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da La Nazione del 15/09/08
«Deposito Cap Bloccare l’iter per i lavori»
«IL COMUNE blocchi l’iter per i permessi relativi al nuovo deposito Cap». Torna all’attacco il comitato delle Badie dopo aver ricevuto nuovi documenti che riguardano soprattutto le verifiche di impatto ambientale effettuate dall’Arpat.
«Siamo ancora convinti che ci siano delle irregolarità palesi nel progetto Cap che lo rendono irrealizzabile — spiega Piero Calzolai, presidente del comitato — quindi chiediamo al Comune di aspettare le nostre considerazioni sugli ultimi dati forniti prima di far procedere i lavori di costruzione del nuovo deposito/officina». Nel frattempo una serie di esperti del comitato sta valutando i punti più critici del progetto e ha già chiesto un incontro urgente al sindaco Romagnoli e all’assessore Ciuoffo per esporre e discutere le nuove problematiche emerse di recente insieme con le vecchie e «mai affrontate questioni».
Sarebbe l’ennesimo capitolo di una saga che va ormai avanti da tempo tra le proteste continue da parte del comitato di cittadini che continua a non capire il motivo che spinge Cap a voler costruire a tutti i costi il nuovo deposito e rimessaggio proprio nel quartiere residenziale delle Badie. Nel corso degli ultimi mesi proprio l’intenso lavoro del comitato, che ha rilevato diverse situazioni critiche dal punto di vista ambientale, ha imposto un freno al progetto obbligando ad attendere i rilevamenti Arpat prima di procedere ai lavori di costruzione (erano già partiti quelli di pulizia del terreno circostante). La sensazione è però che la battaglia tra i residenti del quartiere e l’amministrazione comunale non sia finita.
Leonardo Montaleni
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