TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 11 settembre 2008

Animali e treni. La vera storia dell'invasione delle zecche.

cimice dei letti

Vergogna!

Ci lascia offesi e anche rabbiosi l'ultima idiozia di Trenitalia e del suo amministratore Mauro Moretti (diocisalvi!).

Nonostante sia evidente a tutti la condizione di assoluta mancanza di igiene, integrità e decoro dei vagoni della maggioranza dei treni che circolano in Italia,

nonostante l'incuria in cui versano le carrozze,

il dirigente in questione ha presentato la possibilità di non far salire i cani sui treni per evitare il diffondersi di pulci e zecche!

Trenitalia, colpevole in mille modi del livello preistorico dei nostri trasporti su rotaia, vorrebbe togliersi anche questa responsabilità e impedire ai cani di viaggiare con il padrone, pur con le normali regole di sicurezza e igiene.

Il proibizionismo pazzo di quest'estate è giunto anche in stazione!

Moretti non è degno di gestire l'azienda nazionale, prima di tutto per il buco di 500 milioni che ha presentato quest'anno e poi per come sta riducendo ai minimi storici i servizi essenziali per gli studenti e i lavoratori. In più si sta comportando da zoticone, ignorando colpevolmente l'esistenza di numerosi parassiti che non sono veicolati da animali (come potete ricavare dalla scheda che segue), i quali persistono nei vagoni per lo scarso servizio di pulizia e per la vetustà delle tappezzerie.

Basta cani a dirigere Trenitalia!

Municipio Verde






Oggi mi sento internazionale; e se non fossero zecche quelle sui treni Italiani?

Agosto 26, 2008 — Fonte: lealidellafarfalla

Secondo quanto leggo sul Times Online sembra che la cimice dei letti, un vecchio parassita dell’uomo, stia vivendo un suo ritorno in grande stile. Questi animaletti, dall’aspetto simile a una zecca, avrebbero trovato nei sedili dei treni e degli aerei l’ottimo avamposto per attaccare la specie umana coi loro morsi e nutrirsi di sangue. Negli anni ‘50 e ‘60 il loro luogo preferito era il letto, da cui hanno preso anche il nome: Cimice dei letti (Cimex lectularius). Oggi sembra che l’aumento del numero dei viaggiatori e un abbassamento della guardia da parte dell’uomo ne stia favorendo la prolificazione sui mezzi di trasporto pubblici. Queste cimici che erano ritenute scomparse o considerevolmente diminuite oggi sembrano trovare gradevoli i mezzi di trasporto della specie umana, tra la polvere e la sporcizia che si accumula tra le pieghe di un sedile potrebbero esserci loro, in attesa di un pasto. Mi sorge il dubbio che quelle che spesso vengono trovate sui treni e sui traghetti non siano zecche ma proprio questo tipo particolare di cimice, se così fosse non sarebbe un problema solo Italiano, ma internazionale.

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