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La mer, la fin...

martedì 16 settembre 2008

Esperanto. Risoluzione del 93° Congresso Mondiale

RISOLUZIONE DEL 93° CONGRESSO MONDIALE DI ESPERANTO A ROTTERDAM (PAESI BASSI).


Il 93° congresso mondiale di esperanto, che si è riunito a Rotterdam dal 19 al 26 luglio 2008, con 1845 partecipanti di 73 paesi per dibattere l' argomento 'Le lingue, un tesoro dell' umanità':

-celebrando quest' anno il centenario dell' Associazione Mondiale di Esperanto (UEA)
-osservando il ruolo importante svolto dalle lingue per conservare il sapere e le culture, così come per permetterre di guardare al mondo da punti di vista differenti
-osservando la costante discriminazione linguistica che imperversa a tutti i livelli e soprattutto contro le lingue di popoli indigeni e delle minoranze
-attirando l' attenzione sul valore, la facilità d' apprendimento e la neutralità della lingua esperanto, che è essa stessa un tesoro dell' umanità, e sull' esperienza più che centenaria della sua utilità pratica come legame tra le culture;

-accoglie con entusiasmo la decisione delle Nazioni Unite di celebrare il 2008 come Anno Internazionale delle lingue e apprezza fortemente le iniziative dell' Unesco prese in quest' ambito e citate dal suo direttore generale nel messaggio al Congresso;
-sottolinea nuovamente la necessità di accordare un uguale rispetto a ogni lingua, a ogni cultura e ad ogni uomo nel mondo;
-sollecita la comunità esperantofona a diffondere l' esperanto, con i suoi valori di rispetto verso tutti gli uomini e d' uguaglianza tra tutti i gruppi umani, ed in questo modo ad opporsi alla scomparsa di lingue e di culture nel mondo;
-invita a collaborare con tutte le organizzazioni e gruppi che lavorano per conservare le lingue e le culture e a difendere i diritti dell' uomo sul piano linguistico;
-esorta ciascuno a riconoscere il valore essenziale della diversità delle lingue, collegata al riconoscimento crescente della diversità delle specie biologiche:
-propone alla comunità mondiale di studiare scientificamente il ruolo che può giocare l' esperanto per una comunicazione mondiale più efficace e più giusta.

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