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La mer, la fin...

lunedì 15 settembre 2008

Chiesanuova. Il sottopasso "elettorale"

Linda Pieragnoli ha ragione!
Non ci stupisce il ruolo di "imprenditori politici dell'insicurezza" svolto da AN (nel caso specifico, ma in generale il PDL non se la cava male...), ma Linda Pieragnoli ha ragione!
Prato ha bisogno di serietà, e non di paure! Un concetto che, forse, andrebbe spiegato anche a qualche suo compagno nel PD, magari anche a qualche assessore, convinto che sia meglio cavalcare gli stessi temi (sicurezza, immigrazione, etc) scimmiotando il centrodestra, piuttosto che impegnarsi in una politica diversa.
MV

da il Tirreno del 15/09/08
Pd e An alla guerra del sottopasso

A Chiesanuova presidio a sinistra e raccolta di firme (già 300) a destra La questione è la sicurezza. Ganugi: «Bisogna garantirla ai cittadini». Pieragnoli: «Basta bugie Prato ha bisogno di serietà non di paure»
PRATO. Chi l’avrebbe mai detto. Un sottopasso per pedoni e ciclisti, quasi nuovo, presumibilmente utile perché porta al cimitero, è diventato il campo di una battaglia politica. Di quelle combattute come una volta: sul territorio, pochi discorsi e tanti fatti, con a destra la raccolta di firme e a sinistra il presidio con le bandiere. Finalmente. Tutto merito, forse, di una campagna elettorale ufficialmente non ancora iniziata ma già abbondantemente praticata.
Le truppe dei campi avversi si sono fronteggiate, ieri mattina, l’una all’inizio del tunnel, l’altra alla fine.
L’una - il contingente di Alleanza nazionale, con schierato anche il capogruppo in consiglio comunale Gianni Cenni - “armata” di banchetto e schede per la raccolta di firme. Già trecento quelle donate in ventiquattro ore. «Il nostro obiettivo - spiega Elena Ganugi - è garantire una maggiore sicurezza ai cittadini». L’altra - il drappello del Partito democratico del circolo di Chiesanuova - attrezzata con bandiere svolazzanti. «Basta bugie - commenta Linda Pieragnoli - il sottopasso i cittadini lo vogliono. Prato ha bisogno di una gestione seria della città e non di un clima di paura». Lo scontro a distanza riguarda il grado di sicurezza del sottopasso creato per far passare pedoni e ciclisti ma attraverso il quale transita anche qualche motorino. An sostiene che è territorio di aggressioni. Il Pd risponde «non è vero» e presenta i numeri: uno. Uno scippo registrato dalle forze dell’ordine dal giorno dell’inaugurazione e avvenuto nei pressi del tunnel. An dice «bisogna prevenire perché di notte quel luogo può diventare territorio della criminalità. I cittadini lo temono». I Democratici ribattono che la messa in sicurezza c’è già stata. E in effetti il Comune ha istallato la videosorveglianza, ha potenziato l’illuminazione e ha posato quei blocchi - nome in codice: parapedonali - che messi sfalsati dovrebbero impedire o rendere piuttosto disagevole il passaggio dei motorini. An rintuzza che sì le telecamere ci sono ma sono quelle a circuito chiuso con nastri registrati che nessuno vede se non quando accade qualcosa. Che l’illuminazione non è ancora sufficiente e che quei blocchi sono serviti solo a impedire il passaggio ai disabili e non ai motorini. Peggio che meglio. Per contro chiedono un sistema “vero” di videosorveglianza collegato a una centrale dove qualcuno stia lì a guardare, e pongono la questione della chiusura notturna. Che se si deciderà dovrà comportare un attraversamento alternativo e se non ci sarà, dovrà essere accompagnata da un sistema di sorvegliza alternativo: con vigile di quartiere, volontari o ex carabinieri. «Tutte bugie» tuona il circolo di Chiesanuova che presenta il sondaggio fatto nei primi giorni si settembre dal presidente della Circoscrizione Alberto Manzan: in 8 ore il sottopassaggio è stato utilizzato da 160 pedoni e 230 ciclisti e “purtroppo” 3 motorini. «Se per lavoratori, persone anziane e donne - concludono - le misure si sicurezza non sono ancora sufficienti, allora noi pensiamo che si possano trovare ulteriori soluzioni: ad esempio un maggior presiduo pubblico del luogo, una presenza che rassicuri e che dimostri quanto si tiene alla propria città».
C.O.

1 commento:

Anonimo ha detto...

roba da pazzi! I film di Don Camillo e Peppone, dove politica è soprattutto contrapposizione ideologica, mi hanno sempre fatto fare grandi risate, ma questa realtà, ribollita di folklore politico, è veramente stomachevole.
Il vuoto dei contenuti è tale che un sottopasso ciclopedonale riesce a diventare argomento di discussione.
Mi chiedo se sarà possibile scendere ancora più in basso, per il resto, buona campagna elettorale a tutti!


Francesco Fedi