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La mer, la fin...

venerdì 12 settembre 2008

Energie rinnovabili. L'Europa le ritiene prioritarie.


GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO


Bruxelles, 11 settembre 2008

Direttiva rinnovabili


L'Europa riconosce le rinnovabili come la vera alternativa per un futuro sostenibile
Monica Frassoni, Co-Presidente del Gruppo dei Verdi/ALE, ha così commentato l'adozione in commissione Industria del Parlamento europeo del rapporto legislativo sulla direttiva per le rinnovabili dell'eurodeputato verde Claude Turmes:

"Per il Parlamento europeo le rinnovabili sono ormai una priorità: grazie ad un obiettivo ambizioso (un minimo del 20% entro il 2020), l'Europa è sulla strada giusta per far emergere il proprio potenziale in questo settore e rendersi credibile come leader nella lotta ai cambiamenti climatici. La commissione Industria ha votato importanti emendamenti al testo proposto dalla Commissione europea, come l'introduzione di obiettivi a medio termine ed un sistema di sanzioni. In questo modo si potrà dare avvio rapidamente all'espansione delle rinnovabili di cui la nostra economia e il nostro ambiente hanno tanto bisogno. Anche se il permanere di un obiettivo vincolante (il 10%) sugli agrocarburanti, rappresenta per noi Verdi/ALE un boccone amaro, va detto che la commissione Industria ha approvato norme che limitano l'insostenibilità (ambientale e sociale) di questo combustibile, riducendo la quota di carburanti derivati da colture di tipo alimentare. Molto importante è il fatto che la commissione ha previsto nel 2014 una revisione dell'obiettivo, che potrà essere ridotto se si rivelerà insostenibile. La commissione Industria ha inoltre aumentato i criteri di sostenibilità degli agrocarburanti: oltre a non dover incidere negativamente (in termini di sfruttamento), sui lavoratori dei paesi terzi coinvolti nella loro produzione, i combustibili da biomassa dovranno garantire una riduzione dei gas serra pari almeno al 45% (e al 60% dal 2015) rispetto ai combustibili convenzionali. Le rinnovabili avranno inoltre la priorità per quanto riguarda l'accesso alle reti di distribuzione: in questo modo sarà possibile utilizzare il massimo possibile di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
Siamo molto lieti infine che i colleghi della commissione Industria non siano caduti nel tranello di chi voleva far approvare un emendamento per l'introduzione di improbabili piani per la produzione di energie a bassa emissione di carbonio: l'ennesimo tentativo della lobby dell'industria nucleare di far rientrare il nucleare tra le rinnovabili."

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