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La mer, la fin...

venerdì 8 maggio 2009

Cemento. La colata sulla costa


Da il Tirreno 8/5/'09 Articoli sulla cementificazione delle località marittime della costa toscana. mv




Non bastava il porto ora c’è anche Rimigliano

SAN VINCENZO. Il programma di completamento delle opere pubbliche e la previsione di espansione urbanistica di San Vincenzo per il futuro più prossimo sono concentrati sul porto da circa 350 posti per barche medie e grandi, e sugli interventi nella tenuta di Rimigliano. Accanto a questi due progetti, procedono più o meno rapidamente una serie di interventi più ridotti di espansione residenziale. Case, come sostiene il sindaco Michele Biagi, destinate a residenti veri e a giovani coppie nel quadro di un lento ma costante aumento della popolazione sanvincenzina. Sul fronte del porto sono tuttora in corso i lavori di completamento dei parcheggi interrati, delle aree commerciali, dello Yacht Club e quelli relativi alle opere marittime. I lavori dovrebbero terminare il prossimo anno.
La previsione sulla tenuta di Rimigliano (ex proprietà Tanzi-Parmalat) è al momento ferma in attesa dell’adozione del piano strutturale, ma ha già superato vari gradi dell’iter autorizzativo. Qui saranno recuperati i numerosi poderi e case coloniche esistenti e saranno aggiunti circa 12.500 metri quadrati di nuovi edifici.
Ricorsi a raffica contro la residenza turistica
CAMPIGLIA. Il progetto per una residenza turistico alberghiera a Fonte di Sotto (nella foto come dovrebbe essere alla fine dei lavori), lungo la strada fra Campiglia e San Vincenzo, risale al 2004 e nel tempo ha subito varie modifiche.
Nell’ultima versione, definitivamente approvata dal consiglio comunale e per la quale c’è già il permesso per avviare i lavori, la rta “Borgo Novo” si svilupperà su 10mila metri cubi e prevede un complesso su tre linee in parallelo, per una capacità ricettiva di oltre 100 posti letto. A costruire l’opera sarà la Fonte di Sotto srl, società con unico socio la Cogero spa dell’imprenditore Luca Olivetti. I lavori dovrebbero iniziare fra una quarantina di giorni.
Contro questo progetto è da tempo attiva l’opposizione messa in atto da un Comitato di cittadini che ha presentato vari ricorsi sia al Tar che alla magistratura e alla Soprintendenza. Per l’amministrazione comunale, la realizzazione di questa rta colmerà l’assenza di strutture turistico ricettive su Campiglia e potrà essere un elemento di sviluppo dell’economia del paese nonché fonte di alcuni posti di lavoro.
C’è poi la questione delle cave campigliesi. Due le più grandi e importanti su un territorio storicamente votato all’attività estrattiva: quella di calcare a Monte Calvi, confinante col parco archeominerario di San Silvestro, e gestita dalla società Cave di Campiglia; e quella di inerti di Monte Valerio gestita dalla società Sales. Diffusa, e non solo nel mondo ambientalista, l’opposizione all’attività estrattiva sulle colline campigliesi.

Maxi-lottizzazione da 417 appartamenti
DONORATICO. Nel mirino c’è la lottizzazione tra la pineta di Marina di Donoratico, la variante Aurelia ed il torrente Seggio (nella foto il cartello che annuncia l’intervento). Si tratta di 417 alloggi, tipologia seconda casa, con metrature variabili dai 40 ai 60 metri quadrati.
Le case sorgeranno su oltre 120mila mq di terreni. L’iter autorizzativoè concluso: dopo l’ok all’intesa di pianificazione del 2006 e il disco verde (tra le polemiche) della Regione, spetta al Comune di Castagneto rilasciare le concessioni.
I contrari: ambientalisti e Pdl. Per Legambiente è uno stuolo inutile e dannoso di seconde case. Si lamentano problemi per l’emungimento d’acqua in una zona dove i pochi pozzi faticano ad avere una risorsa potabile. Il consigliere regionale del Pdl, Marcella Amadio, si è rivolto ad Asor Rosa.
I favorevoli: per il sindaco di Castagneto Fabio Tinti si tratta di una vecchia previsione di Prg che la sua giunta ha ridotto nelle dimensioni. Ma è anche un’occasione per mettere in sicurezza Donoratico perché a carico dei lottizzanti c’è la messa in sicurezza del Fosso dei Mulini.


Poggio Pelato, divisi sulla colata d’asfalto
ROSIGNANO. Il porto di Rosignano targato Teseco-Cala de’ Medici (Nella foto) è un’opera voluta dall’amministrazione dell’ex sindaco Simoncini: ha 670 posti barca ed un piccolo cantiere per le riparazioni. Osteggiato da Verdi e ambientalisti che lo hanno giudicato troppo impattante, ne è stata contestata la collocazione.
I contrari dicono che non porta sviluppo e ha interessato un bel tratto di costa con scogliere di pregio. Per il Comune di Rosignano è sempre stato visto come un’occasione di sviluppo e rilancio turistico.
Il progetto di riqualificazione di Poggio Pelato, la collina sopra Castiglioncello, per cui giunta di Rosignano ha commissionato uno studio all’università di Pisa, prevede 2 parcheggi per 56 più 68 posti, 9 posti camper e 2 stalli per pullman. Parcheggi dotati di servizi igienici. E l’utilizzo di asfalto “ecologico” per la strada che collega Castelnuovo a Castiglioncello. Il progetto fa discutere (anche dentro il Pd e la maggioranza che lo sostiene).
Sono favorevoli: la giunta che lo vede come un’opportunità per rendere fruibile la collina altrimenti impraticabile.
Sono contrari: un fronte trasversale composto da Verdi, una parte del Pd, socialisti, cacciatori e tanti residenti. Un sondaggio con ottocento questionari commissionato dal Comune di Rosignano ha evidenziato una netta prevalenza dei contrari al progetto ritenuto come un pericolo inizio di “cementificazione” della collina.

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