TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 16 maggio 2009

Scuola. Paperino, la scuola museo e i bambini senza maestri...

Come al solito un po' di confusione, tanto per neutralizzare l'importanza della notizia.
Prima di tutto c'è lo scandalo che si protrae da tre anni di una città grande e importante come Prato dove non è garantito un posto a tutti i bambini alla materna di stato. Ci si chiede cosa facciano all'Ufficio scolastico provinciale se non riescono a programmare le cattedre in base all'aumento della popolazione scolastica.
Qualche millantatore da campagna elettorale birmana ci bombarda ANCORA CON LA FROTTOLA DELL'ESERCITO PER LA STRADA MENTRE I NOSTRI BAMBINI NON HANNO INSEGNANTI SUFFICIENTI!
Noi torniamo a chiedere con forza un intervento straordinario di politica sociale per salvare questa città dal collasso e per ridare forza ai cittadini , affinchè possano lavorare e reinventare un futuro, affdandosi ad un minimo servizio pubblico.


Poi c'è il caso della scuola elementare di Paperino che è in costruzione (!) e che subisce un altro stop dei lavori, causato da una nuova e rilevante scoperta archeologica nel nostro territorio, questa volta del periodo romano. Non conosciamo l'entità della scoperta e neppure la sua rilevanza scientifica ma sulla base dell'esperienza relativa a Gonfienti, ci fidiamo poco o niente. La sovrintendenza è pronta a raccattare reperti in fretta e furia e a coprire tutto, mentre bisognerebbe rivedere rapidamente il progetto e pensare a come includere parti delle antiche strutture nei quasi 10.000 mq del futuro edificio scolastico. Si realizzerebbe così un meraviglioso connubio fra le testimonianze archeologiche e il luogo della diffusione del sapere: una scuola-museo come non ve ne sono altrove.
E' questo che dovrebbe essere fatto e senza creare ulteriori ritardi, perchè si è partiti a costruire il plesso dopo anni di manifesta necessità.
MV


da la Nazione del 16/05/09
Materne, 250 bimbi fuori Paperino vuole la nuova scuola Proteste nella frazione: chiesta un’assemblea pubblica
DUECENTOCINQUANTA bambini non hanno un posto a scuola e sette non hanno un posto a Paperino. Quella di ieri non è stata una grande giornata sul fronte della scuola, con notizie negative arrivate da ogni parte. Di prima mattina hanno cominciato le famiglie di Paperino, per voce di andreina Casini e Giorgio Silli, candidati Pdl, protestando perché il cantiere della nuova scuola, promessa da anni e ancora lontana dall’essere realizzata, è vuoto e fermo. A fine mattinata è stato invece l’assessore alla scuola Giuseppe Gregori a portare a Prato una brutta notizia: al momento non ci sono gli insegnanti per attivare le nove classi in più di materna che il Comune aveva chiesto e così 250 bambini ad oggi non possono frequentare una scuola pubblica. Un bel problema, anche perché al massimo, una volta definito l’organico di fatto, le nuovi classi potranno essere quattro o cinque e quindi 100-120 bambini resteranno comunque a casa.

A PAPERINO intanto la dirigente scolastica sta cercando di evitare l’ennesimo sorteggio per assegnare i posti disponibili. Sette bambini di prima elementare dovranno andare a Cafaggio e così si stanno mettendo a punto delle regole che stabiliscano chi può restare in paese e chi no.
«Da quando l’appalto per la nuova scuola è stato assegnato, nell’agosto del 2008, sono stati fatti solo gli scavi — protestano Casini e Silli — Nel 2007 l’assessore Giardi promise che la scuola sarebbe stata costruita molto prima della fine della legislatura, ma non ha detto quale... La popolazione di Paperino è in attesa di risposte e le vuole prima della fine di questo mandato, in una riunione pubblica dentro la vecchia scuola. Se il nuovo edificio non sarà completato entro l’inizio dell’anno scolastico 2010 saranno guai seri, perché anche le famiglie delle Fontanelle rischieranno a quel punto di trovarsi senza classi disponibili visto che Cafaggio, dove molti bambini già andranno da settembre, non può accogliere tutti».

L’ASSESSORE Cardillo dal canto suo assicura ancora una volta che il cantiere è fermo solo perché la soprintendenza deve completare l’elenco dei reperti trovati a Paperino: «Lunedì chiamerò la soprintendente e solleciterò di nuovo il lavoro degli archeologi». Invece l’assessore Gregori sottolinea l’aspetto burocratico del problema: «Il ministero non vuole classi parziali e quindi finché a Paperino non ci saranno 41 bambini qualcuno dovrà andare a Cafaggio».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Comitato Città Etrusca sul Bisenzio, sottoscrive parola per parola l'analisi di MV.
Adesso ci si attacca anche al sovraffomanto nelle scuole per giustificare quella che si preannuncia come l'ennesima blasfemia archeologica nella Piana.
Possibile che a nessuno venga in mente che se si arriva al punto che ci sono troppi alunni in una scuola, forse la dotazione delle strutture non è stata ben calibrata con lo sviluppo urbaistico-cementizio della zona?
Per chi non ne fosse convinto, vada a Paperino e faccia caso a quale sia l'entità dell'edificato più recente!

Anonimo ha detto...

Il Comitato Città Etrusca sul Bisenzio, sottoscrive parola per parola l'analisi di MV.
Adesso ci si attacca anche al sovraffomanto nelle scuole per giustificare quella che si preannuncia come l'ennesima blasfemia archeologica nella Piana.
Possibile che a nessuno venga in mente che se si arriva al punto che ci sono troppi alunni in una scuola, forse la dotazione delle strutture non è stata ben calibrata con lo sviluppo urbaistico-cementizio della zona?
Per chi non ne fosse convinto, vada a Paperino e faccia caso a quale sia l'entità dell'edificato più recente!

Francesco Fedi