TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 27 settembre 2008

Firenze. I Verdi in piazza per difendere i ciclisti da Cioni.


Da repubblica.it
mv

Parcheggi facili per le bici.
"Il piano c'è, tiratelo fuori"
Pali, parapedonali, marciapiedi: la modifica al regolamento apre nuovi spazi di sosta, ma resta nel cassetto dell´assessore

Al via la class action delle biciclette. Dalla loro rivendicazione a non essere amate dalla città solo a parole e poi lasciate senza sufficienti piste e rastrelliere: nel dubbio amletico di parcheggiare senza ancoraggio e rischiare di venire rubate. Oppure scegliere l´ancoraggio e venire rimosse dai vigili anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Così sostengono le associazioni dei ciclisti, da FirenzeInBici a Città ciclabile, che chiamano tutti coloro che pedalano in piazza dei Ciompi per manifestare, rivendicare una politica più attenta alla bicicletta e la fine delle rimozioni indiscriminate. Nella stessa piazza dove, in occasione della giornata europea senz´auto e possibilmente in bici, come sottolineano i ciclisti, i vigili hanno rimosso le bici attaccate alla ringhiera del mercato delle Pulci. Ingiustamente, secondo le associazioni che rimarcano come quelle bici non ostruissero niente e non oscurassero nessun monumento. Minacciano di denunciare per questo il Comune. Le associazioni dei ciclisti chiedono una moratoria alle rimozioni delle bici fintanto che non sia pronta la lista promessa dall´amministrazione per definire esattamente dove si può parcheggiare le bici anche fuori dalle rastrelliere. E così facendo tirano fuori il giallo della lista. La bozza c´è assicurano i ciclisti e non lo nega l´assessore all´ambiente Del Lungo che lunedì scorso, nel corso della discussione sulle future piste ciclabili, l´ha anzi mostrata alle associazioni. C´è, ma resta nel cassetto. Dice in soldoni che non ci saranno mai tante rastrelliere quante bici e che dunque queste ultime potranno anche essere legate altrove: ai parapedonali che delimitano le piste ciclabili, ai parapedonali lungo marciapiedi larghi almeno due metri e a tutti gli elementi di arredo urbano, a cominciare dai pali e dalle catene, che non siano segnaletica per il traffico o vicino a monumenti.
Il criterio cui ci si è ispirati è quello del codice della strada che lascia parcheggiare le auto in qualsiasi posto non sia espressamente vietato. Lo dovranno potere fare anche le bici purché non intralcino o oscurino monumenti. Si tratta della lista promessa dall´assessore Cioni e che dovrebbe andare a specificare quanto l´attuale regolamento di polizia municipale (articolo 4, comma 4) lascia secondo i ciclisti nella nebbia, affidando, protestano, di fatto la decisione al potere discrezionale dei vigili e permettendo in sostanza di parcheggiare le biciclette solo nelle rastrelliere. Cioni ha dato incarico all´assessorato all´ambiente di stendere la bozza e l´ufficio mobilità ciclabile di cui è responsabile Carla Guerrini lo ha fato ormai da giorni. Solo che la lista andrebbe discussa con i vigili per precisare gli ancoraggi permessi in modo ancora più puntiglioso, portata in giunta e poi in consiglio. In modo da stabilire regole semplici, certe, non vessatorie ma da rispettare. Solo che è tutto fermo. «La bozza c´è, ma perché non la si tira fuori?», chiede Carla Lucatti di Città ciclabile. E la richiesta verrà ripetuta oggi alla manifestazione a cui aderiscono «in massa» i Verdi di Firenze e della Toscana e Unaltracittà/unaltromondo.
(27 settembre 2008)

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