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La mer, la fin...

lunedì 29 settembre 2008

Nucleare. Frassoni bacchetta Scajola



NUCLEARE: "QUELLO RAPIDO, SICURO E PULITO E' UN SOGNO DI SCAJOLA E DELLA LOBBY DELL'ATOMO".


Dichiarazione di Monica Frassoni, Co-Presidente del Gruppo dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, Roma, 29-09-'08


"E' facile manipolare una materia così delicata e complessa come il nucleare: la promessa di Scajola a Confindustria è irrealizzabile, ma è anche dannosa perche distrae attenzione e risorse alle vere priorità, rinnovabili e risparmio energetico"
Così Monica Frassoni, Co-Presidente dei Gruppo Verde al Parlamento europeo, commenta le affermazioni odierne del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, a margine di un convegno sull'energia organizzato dal Sole 24 ore."Costa un sacco di soldi (pubblici) ed è complicato costruire una centrale nucleare fatta perbene, come ben sa la lobby nucleare che in trent'anni non ha risolto nessuno dei problemi che ne decretarono il declino 30 anni fa, sicurezza e scoria e che da Chernobil ad oggi ha visto più di 100 incidenti prodursi nel mondo spesso passati sotto silenzio. - spiega Frassoni.
Secondo i dati dell'Autorità per la sicurezza nucleare francese (ASN), occorrono almeno cinque anni per scrivere una legge, creare un'autorità e renderla operativa mobilitando le competenze adeguate in materia di sicurezza e controllo. Dai due ai dieci anni sono poi indispensabili per l'iter di autorizzazione alla costruzione di una centrale e che non meno di cinque anni (nello scenario più roseo) sono richiesti per la costruzione della centrale stessa: tempi lunghi per quella che alcuni vedono come la tecnologia meglio in grado di ridurre le emissioni di carbonio.
La posa della prima pietra entro la fine della legislatura è dunque un sogno di Scajola e della lobby dell'atomo.
Ma il Ministro è disposto a sprecare molti soldi degli italiani, mentre allo stesso tempo dice di non averne per investire nel solare e nell'eolico. Peraltro, se il modello del governo italiano è la Finlandia, è bene si sappia che l'unico reattore in costruzione in Europa, dopo la chiusura di quello francese dell'Epr, è appunto il finlandese dell' Olkiluoto-3 i cui costi hanno già raggiunto la ragguardevole di cifra di 4,5 miliardi di euro rispetto ai 3 inizialmente preventivati. Quanto ai ritardi dei lavori, sono già sono stati accumulati più di due anni. Non è un caso se negli Stati Uniti da 34 anni tutte le richieste di autorizzazione per la costruzione di una centrale nucleare vengono seguite regolarmente da un abbandono del progetto da parte dei proponenti, che non hanno alcun desiderio di imbarcarsi in un impresa i cui rischi economici nel medio termine hanno una probabilità di gran lunga superiore ai benefici economici sul lungo termine. La verità - conclude la parlamentare europea - è che senza ingenti investimenti pubblici il nucleare semplicemente non produce profitto ed il ministro Scajola, nonostante le promesse, lo sa bene".

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