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La mer, la fin...

mercoledì 10 settembre 2008

La pista ciclabile racconta il suo degrado

Interessante questa lettera sulle condizioni delle piste ciclabili... Con la doverosa citazione dell'interruzione alla Briglia di cui anche Municipio Verde si sta occupando da tempo...
MV

da ilTirreno del 10/09/08
La mia storia inizia qualche anno addietro, e come tutte le nascite decantata e annunciata da tutta l’amministrazione pratese, facendosi vanto di una nascita per il bene comune, ancor prima di nascere ero talmente vezzeggiata che mi sentivo al settimo cielo, determinando una frettolosa frenesia per il mio debutto in società, debutto e presentazione che avvenne puntualmente e furbamente davanti all’elettorato pochi giorni prima delle elezioni amministrative. La mia nascita ufficiale fu un grande successo, successo trasformato in consensi per gli amministratori e in tanti complimenti per me, devo dire che i giorni a seguire furono di grande euforia, vedere tante persone percorrermi mi inorgogliva, finalmente il Lungo Bisenzio dopo anni di degrado era diventato un punto di incontro per le famiglie e un parco giochi per i bambini. Questo idilliaco momento era purtroppo destinato a finire di lì a poco, infatti dopo pochi mesi dalle elezioni i primi sintomi di una malattia ancor oggi non curata, forse la nostra cara amministrazione aspetta le prossime elezioni iniziare la cura, chissà!
In questi giorni mi sento veramente depressa, nella stagione estiva, periodo nel quale dovevo essere al meglio, mi ritrovo piena di acciacchi, e la cosa peggiore mi è successa quando poco dopo l’inaugurazione sono rimasta tagliata in due nella zona della Briglia causa una frana, e sapeste come è deprimente passare dagl’apprezzamenti agl’accidenti, comunque scendendo verso Prato il mio manto stradale è in discrete condizioni anche se si denota una mancanza di manutenzione, arrivando sul viale Galilei, posto ove io dovrei essere al massimo dela bellezza ed efficienza sono un disastro, comunque lungo tutto il percorso possiamo notare sporcizia abbandonata di tutti i generi, asfalto in molti casi inesistente, dannazione di ciclisti e pedoni, in tutto questo accumuniamo le nuove attività che si svolgono, come la prostituzione giornaliera e serale, un po’ di spaccio, e infine piccoli campeggi abusivi, e qualche dormitorio sotto i ponti.
Questo breve racconto per spiegare i motivi della mia depressione, sperando che prima delle elezioni questa amministrazione provveda alla mia cura ripristinando quella legalità e decoro tanto decantati che devono essere di tutte le zone della città e non solo in alcune. Se tutto questo avrà inizio forse mi passerà la depressione.
Sergio Castignani

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara pista ciclabile,
lo sai che chi ti ha pensata non è un ciclista abituale?
Lo sai che chi ha deciso di spendere i soldi per costruirti non è un ciclista abituale?
Lo sai che chi ti ha costruita non è un ciclista abituale?
Tutto ciò si capisce da piccoli particolari, ad esempio dalla larghezza delle tue sorelle (devo dire che tu sei la più larga, in alcuni punti).
Lo sai che chi dovrebbe pensare alla tua manutenzione non è un ciclista abituale?
E lo sai che anche la maggioranza di coloro che ti usano non sono ciclisti abituali?
Perciò, è già tanto che ti hanno fatta.
Comunque, fai bene a lamentarti, perché i ciclisti abituali pedalano con pazienza e aspettano ancora che qualcuno si prenda cura di te.
Simone Puggelli, ciclista abituale.