Da Green report continuiamo a seguire la vicenda dell'ATO 3 e della raccolta di firme per metterla sotto inchiesta a livello regionale.
MV
12/09/2008
Già raccolte 900 firme per commissione inchiesta su Publiacqua e Ato 3.
A due settimane dal lancio della petizione on line, promossa dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua e Reti toscane acqua pubblica, per richiedere al presidente del Consiglio regionale della Toscana e ai gruppi consiliari di far insediare subito la commissione d’inchiesta su Publiacqua Spa e Ato 3 Mediovaldarno (Toscana), dopo la sentenza del Coviri (Comitato vigilanza risorse idriche) che impone la restituzione di 6,2 milioni di euro agli utenti, sono già state protocollate 900 firme. Cittadini (non solo toscani), realtà della società civile, dell’associazionismo, rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e sindacali chiedono che sia fatta chiarezza sulla vicenda. Tra i firmatari Padre Alex Zanotelli, Emilio Molinari (presidente del Comitato italiano del Contratto mondiale sull’acqua), Marco Bersani (Attac Italia), Vincenzo Striano (presidente Arci Toscana), Don Alessandro Santoro, Tommaso Fattori (Rete dei Movimenti acqua pubblica Toscana) Leoluca Orlando (Deputato nazionale Italia dei Valori). «Una straordinaria vittoria dei movimenti per l’acqua che, per primi, attraverso un esposto a firma di Attac Firenze e Attac Chianti Valdelsa (a nome dell’intera Rete Toscana per l’Acqua), avevano segnalato l’anomalia di una transazione concordata in data 23 marzo 2007 tra il presidente dell’Ato 3 e il presidente di Publiacqua SpA - informano dal Movimento per l’acqua - Con detta transazione, si riconoscevano all’ente gestore 6,2 milioni di euro come "conguaglio ai ricavi", salvo poi scaricare questa cifra sugli utenti attraverso una revisione tariffaria straordinaria,approvata in data 11 luglio 2007. Il Co. Vi. Ri., concordando con l’esposto dei movimenti per l’acqua ha rilevato come «al gestore non andava riconosciuto alcun margine di guadagno oltre quanto già stabilito dal metodo normalizzato, essendo le attività oggetto di transazione rientranti nelle ordinarie attività di gestione del Sistema Idrico Integrato».
Da qui scatta la necessità di fare “luce” e la richiesta da parte del Movimento per l’acqua e da tutti i cittadini firmatari, di una presa d’impegno da parte del Consiglio regionale della Toscana già in occasione della prima seduta del Consiglio, in programma per il prossimo 16 settembre, con l’immediato insediamento della Commissione di Inchiesta.
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