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domenica 21 settembre 2008

Prato verso le amministrative. L'operazione trasparenza di Taiti

Iniziativa lodevole, quella della lista Taiti...
MV

La Nazione del 21/09/08
«Una poltrona ogni cento votanti Ora serve l’anagrafe degli eletti»

E i membri esterni delle circoscrizioni sono oltre duecento
«C’È UNA POLTRONA ogni cento elettori, per questo è necessario istituire l’anagrafe pubblica degli eletti, così da poter dare ai cittadini nomi e numeri per poter giudicare l’attività di chi li deve rappresentare». In attesa che il Comune fornisca quelli ufficiali sui consiglieri (presenze, attività...), per adesso nomi e numeri li hanno cercati la lista civica Taiti e l’associazione radicale Liberamente Prato che poi li hanno riassunti in un dossier «ancora incompleto — avvertono Massimo Taiti e Vittorio Giugni — ma che evidenzia la necessità di avere più trasparenza». La proposta dell’anagrafe pubblica degli eletti riprende la campagna nazionale dei radicali e prevede la pubblicazione, tra le altre cose, di tutte le informazioni relative ad ogni singolo eletto, dai dati anagrafici al codice fiscale fino alle spese per lo staff. In più si dovrebbero sapere le presenze ed i voti espressi «per controllare che ogni eletto si attenga al mandato degli elettori».

ALLA PROPOSTA Giugni e Taiti hanno allegato anche un lavoro di «catalogazione» degli incarichi pubblici. Cercando sui siti delle varie società partecipate dal Comune e su quello della Camera di commercio, Giugni ha costruito un dossier che elenca 105 tra società, aziende, associazioni e altri enti partecipati direttamente o indirettamente dal Comune. In più ha elencato 1.074 incarichi ricoperti da 854 persone, peraltro in gran parte già pubblici. Inoltre ha cercato di capire chi è più rappresentato facendo una mappa della presenza dei partiti nelle istituzioni, fra assessori, consiglieri e membri esterni di circoscrizione: il Pd avrebbe quasi quattro volte i posti di Forza Italia o An (235 contro 67 e 58), 19 sarebbero di Rifondazione e il resto (altri 27 posti) divisi fra i partiti minori.
«Si tratta quasi sempre — sottolinea Giugni — di posizioni retribuite, anche se è difficile sapere le cifre esatte guardando i siti internet. Spesso i dati non sono aggiornati o sono difficili da trovare: il sito dell’Anpil del Monteferrato, ad esempio, non dice chi la gestisce». Guardando il dossier soprende, in particolare, il numero dei membri esterni delle circoscrizioni: 205 su un totale di 396 cariche istituzionali con un gettone di presenza di 45 euro. Con una media di 3 commissioni all’anno, ammettendo che nessuno ne salti nemmeno una, possono arrivare a costare poco meno di 30mila euro, non certo poco.

«NON ABBIAMO raccolto questi dati per dare fiato all’anti politica — sottolineano ancora Taiti e Giugni — ma soltanto per dimostrare che c’è bisogno di trasparenza. Per questo speriamo che la nostra proposta di delibera venga approvata all’unanimità in tempi brevi». Ieri intanto alla presentazione del progetto c’erano i Verdi: «E’ un’iniziativa che va nella direzione della trasparenza», hanno dato il loro voto il leader Celso Bargellini e il consigliere comunale Tommaso Rindi. E’ già un inizio.
L.B.

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