaria è la selezione tra chi è residente, chi lavora e non lo è, e chi si reca al centro o per svago o per pratiche amministrative vista la contemporanea e attigua presenza dei vari uffici comunali e provinciali.
Per questo crediamo che sia doveroso ridurre al minimo indispensabile l’utilizzo del mezzo privato utilizzando per ciò piccoli bus a metano e quindi non inquinanti e selezionando il flusso di traffico attraverso porte telematiche. La non estesa dimensione del centro storico rende possibile una sperimentazione per la sua pedonalizzazione che sicuramente comporterebbe vantaggi sulla qualità della vita per i residenti come si è verificato in altre città.
Lo scopo di ridurre il mezzo di trasporto privato ci impone una riflessione sulla costruzione di nuovi parcheggi che sono inevitabilmente attrattori di traffico e quindi chiediamo prima di procedere a nuove iniziative del genere, una verifica dei costi e dei benefici di quelli attualmente presenti


CICLO RIFIUTI

Il Piano Regionale di Sviluppo prevede un obiettivo del 65% di R.D. al 2012 e contemporaneamente una riduzione degli RSU del 15%, con percentuali simili previste nella Finanziaria del 2007 rapportate al 2011. L’impegno nostro nei Comuni dovrà essere quello di far rispettare questi limiti considerando che molto spesso i gestori non sono favorevoli a perdere il business dell’incenerimento.
Inoltre vi è la scelta della Regione Toscana di accorpare gli Ambiti Territoriali Ottimali ( da 11 a 3) dettata dalla necessità di razionalizzazione delle dotazioni impiantistiche. I piani provinciali dei rifiuti sono superati dalla legge regionale (n.61 del 2007) che stabilisce la necessità la realizzazione di piani interprovinciali entro l’agosto del 2009 relativi ai nuovi ATO.
Questa scadenza rappresenta per il PRC e il movimento ecologista nel suo insieme l’importante occasione per proporre una diversa gestione dei rifiuti. In questo quadro normativo le azioni che proponiamo per raggiungere tali obiettivi sono: Raccolta differenziata con l’estensione del sistema di raccolta porta a porta della parte sia secca che della parte umida( organica) e dotazione di aree pubbliche
Recipienti per la raccolta degli oli domestici in tutto il territorio comunale
Tariffazione puntuale solo sull’indifferenziato conferito sia per aziende che per privati. A Tal proposito esistono esperienze già concrete che dimostrano come si possono ottenere ottimi risultati in tempi brevi. A Vaiano i dati ci confermano una raccolta superiore alla media della provincia con conseguente riduzione della TIA.
Estensione significativa del numero delle isole ecologiche anche in accordo con l’associazionismo locale.
Incentivazione del sistema di ricarica alla spina presso grossi centri commerciali e attivazione della tariffazione puntuale. Promozione di una società pubblica di recupero e riutilizzo dei materiali riciclati
· Avviare uno studio sui rifiuti assimilati (principali responsabili dell’aumento della produzione di rifiuti) operando scelte che ne consentano la tracciabilità, a cominciare dalla creazione di una contabilità separata da quella degli altri rifiuti.

La tecnologia a freddo del trattamento meccanico biologico, combinata con la messa a regime delle buone pratiche di riduzione, riuso, recupero e di screening riprogettazione del residuo ed integrata con un’efficace filiera impiantistica di riciclaggio/compostaggio costituisce una valida e credibile alternativa all’incenerimento.
La nostra città ubicata nel centro della Piana vive come le altre città il problema grave dell’inquinamento atmosferico.Per esempio in questo contesto si registrano tassi altissimi di polveri fini (le PM10, mediante le centraline hanno registrato nel triennio 2004-2006 una media giornaliera di 43,4 microgrammi al metro cubo, cioè più del doppio dei limiti di sicurezza, fissati dall’UE a 20 microgrammi nel 2010).
Ulteriori scelte impiantistiche avrebbero come conseguenza un ulteriore fonte di inquinamento.
Per le ragioni sopra esposte riteniamo non necessario la costruzione di nuovi impianti e proponiamo una moratoria di 3 anni per portare a pieno regime questo piano dei rifiuti sinteticamente esposto.
Riguardo ai rischi epidemiologici evidenziati anche da esami recentemente effettuati dagli enti preposti chiediamo la massima trasparenza da Comune e Provincia per intervenire efficacemente nelle sedi opportune salvaguardando la salute pubblica e l’ambiente. Secondo noi
Il futuro è nel riciclaggio, nel trattamento meccanico a freddo di ciò che non viene differenziato, nel ridurre a monte la quantità di rifiuti da smaltire con obbligo della resa di imballaggi, dei prodotti obsoleti ed uno studio sui materiali ecocompatibili.

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